MALINCONICHE RIFLESSIONI SUL CASO MALINCONICO 12.1.10.19

Il caso Malinconico porta a malinconiche riflessioni.

La prima riguarda la sostanza. In plancia, nel posto più delicato, quello dove c'è il motore del governo, dove si incrociano anche le notizie più riservate, il nuovo Governo, il nuovo Premier (quello che avrebbe dovuto 'rimediare' alla perdita di immagine del nostro Paese a causa di Berlusconi, obiettivamente in più di un aspetto non all'altezza del ruolo), aveva posto, con la fiducia del caso, il dr. Carlo Malinconico. Qualcuno deve pure avere suggerito al Presidente del Consiglio di prendere al suo fianco - e il sottosegretario alla Presidenza è sempre il collaboratore più stretto e fidato del Premier - il dr. Malinconico. Era, con altri vari incarichi e non certo 'onorifici' il Presidente della FIEG, la Federazione degli editori. In realtà a Palazzo Chigi c'era già stato e non certo a fare lo scrivano visto che aveva ricoperto il maxi-incarico, delicatissimo, di Segretario generale della Presidenza del Consiglio quando in quel Palazzo c'era Romano Prodi.

Malinconia.

Già oggi il Financial Times non ha perso l'occasione, così come in altri Paesi, per puntare il dito. Persino il Governo dei puri, altro che i politici, rivelano scheletri, veri o presunti (veri giuridicamente diventano solo dopo il terzo grado di giudizio...) negli armadi.

Malinconia. nel pensare che un personaggio di tale caratura, e di adeguato reddito, debba scivolare più che sulla buccia di banana dei riscontri e delle testimonianze sulla debolezza delle tesi difensive.

Malinconia nel leggere un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi - l'estensore non pare meriti il 18/30 - come le stereotipate dichiarazioni quando c'è in ballo qualche avviso di garanzia del tipo"ho fiducia nella Magistratura" e simili. In questo caso "Il presidente del Consiglio, nell'accettare le dimissioni ha manifestato al Sottosegretario Malinconico il suo apprezzamento per il senso di responsabilità dimostrato nell'anteporre l'interesse pubblico ad ogni altra considerazione. Il presidente Monti ha inoltre ringraziato il sottosegretario per il suo contributo al lavoro del Governo, pur nella brevità del suo incarico". Nulla quaestio per questa seconda parte ma la prima!?! Il senso di responsabilità, sia consentito, doveva essere esercitato quando, occupando una posizione altissima, nel lasciare l'albergo gli é stato detto che qualcuno aveva provveduto per lui. E il senso di responsabilità avrebbe dovuto esercitarlo allora o con la carta di credito o con i suoi assegni e non, come pare abbia fatto, ricordandosi solo ora di quei soggiorni e pagando, ora, il corrispettivo. Ma a chi? All'albergo che così ha preso due volte i soldi?

Malinconia nel vedere le reazioni, indipendentemente dal versante politico. Fosse capitato un caso del genere a 'un politico', non importa di quale schieramento, apriti cielo!

Malinconicamente delusi tanti dal caso Malinconico: 'ma come, anche i tecnici...'.

Malinconie d'inizio 2012.

Amarilli

Amarilli
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