CINQUE RAGIONI (più una) PER VENIRE IN VALTELLINA ANCHE PER UN GIORNO SOLO 11 8 20 4
Nei giorni scorsi, feriali, la Val di Mello era un brulicare unico di persone attirate da uno straordinario exploit della natura. La dichiarazione ministeriale rende, ma ancora solo parzialmente, l'idea: "zona di notevole interesse pubblico: un quadro panoramico alpino di rara bellezza e incontaminato con magnifica vegetazione di faggi, abeti e betulle formato in primo piano da verdi pascoli e acclivi e ricchi di acque, tesi verso i monti che seguono la valle, punteggiato da massi erratici e da casolari sparsi e malghe che costituiscono un suggestivo e caratteristico aspetto, fuso con la natura, avente valore estetico e tradizionale". Le generazioni del tempo che fu hanno utilizzato questa zona per l'allevamento. Erano alpeggi al servizio della comunità di Mello, paese nella costiera dei Cek, di fronte a Morbegno. Le generazioni successive a quelle del tempo che fu hanno resistito a qualsiasi lusinga rispettando la Valle, l'ambiente, quel suo carattere quasi magico. Ecco che quelle pareti, così levigate, quasi spettrali in certi punti, tali in ogni caso da incutere sorpresa, rispetto, soggezione ma soprattutto meravigliato stupore. I nomi, grazie a tanti ma citiamo in particolare l'Antonio Boscacci che oltre ad aprire nuove vie per gli scalatori ha anche dedicato due libri a queste meraviglie, parlano da soli. L'incanto si riflette in loro: Asteroidi, Metamorfosi, Drago, Luna Nascente, Qualido, Porta del Cielo, Nuova dimensione, l'Albero delle pere, Oracoli d'Ulisse, Flauto magico, Okosa, Quadri di una esposizione…
Tantissime persone sparse in questo angolo di Paradiso con i bambini a tuffarsi nell'acqua cristallina dei laghetti che il torrente Mello forma in continuazione. Nonnina carta, una lattina, una plastica. La soggezione per l'austera bellezza dei luoghi disincentiva anche i più scorretti.
Un Paradiso.
La Valtellina, con la Valchiavenna, si sviluppa però su un arco alpino di 200 km, metà del territorio sopra i 2000 metri fino,, lassù, ai 4050 del Bernina e, per i non alpinisti, finop ai 2758 metri del Passo dello Stelvio.
Ci sono cinque ragioni (più una) per arrivare qua. Chi può per fermarsi qualche giorno con una varietà di località che vanno dalla signorilità di un bormio o l'uniicità di un Livigno, fino ai posti isolati per chi vuole rilassare la mente preparandosi a un altro anno di lavoro. Chi non può con combinazioni da ponte o da week end. Infine chi ha una sola giornata con una meta precisa, ce ne sono a centinaia.
Cinque gli elementi costitutivi di un felice esito della salita da queste parti:
1) La natura. C'è da scegliere quello che si vuole dai poco più di 200 metri slm del fondovalle valtellinese e valchiavennasco sino, fra i ghiaccia, ai 4050 metri del Pizzo Bernina oppure, in auto, ai 2758 del Passo dello Stelvio
2) Le manifestazioni. C'è da scegliere quello che si vuole. Sono centinaia nei 78 comuni della provincia
3) La tavola. Sciat o per antipasto, poi Il chisciöl, i pizzoccheri, la bresaola con i funghi, le mele 'Melavi', i biscottini di Prosto - o le specialità Galbusera e non dimenticando le confetture VIS - il Braulio per finire.
4) Il buon gusto, lo stile. La pietra ollare della Valmalenco, unica al mondo, nelle realizzazioni d'arte (scultura, graffito, design) (www.ollare.com ). Adesso in esposizione anche a Cape Town, Città del Capo, Sudafrica.
5) Per lo spirito: tanti Santuari, 'fortini al fronte della Riforma'.
Più una;
a) Per chi sta almeno due giorni uno lo dedichi al circuito del Bernina, con la linea ferroviaria del trenino rosso, la maggiore del mondo a semplice aderenza arrivando ai 2253 del Passo del Bernina
Colico alle 9.10 con arrivo a Tirano alle 10.15. Alle 10.50 partenza. Sea S.M. alle 13.12 ma consigliamo una tappa intermedia a Morterasch 12.43 con ripartenza alle 14.43, meglio alle 15.31 (a SM 15.12 o 16.08.
Postale alle 17.08 a Ch alle 18.51 Cena e poi alle 20.40 per colico con arrivo alle 21.10. A casa prima delle 23.
2.80 € il biglietto da Chiavenna a Colico. Circa 25 f. (22 €) il postale e 58 (50) (95 f pari a circa 85 in prima) il trenino rosso. Totale circa 75 €, non poco € ma ne vale la pena
Ovviamente anziché fare il giro si può anche fare un'andata e ritorno
b) Variante. Si arriva in Valmalenco. 15 km da Sondrio ecco Chiesa a quota 960 metri slm. Siamo al centro delle Alpi ma per meglio cogliere lo spettacolo è opportuno salire con la funivia "Snow Eagle", aquila delle nevi. Si parte da quota 985 e in un colpo solo, una sola campata di circa 1972 metri con pendenza media del 67% si arriva alla stazione a monte coprendo un dislivello di circa 1098 metri in circa cinque minuti (possibile anche scendere fino a quattro) alla velocità di 12 metri al secondo. Per meglio capire questo dato è come se il nostro ascensore di casa in un secondo arrivasse al quarto piano. Interessante sapere in quanti ci si sta: 161 persone nella capace cabina. Sicurezza massima con motori di potenza complessiva di 980 kW e diametro funi portanti 2x76 mm. 39 i mm della fune traente.
Si paga il biglietto della funivia ma arrivati lassù il formidabile spettacolo di montagne e ghiacciai …è gratis.