Sondrio 1 settembre DA OGGI, PER IL RISPARMIO ENERGETICO, ADDIO ALLE LAMPADINE DI EDISOn (x) 2012.agosto.30.11

Da oggi, 1 settembre 2012, termina la progressiva uscita dal mercato europeo delle lampadine a incandescenza

Fine della lampadina. Fuori legge dal 1 settembre con progressiva uscita dal mercato europeo delle lampadine a incandescenza.

I commercianti avranno ancora la possibilità di smaltire le residue scorte di magazzino, dopodiché l'era delle lampadine a incandescenza tramonterà definitivamente, almeno per quanto riguarda l'Unione europea.

Il percorso di sostituzione delle lampadine energivore era iniziato nel 2009, quando era scattato il divieto dei modelli più da 100 Watt. Un anno dopo era stata la volta dei bulbi da 75, mentre nel 2011 il bando è stato esteso anche alle lampadine dal 60 Watt.

Con l'eliminazione degli ultimi modelli, quelli di potenza inferiore, il processo voluto dall'Ue sarà completato. In questo modo, Bruxelles conta di arrivare a risparmiare fino a 40 miliardi di kilowattora di energia l'anno, equivalenti al consumo elettrico annuo dell'intero Belgio o all'energia prodotta da 20 centrali elettriche da 500 Megawatt. Per quanto riguarda gli aspetti ambientali, completando la sostituzione del "parco lampadine" sarà evitata l'emissione in atmosfera di 32 milioni di tonnellate annue di CO2.

(x) Da Wikipedia: "Nel 1878, diede il nome di filamento al filo che diventa incandescente al passaggio della corrente elettrica.

Nello stesso anno creò la Edison Electric Light Company a New York con adeguato sostegno finanziario (inclusi J. P. Morgan e Vanderbilt).

Edison collegò le lampade in parallelo, cosa che determina la suddivisione della corrente elettrica su più circuiti. Con questa configurazione il guasto di una lampada non comporta lo spegnimento di tutte le altre collegate, cosa che avviene se la loro connessione viene fatta in serie.

Il 31 dicembre 1879 inaugurò l'illuminazione ad incandescenza al suono delle fanfare in Menlo Park (New Jersey)"

Lili Marleen

Tutte le sere - sotto quel fanal - - presso la caserma - ti stavo ad aspettar.. sovviene il ricordo, negli anziani, del periodo dell'ultima guerra con la canzone, tratta da un testo del poeta Hans Leip (1915) resa famosa di Marlene Dietrich. Ma quel fanale... Nel centro delle città era un fanale. Nei nostri paesi era un piattino di latta (antiinquinamento visto che non permetteva alla luce di andare in su) con una fioca lampadina da 15 o 20 candele. Allora non si parlava di Watt ma, appunto, di candele.. Nelle case i 100 Watt di oggi erano per lo più sconosciuti. C'erano quelle. Fioche, con i fili elettrici in bella vista, intrecciati in cotone e con gli isolatori in porcellana. Quando se ne bruciava una, ed accadeva spesso, era una specie di sberla anche perché il costo non era indifferente sia che fossero per tensione di 125 Volt che per l'industriale, 220. Poco alla volta sono state cacciate indietro dal progresso delle fonti illuminanti. Ora vanno in pensione. Perché non lasciarne una serie nei musei?

ww.gazzettadisondrio.it -30.8.2012 - n. 24/2012, anno XV


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