: SPREAD, ILLUSIONI E DRAMMATICA REALTA' (CHE NESSUNO DICE, EPPURE SI TRATTA DI GUERRA!) 11 12 30 23
Spread. Come Carneade, lo scettico cireneo evocato dal Manzoni che lo ha messo sulla bocca di Don Abbondio dandogli quella fama che non aveva. Questi mesi lo hanno fatto conoscere a tutti, anche agli ultimi analfabeti del nostro Paese. Troppo difficile usare la parola 'differenza'. Vi immaginate che delusione sentir parlare di 'differenza fra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi'? Ben diverso e più qualificante é invece dire, come ormai tutti dicono, 'lo spread fra i nostri titoli di Stato e quelli tedeschi'. No?
A metà estate scorsa eravamo sotto quota duecento. Adesso oscilliamo intorno a 500. Colpa, dicono, del nostro debito pubblico. Ma perché, questo debuti nel giro di due-tre mesi, da luglio in poi, é forse improvvisamente cresciuto a dismisura?. E' più o meno lo stesso, in termini macro, qual era prima. E allora?
Rosy Bindi e altrio avevano dato la colpa a Berlusconi. Via lui trecento punti sarebbero stati guadagnati. La Bindi ha, obestamente, riconosciuto che si era trattato di una cantonata.
Non é l'unica.
Girava e gira ancora, con qualche Carneadiano scettico in più, l'illusione che via il Premier tutto sarebbe andato a posto.
Girava e gira ancora, con qualche Carneadiano scettico in più, l'illusione che le manovre dei Governi, in particolare nostro ma non solo, potessero, o possano, far cambiare umore ai mercati.
In tanti continuano a non capire niente.
Modestamente da lunghissimo tempo stiamo sostenendo che l'andamento dei corsi non ha più alcun riferimento con l'economia reale. Abbiamo visto i mercati immobili quando ci fu la formidabile manovra finanziaria di Obama, e dovrebbero agitarsi, cambiare umore e quietarsi per una manovretta (rispetto alle cifre globali) quale quella italiana?
Nessuno lo dice ma siamo in guerra aperta. Mors tua vita mea. Per ora principalmente fra dollaro ed €uro. Ci si chieda dove ha preso la Federal Reserve americana i 7.700 miliardi di dollari da prestare al ridicolo tasso dello 0,1 per cento?
Chi paga, di fatto, la differenza?
Sono anni che Tremonti sostiene che ci vorrebbero gli eurobond. Sono anni che la Germania é sulla negativa assoluta. Si illude di salvarsi, anche qui in un certo senso a spese dell'Italia. Il Moloch che stritola i mercato mondiali, imperversando ovunque, persino con le speculazioni sulle materie alimentari, cibo in primis, avanza inarrestabile se l'Europa continua a non capire la lezione della Palude (Rivoluzione francese) riferendosi alla quale qualcuno ha scritto che "davanti a loro passava la storia e loro manco se ne accorgevano".
Ahimè.
GdS