ANCHE I GIUDICI CIVILMENTE RESPONSABILI. FURIBONDO IL PRESIDENTE DEL LORO SINDACATO
L'otto novembre del 1987, anno infausto per la Valle, ci fu il referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Concordarono tanti, per essere precisi l'80,20%. La solita presa in giro dei referendum, come capita ormai abitualmente: la legge Vassalli, varata poco dopo, se ne faceva un baffo della volontà espressa dagli italiani. Evidentemente in Parlamento sono molti che la pensano in questo modo. Si sa il centro-destra e i radicali, ma l'emendamento presentato dalla Lega e approvato nonostante il parere contrario del Governo ha ottenuto a scrutinio segreto anche una parte di voti provenienti dal centro-sinistra.
Furibondo il Presidente del sindacato dei magistrati Luca Palamara. Ha detto che la responsabilità diretta del magistrato per i suoi errori è "incostituzionale. Non basta. Ha addirittura sostenuto che questa scelta è una forma intimidatoria e di vendetta verso il libero esercizio della funzione di giudice,
Intanto la responsabilità non viene invocata 'per gli errori' ma per errori gravi o dolo, e in se condo luogo che sia incostituzionale non lo dicve il sindacato ma semmai la Consulta.
In terzo luogo questo Palamara non è un erbivendolo ma uno che ne sa in fatto di diritto. Dovrebbe sapere che in Italia la Costituzione prevede anche i referendum abrogativi. Dovrebbe sapere che la scelta di oggi non è altro che dare esecuzione a quanto aveva deciso l'80%.
L'istituto della Magistratura va rispettato e tutelato. Non è però sopra la legge, come vorrebbe qualcuno.
Amarilli