A "C'È UNA VALLE" SI PARLA DI "ABITARE SOCIALE" IN PROVINCIA DI SONDRIO

A "C'è una Valle 2012! si parla di abitare sociale, una delle possibili risposte alle emergenze del nostro tempo.

Sono sempre di più gli abitanti del nostro Paese e quindi anche della nostra provincia che si trovano a dover fare i conti con la necessità di trovare una casa per sopperire ad un momento temporaneo di difficoltà dovuto alla crisi economica o ad altre fragilità sociali.

Domenica 16 settembre dalle ore 10.00 alle 12.00 presso l'Auditorium Sant'Antonio di Morbegno le cooperative sociali Nisida, Ippogrifo e Apanthesis e l'associazione "La Centralina" presenteranno la nascente rete provinciale dell'abitare sociale e le esperienze abitative già realizzate e in via di realizzazione sul nostro territorio.

Questi enti del Terzo Settore hanno deciso di costruire una rete per gestire e coordinare le diverse strutture di accoglienza esistenti nei mandamenti di Chiavenna, Morbegno e Sondrio così da rispondere in maniera più incisiva alle crescenti domande di abitare sociale.

Si partirà raccontando l'ospitalità della settantina di profughi del Nord-Africa, accolti in provincia la scorsa primavera.

"Un'esperienza molto positiva che ha funzionato bene e che, dopo il clamore e le polemiche iniziali, non ha lasciato un'evidenza come spesso accade - spiega Clemente Dell'Anna, presidente della cooperativa Nisida di Chiavenna - ed è un peccato perché tante sono le storie positive. Un'esperienza emblematica di questo settore del fare sociale che esiste da tempo, ma di cui si parla poco. La crisi che stiamo attraversando ha moltiplicato il bisogno dell'abitare, inteso non solo come mancanza di alloggio, ma anche come necessità di fornire percorsi educativi di accompagnamento e assistenza alle persone che si trovano temporaneamente in situazioni di fragilità e che hanno bisogno di un reinserimento sociale e lavorativo".

La maggior parte delle persone ospitate attualmente nelle strutture di piccole dimensioni degli enti del terzo Settore che praticano queste forme di accoglienza sono valtellinesi e valchiavennaschi.

Ad esempio La Residenza integrata "Il Deserto" di Chiavenna ospita ad oggi 8 persone e, nell'arco dell'anno, ne ha accolte 18.

I posti disponibili sono tutti occupati, ma la richiesta non è esaurita. E lo stesso vale per altre strutture abitative della bassa Valle e di Sondrio.

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