ottobre. E DUE CROCI. IN PROVINCIA LA SECONDA VITTIMA DELLA PASSIONE PER I FUNGHI. FERMIAMOCI QUI!

Occorre fare qualcosa e indichiamo che cosa

Due comunicati, uno della Guardia di Finanza e l'altro del soccorso alpino, hanno dato notizia di due ooperazioni congiunte, una conclusasi positivamente, l'altra purtroppo solo per il recupero del cadavere.

Nel primo caso si é trattato di un66enne di Ardenno che nella zona detta Prati di Lotto in comune di Ardenno, quota 962 metri, nei pressi del bacino idroelettrico ENEL, ex Vizzola, si era trovato in difficoltà senza poter andare avanti o indietro. Oggi il cellulare aiuta. Lì c'era campo per cui ha potuto avvisare la moglie che ha chiiesto l'aiuto indispensabile, attuato con l'elicottero e forte spesa pubblica.

Nel secondo caso non c'é stato niente da fare per un pensionato di Mariano Comense scivolato per un centinaio di metri nella zona di Prato Maslino nel comune di Berbenno.

Nel giro di pochi giorni, dopo il fortunato recupero notturno di due monzesi nella zona di Boalzo (primi del mese) il recente lutto in Val Bregaglia per la morte di un pensionato di Piuro proprio nei boschi sopra casa sua. La prima croce ed ora la seconda.

Fermiamoci qui!

Quest'anno pare che non vi sia una gran quantità di funghi per cui é anche minore il numero di persone che li vanno a cercare, in particolare di quelli che vengono da fuori provincia in molti casi in modo non appropriato (pensiamo alle scarpe!).

Andare nel bosco non é come andare a spasso nel Parco Lambro o in quello di Monza. Troppa gente non l'ha capito, ne ignora le insidie e quindi le norme minime di comportamento. Una campagna informativa non sarebbe male come pure, salvo il caso di feriti, far pagare almeno in parte l'intervento dell'elicottero se qualcuno va a cacciarsi nei pasticci per non avere osservato le minime norme citate.

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Dalla provincia