PROBLEMA PROVINCIA: I PRESIDENTI DELLE PROVINCE LOMBARDE CONCORDI A SONDRIO 2012.VIII.20.44
I Presidenti delle Province Lombarde sono arrivati a Sondrio oggi, giovedì 23, invitati dal Presidente della provincia di Sondrio che da qualche mese ricopra anche l'incaqrico di Presidente deell'Unione Province Lombarde. Sono arrivati, ha detto il Presidente di Mantova, provando cosa voglia dire la posizione: 4 ore di strada per arrivare da Mantova. Qualcuno ha poi fatto il caso di un cittadino che debba recarsi nel capoluogo della 'nuova Provincia... Ha introdotto la conferenza stampa convocata al termine dei lavori, rigorosamentre a porte chiuse, il Presidente Sertori presenti al tavolo i suoi colleghi. Ha precisato ovviamente di non poter scendere su ipotesi di riordino. Decisamente contro comunque tutti, in perfetta sintonia al di là anche delle divisioni politiche, il cosiddetto secondo livello quando si é visto che l'autorevolezza istituzionale viene solo dalla elezione diretta. Pollice verso nei confronti dei tagli, tali da mettere in dubbio la possibilità dal primo gennaio di scaldare le scuole, di manutere le strade eccetera. Tagli perdippiù a treno in corsa, quando cioé parte notevole dell'esercizio é già alle spalle e le spese effettuate, per giunta molto rigide (personale, contratti ecc.).
Ricordato anche il pesantissimo vincolo del patto di stabilità. A Bergamo, ad esempio, hanno in Banca d'Italia 98 milioni al tasso ridotto dal 3 all'un percento. Devono a imprese e fornitori 68 milioni. Ne possono dare solo 24. Imprese in difficoltà, soldi ai Comuni per andare incontro alle esigenze di famiglie che di colpo si trovano senza lavoro. Almeno gli investimenti - si puntino i piedi in Europa, siano fuori dal Patto di stabilità. Punto cruciale resta il dramma per5ché i tagli del Governo non sono fatti alle Province ma di fatto ai servizi per i cittadini.
Chi va a Roma dovrebbe fare prima il Sindaco o almeno il consigliere comunale per capire qualcosa dei problemi. Non come ora che laggiù restano lontani mille miglia dalla comprensione dei problemi. Non siamo impegnati, gli fa eco il Presidente della Provincia di Milano e del CAL (il Consiglio delle Autonomie Locali che dovrà predisporre le proposte di 'riordino' delle Province lombarde), per una questione di tutela corporativa ma c'é il problema dei servizi e un patrimonio di esperienza da mettere a disposizione della comunità. Per quanto poi riguarda le deleghe ai Comuni delle funzioni oggi svolte dalla Provincia si é chiesto se ci si rende conto di cosa vuol dire e di quale fardello si voglia scaricare sui Sindaci.
Ricorsi. Se ne é parlato. Sia alla Corte Costituzionale che al TAR del Lazio. Alcuni sono stati già fatti altri sono in corso.
Ed ora? Il CAL a gfine mese convocherà il suo Ufficio di Presidenza e verà chiesto a tutti i soggetti di presentare proposta che il CAL vaglierà essendo suo dovere farlo per legge.
Ci va di aggiungere, e pensiamo in questo di non avere oppositori, l'auspicio che il CAL segua una strada 'lombarda', della concretezza e dell'efficienza. Facciano premio sull'ottusità burocratica e sull'ignoranza istituzionale.
Red