NEVICATE. LA RICETTA VALTELLINESE PER MILANO E GRANDI CENTRI 12.2.10.5
Tanti hanno ricordato la grande nevicata del 1985. Già allora Roma con 30 - 40 cm di neve andò in tilt. Il Comune di Milano rifornì di sale la capitale ma nel contempo prese in giro i romani per non essere stati in grado di fronteggiare la situazione. Qualche giorno dopo toccava al nord. A Sondrio, ad esempio, ne venne un metro e trenta. Meno, ma tanta lo stesso, in Lombardia.
A Como una settimana dopo si riusciva ad arrivare, al massimo, a tre km dal centro. A Milano altro che lo sfottò ai romani! Dopo alcuni giorni a tentoni, senza più nemmeno il sale, si decisero a far intervenire i Leopard. Cosa potessero fare i carri armati non si sa, salvo il fatto di avere i cingoli.
A Sondrio le cose erano andate un po' diversamente. Alle 12 del mercoledì dopo giorni di nevicata continua arrivava lo stop. A quel punto partiva l'intervento massiccio del Comune anche di notte con gli amministratori a guidare personalmente le operazioni. Non si era dormito ma il giovedì sera, alle 18, dopo sole 18 ore dall'inizio delle operazioni dalla Sassella al Trippi si correva sull'asfalto. Come da pianificazione di dettaglio - varata sul momento dell'altra grande nevicata, quella del 1976, e da allora sempre in funzione - la priorità era stata data all'accessibilità alle frazioni alte e poi allo sgombero delle piazze. Qualche spiritoso in vena di idiozie aveva interpretato questa scelta come un favore fatto alle banche. La maggior parte della gente aveva invece usato il buon senso, quel tanto per capire che per pulire le strade occorre sgomberarle dalle auto e per fare questo occorre avere spazi liberi, appunto le piazze.
La cosa, enorme, realizzata con soli 200 milioni di lire, aveva fatto notizia perchè altrove, alle prese dopo giorni con problemi quasi insolubili, non riuscivano a capire come fossero riusciti a ottenere il risultato quelli di Sondrio.
Poco dopo si svolgevano i mondiali di sci a Bormio. La Giunta di Sondrio si incontrò lassù al Polifunzionale con la Giunta del Comune di Milano. Vennero a parlare della neve. Un assessore del Comune di Sondrio, il geom. Ugo Rota, disse di avere una sorta di ricetta magica, se fosse arrivata a Milano un'altra simile nevicata. "Mi dica, mi dica!" fece l'assessore meneghino competente in materia.
La risposta fu esemplare. "Quando vedete che la cosa si fa spessa, che di neve comincia ad essercene tanta c'é un solo rimedio che risulta infallibile. Basta una telefonata. Fate lo 0342 e poi un numero a caso. Quello che vi risponderà mettetelo a capo dell'organizzazione e non ci saranno più problemi".
Presunzione valtellinese?
No, semplice realismo, confermato nella nevicata del 2012.
Red