Greenpeace blocca legname sospetto
GREENPEACE CONSEGNA ALLA POLIZIA LEGNAME DI PROVENIENZA SOSPETTA.
28 giugno: Governo italiano e Unione Europea agiscano contro il traffico di legno illegale
Una ventina di attivisti di Greenpeace hanno “sequestrato” oggi nel porto di Salerno un carico di legname
proveniente da una azienda del legno ben nota per il proprio coinvolgimento in
attività illegali. Volontari di Greenpeace hanno appeso due striscioni con
scritto "PROTEGGIAMO LE FORESTE" e 'FOREST CRIME’ (crimine forestale).
Il legname “sequestrato” è stato poi consegnato al più vicino ufficio di polizia,
dove Greenpeace ha chiesto l’apertura di indagini sul carico.
La nave “Aigiorgis” proveniente dal porto di Douala (Camerun)
trasportava legname della compagnia del legno camerunese
“Ingénierie Forestière” (IngF), fortemente coinvolta in un vasto spettro di attività forestali illegali.
Nel corso di una recente investigazione sul campo in Camerun,
Greenpeace ha scoperto una operazione di taglio illegale su vasta scala ad opera
della Ing-F ancora non sanzionato. In questo caso investigato da
Greenepace, la Ing-F ha abbattuto illegalmente oltre 1800 ettari di foresta primaria
tropicale. Negli ultimi anni la Ing-F ha ricevuto un alto numero di multe per
taglio illegale, ed è ben nota nel settore forestale del paese per il suo
comportamento.
L’attività devastante della Ing-F è sostentata dalla domanda del
mercato europeo. L’Italia rappresenta il maggior importatore europeo di legname
proveniente da questa impresa.
"Il taglio illegale ha trainato per anni la distruzione delle magnifiche
foreste africane. Migliaia di chilometri di strade aprono foreste
incontaminate al degrado e a massicce ondate di caccia di frodo." ha
commentato Greenpeace. “Il risultato è un massiccio danno
ambientale, accompagnato da conflitti sociali e gigantesche perdite di
risorse ai danni dei governi africani e delle comunità locali. Fino ad oggi
è stato fatto troppo poco per fermare questa tendenza.”
"Le foreste primarie del pianeta sono minacciate da massicce
operazioni da parte di compagnie del legno prive di
controllo. Le foreste continuano ad essere abbattute o degradate ad un ritmo
allarmante, ma chi commercia legname non è ancora ritenuto responsabile di
queste pratiche illegali e distruttive. Il prossimo 28 giugno in Lussemburgo i
ministri dell’ambiente europei avranno l’opportunità di adottare una
legge in grado di fermare l’importazione di legni e sottoprodotti di origine
illegale in Europa, e di combattere attivamente il traffico di legno
illegale. Un’ occasione che non deve essere persa".
Alla luce delle nuove prove, Greenpeace chiede al governo italiano e
all’Unione Europea di:
* dare priorità all’adozione di una legge europea in grado di fermare
l’importazione di legname di origine illegale. Tale legge deve
consentire alle autorità doganali di sequestrare il carico e avviare azioni legali
individui e imprese coinvolti nel traffico di legname illegale.
* impegnarsi a politiche di acquisti pubblici rispettose dell’ambiente
* applicare immediatamente le convenzioni già sottoscritte contro la
corruzione e il riciclaggio di denaro sporco, attività in cui il traffico di
legno illegale è direttamente legato.
* monitorare attivamente le attività delle proprie imprese attive all’estero
* sospendere le operazioni di taglio nelle foreste primarie ancora intatte,
fino a quando non siano state concordate pratiche di gestione responsabile
Per ulteriori informazioni: http://www.greenpeace.it/utils/foreste/
Gabriele Salari, ufficio stampa, +39/348/3988615
Sergio Baffoni, campagna foreste, +39/348/39886800
Gabriele Salari e Sergio Baffoni
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