RICAPITOLANDO (dal n. 33): 1. LA STANGATA: IN MEDIA UN MILIONE DI VECCHIE LIRE A TESTA 11 12 10 11
Ci siamo.
Monti l'han voluto in tanti e non ci riferiamo solo al mondo politico. Valeva 300 punti di pread. L'on. Bindi ha onestamente ammesso di essersi sbagliata. Lo spread non dipendeva e non dipende da chi c'é a Palazzo Chigi. Questo era quello che sostenevano ogni giorno gli oppositori di Berlusconi. Sbagliando. Sbagliando perché sono riusciti a togliere il cerino dalla mano del Cavaliere evitandogli l'impopolarità dei duri provvedimenti da adottare ed ora si sentono dire, sia pure con un pizzico di demagogia, "Monti? L'avete voluto voi". E nel Paese vengono a trovarsi fra tre fuochi: la Lega, Di Pietro, i Sindacati"
Ci siamo.
La manovra, ci hanno detto, é di 30 miliardi. Grosso modo 60.000 miliardi di vecchie lire. In Italia siamo grossomodo 60 milioni. Semplice divisione: un milione di vecchie lire a testa. Almeno a seguire la statistica, quella di Trilussa secondo il quale se uno di noi due ha mangiato due polli e l'altro nessuno lei ci dice che ne abbiamo mangiato uno a testa (più recentemente ci dice che se muore un nano la superficie media della popolazione mondiale é aumentata).
In altri termini non tutti dovremo gravare le nostre spalle di un milione. C'é chi ne avrà un beneficio e chi dovrà aprir bene il portafoglio. L'importante é farlo. In giro per la penisola c'é pieno di fior di barche, di quelle che solo per uscire dal porto consumano più carburante di quanto non ne consumiamo noi per andare in auto da Sondrio a Milano. Forse ce ne sono un po' tante che battono altre bandiere, altre magari intestate a società e quant'altro. Ci sono nel nostro Paese fior di manifestazioni di ricchezza. Colpirle é giusto. Quanto poi agli evasori, premesso che di strada ce n'é da fare, almeno in valtellina non deve essere sottaciuto che, Ministro il valtellinese Tremonti, i dati sulla lotta agli evasori hanno fortunatamente registrato i migliori risultati di sempre.
Ancora Tremonti
Per finire il nostro convalligiano un giorno sì e uno no ci ha ripetuto he abbiamo il terzo debito pubblico del mondo e non siamo il terzo Paese più ricco del mondo. E' arrivato perfino ai ferri corti con Berlusconi che avrebbe voluto risorse da investire. Ha seccamente risposto di no a Bersani che avrebbe voluto finanziare interventi destinando a ciò un punto di PIL. C'era il lucchetto: nessun finanzia,ento a debito. Antipatie da tutte le parti, anche da colleghi del PdL, per questa intransigenza. Domanda: e se non avesse tenuto duro sentendone di tutti i colori anche dai suoi amici - mantenendo chiusi i cordoni della borsa dove saremmo andati a finire?
Non é finita. Continua.
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