ACERRA, A2A: IL TERMOVALORIZZATORE A PIENO REGIME 12.4.30.17

Una notizia che ci interessa anche se viene da 685,18 km (893 in auto)

Nei primi mesi del 2012 si confermano le performance del termovalorizzatore di Acerra (NA), gestito da A2A, che nel 2011 ha raggiunto, con alcuni mesi di anticipo, il 100% della sua capacità nominale annua, pari a 600mila tonnellate di rifiuti.

I numeri del primo trimestre di quest'anno dicono che all'impianto sono state conferite 134 mila tonnellate di rifiuti e, grazie alla loro valorizzazione energetica, è stato possibile produrre e immettere in rete 116 milioni di Kwh di energia elettrica (quantità di energia che sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuo di circa 41.500 famiglie) ed evitare il consumo di circa 21mila tonnellate di petrolio.

I dati delle emissioni in atmosfera continuano a far registrare valori al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee e di quelli più stringenti fissati dall'Autorizzazione Integrata Ambientale che disciplina il sito di Acerra.

Per il 2012 la società conta di confermare gli elevati standard produttivi del 2011.

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La notizia ci interessa. Tutti. E non solo noi valtellinesi ma tutti gli italiani perchè tocca un problema di fondo. La scandalosa gestione napoletana dei rifiuti ci ha fatto fare una figuraccia mondiale. Si possono capire le difficoltà ma la cosa grave è rappresentata dall'opposione alla sua realizzazione. Era un "ecomostro". Se lo dice il signor Scarpasacchi, anzi il sign. Esposito, o anche i comitati locali dei Verdiva bè! Il fatto grave è che questa definizione l'aveva invece coniata il Ministro dell'Ambiente del tempo, Pecoraro Scanio! Per il Fatto Quotidiano addirittura - titolo - il termovalorizzatore era morto. Di risurrezioni ne conosciamo una sola, ben più autorevole e quindi la notizia di cui sopra non può che smentirne la morte e con essa le catastrofiche previsioni degli oppositori.

Perchè ci interessa? Perchè si tratta di un aspetto di costume. Non appena si parla di qualsivoglia impianto o di altra opera pubblica l'opposizione è scontata. I comitati nascono come funghi. I mass media ci sguazzano con titoloni e persino con tinte romanzesche. Persino i più reconditi recessi di cui prima nessuno si era accorto diventano paesaggi stupendi da tutelare. Siamo arrivati al punto che nascono persino le opposizioni alle discariche di inerti.

L'ambiente va tutelato, non c'è dubbio. Troppi guasti sono stati fatti sotto ogni profilo. Ne abbiamo un esempio con il capannonificio lungo la Statale 38 con una grande responsabilità di tutti coloro che hanno cooperato per far fuori la Comunità Montana unica di Valtellina. Che c'entra dirà qualcuno. C'entra perchè la C.M. aveva appena fatto un piano, quanto di meglio allora prodotto in Italia, che indicava dove potevano essere fatti gli insediamenti produttivi e commerciali e solo lì, non in modo diffuso, Aveva i poteri che le Comunità piccole invece non hanno più avuto. Piano che tutelava l'ambiente in modo razionale ricordando che oltre ai quadrupedi o ai volatili la tutela deve ricomprendere anche i bipedi a statura eretta, così come oltre le piante c'é magari anche da tutelare qualche attività che assicura a quei bipedi il pane quotidiano.

Est modus in rebus. Agli speculatori territoriali vanno tagliate le mani ma a quel paese devono essere mandati anche i professionisti della contestazione, quelli del no permanente compresi quelli del no strumentale finalizzato ad altri fini.

Tornando ad Acerra in nove mesi sono stati bruciati tanti rifiuti quanti sono stati messi i rifiuti di tutta la nostra provincia in dieci anni nella discarica di Saleggio. Non volevano quel termovalorizzatore. Preferivano che i rifiuti li bruciassero, a carissimo prezzo, il Germania...?

Da rifletterci sopra (ndr).

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