LA CITTÀ DI SONDRIO, L'INTERA VALTELLINA É PRONTA AD ACCOGLIERE GLI ALPINI DEL 2° RAGGRUPPAMENTO ( LOMBARDIA ED EMILIA-ROMAGNA) IL SALUTO DEL PRESIDENTE DEL MARTINO NEL 90° DELLA SEZ. VALTELLINESE ANA:
Dopo i Raduni del V° Alpini e il 2° Artiglieria organizzati dalla nostra Sezione e dalla Sezione di Tirano, la terra valtellinese e valchiavennasca torna ad ospitare, in forma importante e solenne, il Raduno del 2° Raggruppamento delle Sezioni alpine di Lombardia, Emilia Romagna con i relativi Gruppi.
Sarà Sondrio, città alpina e degli alpini, unitamente alle genti delle nostre valli ad accogliere con calore e slancio le schiere dei numerosi alpini che avremo l'onore di ospitare.
Sarà un'occasione unica per rafforzare i vincoli di autentica amicizia e solidarietà rivissuti in occasione dell'alluvione in Valtellina nel 1987.
Sarà un'opportunità preziosa ed impareggiabile per dare visibilità alla nostra storia, alle nostre tradizioni e alle bellezze del nostro territorio.
Con il Raduno del 2° Raggruppamento concluderemo ufficialmente tutte le manifestazioni e cerimonie messe in programma per celebrare degnamente il Novantesimo di fondazione della Sezione Valtellinese. Abbiamo trascorso un anno denso di attività e vissuto sempre nel ricordo dei nostri Padri fondatori, dei nostri caduti e dei nostri reduci nella infinita riconoscenza per i valori che ci hanno trasmesso. Con il Novantesimo abbiamo ricordato i novant'anni di Fondazione dei Gruppi di Chiavenna, Bormio e Morbegno ed accolto fraternamente il secondo Raduno generale del disciolto Gruppo di Artiglieria da Montagna "Sondrio".
"Novant'anni e sentirsi giovani"!. Non ho la presunzione di ricordare tutti gli eventi che ci hanno accompagnato in questo lungo periodo. La nostra Sezione, nata con fervore nel mese d'aprile del '22, ha vissuto momenti dolorosi e gioiosi, momenti di tribolazione e di serenità, ma possiamo dire che gli alpini hanno saputo mantenere nel tempo la giusta strada superando ogni difficoltà, crescendo e facendo gruppo nella difesa della nostra identità.
Come non mai il nostro novantesimo ci ha dato la forza e il coraggio di continuare, giorno dopo giorno, a tenere alta la guardia e non lasciarci intimidire da alcune sirene che già preannunciano anzitempo il nostro declino. Vanno perciò tenuti sempre vivi i valori che ci hanno formato durante la naia; ricordare sempre le nostre origini e la nostra scelta di appartenere volontariamente ad una grande Associazione d'Arma.
Siamo alpini perché crediamo nella nostra Patria e nella nostra bandiera tricolore; siamo alpini perché crediamo nei valori della concreta solidarietà verso tutti quelli che hanno bisogno; siamo alpini perché pratichiamo il rispetto reciproco ed la reciproca comprensione umana; siamo alpini perché crediamo nei valori essenziali e vitali della famiglia; siamo alpini perché testimoniamo la nostra religiosità tanto invocata dal nostro alpino Beato Don Carlo Gnocchi; siamo alpini perché portiamo con orgoglio il cappello con la penna simbolo indelebile della nostra storia scritta con atti di eroismo, di altruismo, impregnata con il sangue versato per la Patria, irrobustita dal senso del dovere e dal rispetto verso le nostre Istituzioni.
La nostra gente non guarda la nostra faccia ma guarda soprattutto al cappello alpino e pone la giusta attenzione ai nostri comportamenti; con parole che sono parte di un silenzio, con un semplice gesto o uno sguardo ci fanno capire se siamo o meno in sintonia con loro. Diversamente non saremmo alpini e tradiremmo noi stessi e la nostra gente; le nostre comunità ci guardano
e ci amano considerandoci punto di riferimento importante nella società moderna.
Con questi sentimenti che sono sempre vivi nel nostro cuore, possiamo dire che le nostre aspirazioni non sempre rimangono tali, ma si realizzano attraverso una solida realtà fondata sull'amicizia, sulla fratellanza e sulla responsabilità; una realtà che resta fedele alle proprie radici ma che non rifiuta il presente e accetta le sfide del futuro: questo è il mio sincero augurio per tutti gli Alpini che saranno presenti in Sondrio accolti con gioia e serenità tipicamente alpina.
Alberto Del Martino (x)
(x) Presidente della Sezione di Sondrio