ENIT: IL 2013 - ANNO DELLA FEDE - FAVORIRA' L'AUMENTO DEI FLUSSI TURISTICI
Riceviamo: Pier Luigi Celli e Andrea Babbi (presidente e direttore dell'Enit) hanno incontrato la settimana scorsa la stampa romana per un check up sullo stato dell'arte e le prospettive dei prossimi anni. Malgrado tutto, la domanda estera regge e sono buone le tendenze 2013 pro-Italia specialmente dai Paesi del Birc. La scommessa è sui prodotti: l'expo milanese 2015 è il primo di questi, ma se ne annunciano altri da individuare insieme ai vari interlocutori pubblici e privati. "Se sapremo far bene - ha detto Celli - riscuoteremo credibilità non solo dalle Regioni, ma anche da quei ministeri correlati al turismo cui mettiamo a disposizione gratuitamente il nostro know how, radicato su una struttura debole nei numeri (appena 90 unità nella sede centrale e un centinaio nelle 25 delegazioni estere), ma motivata ed estremamente qualificata". Con le Regioni s'avverte un nuovo feeling costruttivo, dopo alcuni anni di guerra fredda. "I fondi per le attività promozionali - ha osservato il direttore Babbi - sono pochi: appena 24milioni, 18 dei quali per le spese gestionali ma contiamo di disporre, di volta in volta, di ulteriori mezzi dalle Regioni per progetti condivisi". Vanno dunque accantonate, sostengono i vertici dell'Enit, velleitarie modifiche al Titolo V della costituzione con l'improbabile reintroduzione di un ministero del Turismo con portafoglio. Riguardo al Piano strategico nazionale del turismo, peraltro condiviso con le Regioni, il presidente Celli sostiene che il Governo troverà il modo della sua approvazione, pur nei tempi stretti della legislatura, e di presentarlo alla prossima Conferenza nazionale. Celli e Babbi sono convinti che l'Italia tornerà quanto prima sul podio del turismo mondiale. "Dobbiamo crederci, a cominciare dagli imprenditori e da tutti coloro che a vari livelli fanno accoglienza. I primi risultati li vedremo nei prossimi mesi grazie anche alla circostanza che il 2013 sarà l'Anno della Fede e dunque foriero di consistenti afflussi da dove". Infine il portale Italia. Babbi "Ne avremo la gestione e sapremo far tesoro dei vari portali regionali che abbisognano solo di essere coordinati e messi a sistema".