DONNE DI VALTELLINA. VOGLIAMO CONOSCERLE E FARLE CONOSCERE. ---> LA PRIMA INTERVISTA: APRE LA SERIE BIANCA BIANCHINI CHE E' STATA IL PRIMO SINDACO-DONNA NEL COMUNE DI SONDRIO. 12.6.20.1
"Donne di Valtellina, tema stimolante al di là di conformisti e stucchevoli dibattiti sociologici, spesso ideologici. Interessante invece in concreto evidenziare, attraverso le protagoniste, l'apporto delle donne alle nostre comunità di Valtellina e Valchiavenna.
1)Come vedete, come valutate questa iniziativa?
Interessante e inedita. A nessuno è venuto in mente finora di interpellare le donne sui grandi temi riguardanti l futuro del nostro territorio. Bravo Frizziero e grazie per avermi coinvolta!
2) Le protagoniste che stiamo coinvolgendo hanno o hanno avuto ruoli importanti. Nello svolgimento di tali ruoli avete incontrato difficoltà - e in tal caso quali - legate al fatto che fosse una donna e non un uomo a svolgerli?
Il detto che una donna deve impegnarsi e faticare il doppio di un uomo per ottenere in termini di riconoscimento la metà di quello che ottiene un uomo , purtroppo, è ancora attuale, soprattutto in contesti piccoli e periferici, che soffrono di tutte le problematiche legate al perdurare di forme di isolamento e di distanza dai grandi centri, dove la circolazione delle idee è più intensa ed è favorita dalla presenza delle università e di grandi imprese, che contribuiscono allo sviluppo culturale di un territorio.
3) E' abbastanza diffusa l'opinione che qualsiasi attività risulti più impegnativa (famiglia, figli, casa…) per una donna rispetto all'uomo. E' così? In quale misura? E se questa è la diagnosi quale può essere la terapia?
I giovani oggi sono figli di una cultura diversa da quella di cui si è nutrita la nostra generazione di cinquanta/sessantenni. Vedo intorno a me coppie nelle quali gli oneri della cura dei figli e della gestione familiare sono condivisi tra uomini e donne. Vedo uomini in grado di gestire perfettamente tutte quelle responsabilità familiari, compresa la cura delle persone anziane, che, tradizionalmente sono state appannaggio delle donne.
Devo dare atto ai maschi e, soprattutto alle mamme che li hanno educati, di un cambiamento culturale di grandissima rilevanza.
Ciò non toglie che, comunque, il carico maggiore continui a gravare sulle donne, condizionando spesso le loro aspirazioni ad una vita lavorativa all'altezza della loro formazione. Sono soprattutto loro a soffrire della carenza di servizi per l'infanzia organizzati con la necessaria flessibilità di orari e, più in generale, dell'insuffucienza di politiche per la famiglia. Sappiamo che, nei Paesi che sono intervenuti seriamente in questi ambiti, è cresciuto anche qualitativamente l'accesso delle donne al lavoro e alle funzioni di governo ed è aumentata la natalità.
4) Con riferimento alla domanda precedente, in termini generali e non personali, ritenete che l'uomo in casa, visto che progresso vi è stato al riguardo, dia un soddisfacente apporto?
Credo di sì, come ho già detto sopra, ma l'apporto dei singoli può supplire solo in parte alla carenza di politiche e di servizi a sostegno della famiglia.
5) Che la società sia profondamente cambiata nel giro di non molti anni è un fatto. Come valuta questo cambiamento, quali le cose positive, quali quelle negative?
La risposta a questa domanda richiederebbe un trattato, che vi risparmio…. ; mi limiterò ad osservare che i cambiamenti nella nostra società sono stati molti e, soprattutto, rapidissimi. L'informatica, le telecomunicazioni, la ricerca scientifica hanno cambiato negli ultimi cinquant'anni la società in misura probabilmente superiore a quanto fosse cambiata nei precedenti cnque secoli.
Chi può dire ora quali aspetti siano positivi e quali negativi? C'è bisogno di tempo per metabolizzare tutto il nuovo nelle culture dei popoli e delle società: sono fiduciosa e penso che le difficoltà di questo nostro tempo potranno essere superate e che la vita degli uomini sia destinata a migliorare. Si vede qualche segnale nell'impegno civile e sociale di moltissimi giovani, nella sensibilità alle questioni ecologiche, alla salute del nostro pianeta…..
C'è bisogno di pensiero, di educazione, di ritrovare valori e verità, che diano certezze nel vortice di una realtà in continuo movimento.
6) Vediamo la nostra di società, di Valtellina e Valchiavenna. Dal suo osservatorio, sulla base dell'esperienza fatta, come ne giudica la situazione attuale. Quale, eventualmente, futuro intravede?
Vedo oggi, nella nostra provincia, le difficoltà derivanti da una crisi economica che pare non voler finire ; vedo giovani intelligenti e preparati che devono andare lontano per poter crescere professionalmente, ma questa non è una novità . D'altro canto, vedo realtà produttive che riescono a conquistare spazi anche sui mercati internazionali con l'eccellenza dei prodotti e la capacità di innovare; vedo un sistema economico che pare finalmente aver compreso che il turismo non può crescere su un territorio saccheggiato e che agricoltura, attività produttive e turismo devono dialogare ed armonizzarsi; vedo, da qualche anno, una nuova consapevolezza del valore delle nostra acque; vedo una popolazione fortemente impegnata in attività culturali, sociali, sportive; vedo le istituzioni che, insieme con le realtà culturali, il sistema educativo ed espressioni del sistema economico , sono impegnate , come non mai in una progettualità culturale che include ed integra gli elementi salienti delle specificità di questo territorio (mi riferisco al Distretto Culturale, promosso dalla provincia di Sondrio con Fondazione Cariplo, al quale stanno ora lavorando istituzioni pubbliche e private, con un forte coinvolgimento di tutto il territorio valtellinese).
Sono tra coloro che ritengono che sia la cultura il principale motore di crescita di una popolazione e di sviluppo. Cultura è conoscenza, consapevolezza, pensiero, creatività.
La strada è ancora lunga, ma forse abbiamo imboccato quella giusta…
7) Al Governo ci sono diverse donne, come Ministro e come Sottosegretario. Prescindendo ovviamente da valutazioni o condizionamenti di tipo politico quali vede bene, quali meno bene?
Mi sembrano, quelle al governo, donne competenti e concrete e tanto mi basta. Sarebbe bene che i prossimi governi "politici" facessero propri il pragmatismo e l' operosità di queste "tecniche", che conoscono profondamente le materie oggetto della loro azione di governo.
Ma non dovrebbe essere sempre così per tutti coloro che assumono responsabilità pubbliche, ad ogni livello?
Note biografiche
Sono nata a Morbegno il 9 novembre 1951, vivo a Sondrio dal 1957 ; mio padre Giovanni è stato prima maestro nella scuola elementare di via Bosatta, a Sondrio e poi direttore didattico al 3° circolo di via IV Novembre a Sondrio. Mia madre, Olga Spini, maestra, ha rinunciato all'insegnamento, per crescere me e i miei tre fratelli.
Ho frequentato le scuole elementari a Sondrio, in via Cesare Battisti, le scuole medie alla Ligari (in seconda media ho potuto "inaugurare" il nuovo edificio di via Colombaro, dopo un anno un po' disagiato, ma divertente, nel quale la Ligari era ospite del Liceo "Piazzi", nell'attuale sede degli Uffici Finanziari, sopra Scarpatetti, a due passi da casa) e poi l'Istituto Magistrale "Lena Perpenti (ho avuto come insegnanti autentici "maestri" ed educatori: Luigi Livieri, Nazzaro Conca, Alfredo Tavolaro, Isina Savoldelli, solo per citarne alcuni). Nel 1974 mi sono laureata in Pedagogia, indirizzo filosofico, all'Università Cattolica di Milano ( tesi con Sofia Vanni Rovighi su Charles Bonnet, fislosofo naturalista ginevrino del 18° secolo, critico, allora inedito, di Kant).
Sposata dal 1976 con l'ing. Luigi Bassi, mamma di Maddalena (1979) ingegnere e Camilla (1983) medico, da nove mesi sono nonna di Caterina.
Da meno di due anni sono in pensione, dopo una vita professionale nell'ambito degli enti locali, prima come funzionario in Regione Lombardia, poi come dirigente in Comune di Sondrio e in Provincia.
Mi sono occupata di formazione professionale, orientamento, politiche sociali e del lavoro, cultura, e istruzione.
Dal maggio 2003 al luglio 2007 sono stata Sindaco di Sondrio. Ma questa è storia nota.
Negli ultimi due ho svolto le funzioni di direttore dei corsi di Unitre Sondrio. Faccio parte del Lions Club Sondrio Host .
1 - segue
A lettrici e lettori:
LE NOSTRE DONNE OGGI.
L'INVITO A LEGGERE LE INTERVISTE CHE IL GIORNALE CONTINUERA' A PROPORRE NUMERO DOPO NUMERO E, SE POSSIBILE, CON IL PASSA-PAROLA SEGNALARE L'INIZIATIVA AD ALTRE 'DONNE DI VALTELLINA'. Grazie