NATALE 2012 ECCO, VIENE IN MEZZO A NOI IL DIO DELLA GIOIA
Il messaggio del Natale è strettamente legato alla gioia. La nostra mente fatica a cogliere questa realtà perché si lascia sopraffare da mille problemi, non ultimo quello della crisi economica, e da una concezione della gioia che poco si addice alla visione evangelica.
È opportuno quindi evidenziare quali siano le radici della gioia vera per un cristiano, una gioia che non si spegne di fronte alle difficoltà, neppure di fronte alla morte
Una prima radice è la certezza della presenza del Signore: Lui è per sempre l'Emanuele, il Dio con noi, il nostro Salvatore e Redentore, il fratello e l'amico che condivide il nostro cammino, il Risorto che semina nel nostro cuore la speranza. Si accompagna a noi, come ha fatto coi due discepoli di Emmaus, la sera di Pasqua: ascolta, rimprovera, fa ardere il cuore con le Scritture, spezza il Pane di vita, apre gli occhi per riconoscere la sua presenza.
In secondo luogo il Signore ci chiede uno stile di vita in sintonia con la sua proposta: condivisione di ciò che siamo e che abbiamo, giustizia, lealtà, rifiuto di ogni violenza e prepotenza nei rapporti con gli altri. È con uno stile di vita ispirato al discorso della montagna (Mt 5-7) che possiamo sentire nel nostro cuore la voce del Signore che ci dice: "beato"!
Infine si tratta di valutare con sapienza la nostra persona. Giovanni Battista sa di non essere la Luce, la Parola, lo Sposo, colui che battezza con lo Spirito. Ciò non gli impedisce di rendere testimonianza fino alla morte alla Luce, di gridare nel deserto con la sua voce di preparare la strada al Verbo fatto carne, di gioire per la presenza dello Sposo, di invitare tutti alla penitenza con il battesimo nel Giordano in attesa del battesimo nello Spirito.
Quante volte nella nostra vita ci pensiamo migliori degli altri, superiori a loro; e le loro fortune ci fanno rodere di invidia e gelosia.
Dobbiamo avere consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri limiti, impegnarci in quella che è la nostra vocazione con tutte le nostre forze e imparare a condividere le gioie e i successi di chi ci vive accanto.
Solo così possiamo vivere con il Dio della gioia nel cuore.
don Marco Zubiani (x)
(x) Arciprete di Sondrio