AD ALBERTO QUADRIO CURZIO LA CITTADINANZA ONORARIA DI BORMIO

Sabato 3 novembre alle ore 17.30, presso la sala Bormio Terme, in via Stelvio 14 a Bormio, il Prof. Alberto Quadrio Curzio terrà la conferenza sul tema ""Sviluppo sostenibile in comunità alpine" e nell'occasione gli verrà conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Bormio, decisa e accolta dall'intero Consiglio comunale in data 26 settembre 2012.

Su designazione dell'apposita commissione comunale, recepita dalla Giunta, era stato proclamato cittadino benemerito per l'anno 2011 il prof. Alberto Quadrio Curzio con la seguente motivazione: "Alberto Quadrio Curzio, nato a Tirano il 25 dicembre 1937, economista di fama internazionale, per la costante attenzione riservata alla sua città natale e alla soluzione dei suoi problemi, malgrado gli impegni del suo autorevole magistero universitario e di vicepresidente dell' Accademia nazionale dei Lincei, che non gli hanno impedito di dedicare tempo ed energie alla promozione economica, culturale ed umana della nostra comunità". La riconoscenza Civica dal Comune di Tirano gli era stata consegnata il 30 ndicembre u.s. Nel 1987 il Lions Sondrio Host lo aveva insignito del Lions d'Oro, prestigioso riconoscimento dedicato a valtellinesi, di nascita o di adozione, toccato negli ultimi decenni a personalità di spicco non solo nazionale ma anche internazionale.

Un personaggio come lui non poteva non nascere in un giorno speciale e sua mammja ha scelto il Natale del 1937. Da ragazzo non poteva non dedicarsi a qualcosa di speciale. Non gli bastava sciare come gli amici e compagni di scuola, Voleva andare più forte e così nel 1956 ai campionati italiani juniores delle tre specialità alpine - allora non c'era il superG - agli altri la lasciato solo i gradini più bassi del podio, come da sempre oltre a lui ha fatto solo Thoeni. C'erano le Olimpiadi a Cortina. Era sicuro di andarci, meglio di tutti in Italia, e qualche pensierino alle medaglie lo poteva legittimamente fare anche se in pista c'era quel mostro che si chiamava Toni Sailer che vinse tutte e tre le gare aggiunge anche la cambinata. Noi restammo a secco di medaglie nello sci alpino. Quello che poteva dare qualche speranza, 'l'Alberto', lo lasciarono a casa. E lui - anche se ora dice di no... - attaccò gli sci al chiodo. Le biografie dicono "per dedicarsui agli strudi". Non é vero. Dallo sci passò ai rallyes, cosa da niente, con tanto di pseudonimo che il lunedì si andava a cercare nei titoli della Gazzetta dello Sport. Dopo di questi sì, allora, si dedicò agli studi. Pare con un certo successo, no?!?

Un curriculum 'ufficiale':

Nel 1961 si laurea in Scienze Politiche alla Università Cattolica di Milano discutendo una tesi su "Il risparmio nella teoria del benessere economico", avendo come relatore Siro Lombardini. In seguito, trascorre un periodo di perfezionamento all'Università di Cambridge. Ha insegnato dal 1965 all'Università di Cagliari e dal 1968 al 1975 all'Università di Bologna (dove è diventato Professore ordinario dal 1972 e Preside della Facoltà di Scienze Politiche). Professore Emerito di Economia politica alla Università Cattolica di Milano dal 2011, insegna Economia politica delle Istituzioni presso la Facoltà di Scienze Politiche, dove è stato Professore ordinario di Economia politica dal 1976 al 2010 nonché Direttore del Centro CRANEC dal 1977 al 2010 (del cui Consiglio scientifico è presidente) e Preside di Facoltà dal 1989 al 2010

Medaglia d'oro per i benemeriti della cultura e dell'arte (insignito da Carlo Azeglio Ciampi).

Oltre 400 le pubblicazioni, molte in inglese, una persino tradotta in cinese ma, importante per noi, alcune dedicate, in una con molti articoli, alla valtellina e ai suoi problemi. Basti citare il recente 'Statuto Comunitario'.

Dal 2009 è Presidente della Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche e Vice Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

È stato nominato per l'anno accademico 2010-2011 Distinguished Academic Visitor al Queens' College dell'Università di Cambridge. È stato Presidente della Società Italiana degli Economisti, della quale ha elaborato la storia istituzionale in occasione dei 50 anni di attività[1], rappresentante degli Economisti italiani al CNR, Presidente dell'Istituto Lombardo.

È membro o Presidente del Consiglio scientifico della Fondazione Edison, della Fondazione Balzan, della Fondazione Centesimus Annus, del Gruppo Etica e Finanza nonché di organi della Casa Editrice Il Mulino. È fondatore e Direttore della Rivista del Mulino "Economia politica. Journal of Analytical and Institutional economics" dal 1984 e membro del Consiglio scientifico di riviste internazionali. Ha tenuto lezioni e seminari in molte università italiane ed estere. Ha avuto dieci premi scientifici.

E' - quello a cui lui tiene di più - considerato, anche da noi ovviamente, un "valtellinese SUPERDOCG".

f.

f.
Speciali