Sondrio 26 agosto 2012. QUANTA VALTELLINA IN CENTRO ITALIA. SORPRESA111 2012.VIII.20.13
Sfrugugliando qua e là, usando anche qualche sistema innovativo, la redazione de 'La Gazzetta di Sondrio' si é trovata di fronte ad una vera e propria sorpresa. Ad Aprila, popoloso Comune (70.349 abitanti) in provincia di Latina, ci sono 11 strade che sono intitolate alla Valtellina e ad altre nove Valli valtellinesi, e poi anche alla Svizzera con la Val Bregaglia. Per l'esattezza, così come sono scritte là: Valtellina, Valbelviso, Valfontana, Valfurva, Valgrosina, Valmagina, Valmalenco, Valmasino, Val di Rezzo, Val Viola, e poi la Valbregaglia,
E non solo le Valli
Altre sette strade parlano valtellinese. Sono le vie Adda, Cevedale, Di Corralanza. Lesina, Maroggia, Monte Stelvio, Spluga.
Come possibile?
Chi si era interessato delle bonifiche dell'Agro Pontino? Il convalligiano Conte Luigi Torelli (Villa di Tirano 1.2.1810 - Tirano 2.12.1887). E' plausibile che l'origine sia questa anche se l'istituzione del Comune é venuta più tardi.
La nascita di Aprilia
Con il Regio Decreto Legge numero 669 del 25 aprile 1936 - XIV (anno era fascista), veniva costituito il "Comune di Aprilia in provincia di Littoria". Faceva parte della provincia di Littoria. La città, su progetto del cosiddetto gruppo 2PST , è la quarta in ordine di fondazione tra quelle costruite nelle aree paludose bonificate dell'Agro pontino durante il fascismo e a differenza delle prime tre (Littoria, Sabaudia e Pontinia) nasceva in Agro romano e non pontino. Superficie 17.774 ettari e abitanti 70.349 al 31.12.2010. Aprilia dista 16 km da Anzio e Nettuno, 35 km da Roma e 16 km dai Colli Albani. In un tempo record furono realizzati 2.000 km di canali, 10.000 km di scoline, 900 km di strade, 4.000 case coloniche, 5 centri urbani maggiori e 17 borghi rurali. Al concorso per il Piano regolatore Generale aderirono 25 gruppi, dei quali 17 presentarono un piano. Di questi ne vennero ammessi 16 che riuscirono ad elaborare il piano in un mese, tempo ristrettissimo imposto dal bando. I risultati furono culturalmente pregevoli e più che soddisfacenti le realizzazioni. Al di là dello scenario politico non aveva ancora conquistato la stanza dei bottoni il Moloch della burocrazia, palesatasi più forte e coriacea della democrazia, condizionando la democrazia prima in Italia, ora, a livelli sofisticati, in Weuropa.
Proposta
Perché,m magari con la collaborazione dei Valtellinesi di Roma, non organizzare una visita laggiù con una peregrinazione per le 18 strade, organizzando qualche iniziativa, diffonndendo materiale informativo e turistico sia di carattere generale che specifico (ai resesidenti in Via Valmalenco il materiale illustrativo della valmalenco e così via?
Pro Valtellina, Camera di Commercio, Comunità Montane (la Provincia in questo periodo ha altre cose da fare...) perché non farci un pensiero?
GdS