PERSONAGGI: CORRADINI: UN GIOVANE A CORTE DELLA PROVINCIA 11 5 30 08
Giovane purosangue di razza, Pier Paolo Corradini, bormino, classe '74, segue la sua corsa in provincia in un clima politico spesso arroventato da pungenti polemiche a cui lui rinuncerebbe volentieri, anche se ama l'agone, la fatica di porsi in discussione ogni volta, per raggiungere il traguardo.
"Devo molto a mamma Paola e papà Pierluigi che hanno saputo guidarmi con il loro esempio, insegnandomi "il fare", la concretezza del sacrificio, quella dell'homo faber fortunae suae, come mio nonno Nicola, vero modello di laboriosità e tenacia", rivela il Vicepresidente della Provincia.
Ciuffo ribelle su un viso da eterno adolescente che sa il fatto suo, Corradini è un combattente nato, abituato alla gara, allo sport formativo che lo porta in cima alle maggiori cime del versante dell'Ortles - Cevedale, in groppa alla sua mountain bike ad esplorare nuovi sentieri dell'Alta Valle, o giù a scavezzacollo per le piste di sci che lo consacrano spesso campione. "Lo sport qui è cultura, è la valtellinesità che prende forma, forgia il carattere, abitua e prepara alle cordate per arrivare in cima, ed io ho avuto la fortuna di nascere nel paese più bello delle Alpi, dove esiste un grande spirito di comunità legato alla montagna come luogo d'elezione votato all'incontro". E' questa la sua testimonianza d'amore nei confronti di Bormio che gli ha dato i natali.
Studente modello del Liceo scientifico "Leibnitz", Corradini si distingue ancora nei suoi studi alla Cattolica di Milano, mantenendosi anche grazie alla sua brillante media negli studi di Giurisprudenza. Una vocazione concretizzata nella recente nomina notarile che lo porta ad aprire il suo studio di Ardenno. Un altro importante tassello nel quadro familiare che lo vede accanto alla sorella Cecilia, notaio a Tirano, a Federico, ai vertici della Google irlandese, e Isabella, grande esperta di diritto civile presso uno studio milanese.
"Il rapporto con i miei fratelli è bellissimo: tra noi c'è una sorta di complicità ed emulazione tutta improntata al fare con tenacia e al non arrendersi mai. Mamma, figura centrale della nostra vita, ci ha insegnato che l'unione familiare è il perno del nostro equilibrio esistenziale", ripete Corradini da pochi mesi papà della piccola ed effervescente Allegra, un batuffolino vivace con due occhi vivi, sempre aperti, anche di notte. "Questa paternità mi ha dato una maggiore consapevolezza della mia maturità, ora sono un uomo completo. Certo un bambino ti stravolge la vita, ti fa cambiare il tuo rapporto con il mondo, ma senza una vera famiglia manca sempre qualcosa nella vita. Per conciliare i miei impegni mi tocca alzarmi alle prime luci dell'alba, ad anticipare i tempi per dedicare il giusto spazio al lavoro e ai miei affetti, anche se a sera sono veramente cotto".
L'avventura politica di Corradini inizia presto, passando per le comunali di Santa Caterina Valfurva che lo vede secondo in lista con un inaspettato 40% di preferenze.
Sarà stato per il suo accattivante sorriso, per il modo spigliato di porsi in relazione con gli altri, o per la sua capacità di gestire le cose con energia e sicurezza, che prima Provera e poi Sertori lo hanno indicato come sintesi di una coalizione politica che punta decisamente e coraggiosamente sui giovani. "Ho imparato a mie spese la fatica della burocrazia e quanto sia stremante inserirsi nel sistema", dichiara l'assessore alle Attività produttive, ai Trasporti e al coordinamento dei progetti strategici della Regione Lombardia. Giovane notaio prestato alla politica, Corradini è soprattutto un uomo costruttivo e pragmatico che con la politica del fare punta con determinazione alla soluzione dei problemi.
Tutto il suo prestigio in campo, con umiltà e determinazione, per superare l'annoso isolamento della Valle o per trovare una soluzione alle legittime proteste studentesche per migliorare le rete dei trasporti, e ago della bilancia per uscire dall'impasse politica del momento. "E' necessaria una grande e forte intesa, d'altronde non esiste altra alternativa, gli strappi vanno ricuciti subito in modo costruttivo, ne va la nostra stessa immagine della Valtellina". Lo abbiamo visto negli ultimi giorni leader a capo di una coalizione giovanile, con quello spirito garibaldino che assiste chi, lancia in resta, si spinge all'attacco ponendosi come arbitro degli equilibri politici della sua città natale. E la battaglia è appena iniziata.
Nello Colombo