COMPRIAMO ZUCCHERO ITALIANO 11111 12 30 29

Spett. Redazione

Ho trovato all'Iperal i sacchetti di zucchero con la scritta <100% zucchero italiano> e poi ancora . In grande anche . Il gruppo produttore, , è costituito da <7000 aziende agricole, tutte italiane>. Quei sacchetti mi hanno incuriosito e ho cercato di saperne di più. L'ho fatto. Preoccupante.

Nel 2005 si applicano allo zucchero le norme europee. A tale data, con la nuova OCM (Organizzazione comune di mercato) c'erano 230.000 ettari coltivati a barbabietola. Funzionavano 19 zuccherifici che producevano un milione e 550.000 tonnellate senza bisogno di importare, gli eredi di una famiglia numerosissima visto che ce n'erano in Italia diverse decine. Nel 2008 gli ettari a bietola sono stati 60.000. Bruxelles ha imposto all'Italia di chiudere 13 stabilimenti su 19 con la promessa di sostegni al comparto e di agevolazioni sul prezzo del prodotto. Agevolazioni - sulle quali hanno potuto contare le aziende in questi anni - che però ora sono finite. Gli zuccherifici si sono ridotti a quattro (Termoli, S.Quirico Trecasali, Pontelongo, Minerbio), e la produzione è crollata a mezzo milione di tonnellate ma il consumo degli italiani é rimasto lo stesso. Un risultato splendido. Chiudiamo gli zuccherifici, persone a spasso, riduciamo le coltivazioni, contadini a spasso., cala l'indotto, persone a spasso Grazie Europa.

Sul quotidiano ho trovato la ragione di questa involuzione: <

Si tratta di una crisi tanto grave .In seguito all'entrata in vigore della riforma comunitaria del 2005 dell'Organizzazione comune di mercato (Ocm) dello zucchero, la produzione di zucchero dell'Unione europea è stata ridotta di 6 milioni di tonnellate, con un taglio del prezzo di riferimento dello zucchero del 36% (da 631 euro a tonnellata a 404 euro a tonnellata) e del prezzo della barbabietola del 40%: per l'Italia, l'applicazione della riforma del 2005 si è tradotta, come disposto da….. in un taglio alla produzione saccarifera superiore al 50%o e nella conseguente impossibilità di proseguire la produzione nella maggior parte (prima 13, in seguito 15) dei 19 stabilimenti operanti in Italia fino al 2005. Nel contesto del relativo negoziato comunitario, il Governo italiano aveva ottenuto, da un lato, l'introduzione di una compensazione finanziaria per la riduzione della produzione e per la chiusura degli stabilimenti, dall'altro, aiuti accoppiati a favore della barbabietola da zucchero, per accompagnare l'adattamento alle nuove condizioni di mercato dei bacini che continuavano la produzione: sulla base degli impegni assunti, l'Italia è stata autorizzata ad erogare (fino al 2010) aiuti nazionali accoppiati pari a 11 euro a tonnellata di bietole da destinarsi all'incremento del prezzo delle barbabietole (4 euro a tonnellata) e per compensare i costi di trasporto delle stesse a carico dell'industria (7 euro a tonnellata) e, contemporaneamente, l'UE è stata autorizzata ad erogare ai bieticoltori un aiuto accoppiato pari a 5,67 euro a tonnellata di bietole fino all'anno 2010>.

Usiamo zucchero italiano!

Che sia all'Iperal dove l'ho trovato, anche se poco visibile in una scansia quasi a livello del suolo. Che sia in altri supermercati. Che sia dal bottegaio sotto caso. Dappertutto chiediamo ZUCCHERO ITALIANO. Anche a Livigno.

E' il minimo che possiamo fare.

Alfio Ma.

Nulla da obiettare anzi siamo d'accordo. E non stiamo affatto facendo pubblicità ma esercitando il buon senso (ndr)

Economia