IL GIUDICE NON SE NE VA COSTRINGENDO A RIFARE IL PROCESSO EX NOVO. A ROMA VADA QUALCUN ALTRO. IL CSM HA DUNQUE RIMEDIATO, MA CHE FATICA! 11 7 10 38
Capita che sia a ruolo in Tivoli il processo per presunti abusi sui bambini di una scuola di Rignano sull'Arno, in particolare imputati - che negano tutto - due maestre e un bidello. Il processo comincia, va avanti ma all'improvviso lo stop. Bisogna ricominciare tutto da capo perché il CSM 'ha prelevato' un giudice, la dr.ssa Marzia Minutillo Turtur, per far parte della Commissione d'esame del Concorso per l'ingresso in Magistratura. Se ne potrebbe fare a meno alla condizione però che gli imputati dessero il loro consenso a utilizzare il materiale sinora accumulato nelle udienze svolte. I legali di due imputati non concordano per cui il rischio è di andare alle calende greche perché occorre rifare tutto, ma proprio tutto. Le famiglie dei bambini non ci stanno. La soluzione sarebbe semplice, ovvero cambiare il giudice nella commissione evitando di 'prelevarlo'. Semplice se in Italia non ci fosse il potentissimo U.C.A.S. (x). Questa volta però la cosa è troppo vistosa e non è da escludere che vi sia stato un discreto intervento del Presidente del CSM, che poié il Presidente della Repubblica. U.C.A.S. sconfitto. Il CSM si accorge dell'enormità della cosa e decide la cosa più ovvia: in Commissione d'esame ci andrà un altro. La dr.ssa Minutillo Turtur continuerà a fare il suo lavoro, il processo proseguirà il suo normale svolgimento.
I legali delle parti offese gongolano perché in realtà non erano ottimisti, al punto da considerare trionfalmente la decisione del CSM quando di fatto, in un Paese normale, in condizioni normali ad essa si arriverebbe in quattro e quattr'otto senza bisogno di can-can sui media ed iniziative varie.
Amarilli
(x) U.C.A.S. ovvero Ufficio Complicazioni Affari Semplici