Sondrio 2 settembre. LE FUNZIONI CHE IL GIORNO 5 DOVREBBERO PASSARE DALLE PROVINCE AI COMUNI ( LASCIAMO AI LETTORI OGNI VALUTAZIONE... 2012.agosto.30.37.
Adesso il Governo deve decidere le funzioni da passare dalle Province ai Comuni. Vediamo innanzitutto quelle di riferimento statale che svolge (a parte le 157 deleghe dalla regione).
Siamo andati a prenderci il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali", pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 - Supplemento Ordinario n. 162 e precisamente al TITOLO II SOGGETTI - CAPO II Provincia, articoli 19 e 20.
L'Articolo 19 fissa le funzioni della Provincia. Il testo:
1. Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei seguenti settori:
a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamita';
b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;
c) valorizzazione dei beni culturali;
d) viabilita' e trasporti;
e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali;
f) caccia e pesca nelle acque interne;
g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;
h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;
l) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.
2. La provincia, in collaborazione con i comuni e sulla base di programmi da essa proposti promuove e coordina attivita', nonche' realizza opere di rilevante interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo.
3. La gestione di tali attivita' ed opere avviene attraverso le forme previste dal presente testo unico per la gestione dei servizi pubblici locali.
L'Articolo 20 definisce i compiti di programmazione . Il testo:
1. La provincia:
a) raccoglie e coordina le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della regione;
b) concorre alla determinazione del programma regionale di sviluppo e degli altri programmi e piani regionali secondo norme dettate dalla legge regionale;
c) formula e adotta con riferimento alle previsioni e agli obiettivi del programma regionale di sviluppo propri programmi pluriennali sia di carattere generale che settoriale e promuove il coordinamento dell'attivita' programmatoria dei comuni.
2. La provincia, inoltre, ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, predispone ed adotta il piano territoriale di coordinamento che determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica:
a) le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti;
b) la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione;
c) le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque;
d) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali.
3. I programmi pluriennali e il piano territoriale di coordinamento sono trasmessi alla regione ai fini di accertarne la conformita' agli indirizzi regionali della programmazione socio-economica e territoriale.
4. La legge regionale detta le procedure di approvazione, nonche' norme che assicurino il concorso dei comuni alla formazione dei programmi pluriennali e dei piani territoriali di coordinamento.
5. Ai fini del coordinamento e dell'approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale predisposti dai comuni, la provincia esercita le funzioni ad essa attribuite dalla regione ed ha, in ogni caso, il compito di accertare la compatibilita' di detti strumenti con le previsioni del piano territoriale di coordinamento.
6. Gli enti e le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, si conformano ai piani territoriali di coordinamento delle province e tengono conto dei loro programmi pluriennali.
Poi cé anche il Decreto Legislativo n.112/1998 che ha conferito alle Province ulteriori funzioni prima spettanti allo Stato o alle Regioni, in adesione al principio di sussidiarietà come:
protezione civile (attuazione dei piani regionali, predisposizione dei piani provinciali);
scuola ed istruzione (istituzione e soppressione di scuole, organnizzazione della rete scolastica; edifici scolastici)
risparmio e rendimento energetico;
trasporti;
autoscuole (autorizzazioni, vigilanza, consorzi, esami di idoneità per gli insegnanti);
imprese di revisione e riparazione di autoveicoli;
rilascio di licenze per autotrasporto ed albi provinciale degli autotrasportatori;
industria
lavoro e centri per l'impiego (ex uffici di collocamento)
In ogni provincia é previsto un corpo di Polizia Provinciale, con compiti di Polizia Amministrativa, Ambientale, Edilizia, Ittica-Venatoria, Giudiziaria e Stradale.
Vedano i lettori
Vedano i lettori quali di queste funzioni possono essere svolte da un Comune. Non ci riferiamo a Pedesina, il più piccolo d'Italia con i suoi 34 abitanti ma anche al Comune di Sondrio. Trasferire ai Comuni come minimo vorrebbe dire creare dei soggetti che gestiscano collegialmente questa o quella funzione con le diseconomie di scala evidenti, perlomeno a chi non é distante dai problemi miliardi di km come quelli a Roma che si sono occupati del problema. E questo senza sentire i Comuni. Quale Sindaco può essere contento di vedersi affibbiare altre cose da fare sapendo poi che i soldi che dovrebbero essere trasferiti con le funzioni basteranno, se va bene, per il primo anno. Dopo? I precedenti insegnano.
Se non sono gestibili dai Comuni le funzioni passeranno alla regione. La Lombardia nei suoi 1544 Comuni ha (31.12.2011) 9.992.548 abitanti, tanti quanti l'Ungheria, due volte la Norbegia, e più popolazione di altri 3a Stati europei deve occuparsi delle minuzie - importanti però per le zone e i residenti interessati - di Mottaletta piuttosto che di Campo Tartano, Triasso, Cologna o Madonna dei Monti? Follia. Abbiamo citato alcuni abitanti, uno per mandamento, a titolo esemplificativo ma al Pirellone cosa ne possono sapere di un territorio come quello lombardo e con quasi 10 milioni di persone alle quali le Istituzioni devono pensare.
Stiamo da tempo parlando di un dirigismo che avanza a scapito della democrazia. Fosse almeno un dirigismo illuminato! No qui siamo in presenza, purtroppo, di un dirigismo oscurantista. Qualcuno ricorda lo splendido film di Wolfgang Petersen, regista, da un soggetto di Michael Ende "La storia infinita"? Ricorda il "nulla" che avanzava nel regno di Fantàsia? Ogni riferimento é puramente non casuale ma causale.
Ricorda il finale?
Non suggerisce nulla?
f.