Lettera aperta alla Giunta di Morbegno sul problema antenna
Inviamo la "Lettera aperta",
consegnata
al Comune, con la quale rispondiamo
all'invito del Sindaco di Morbegno ad entrare a far parte del
Gruppo di studio sull'elettrosmog e la collocazione delle
antenne per la telefonia mobile.
OGGETTO: contributo del Comitato sui temi dell’elettrosmog,
della collocazione di antenne per la telefonia mobile, ecc.
Con la presente lettera, che riteniamo opportuno portare a
conoscenza di tutti i cittadini, il nostro Comitato intende dare
risposta all’invito rivolto dal Sindaco a partecipare al “Gruppo
di studio” sull’elettrosmog e sull’individuazione delle aree del
territorio comunale nelle quali collocare le antenne per la
telefonia mobile.
Consideriamo riduttivo rispondere semplicemente con un SI o con
un NO; pensiamo invece che sia più proficuo utilizzare
l’occasione per dare un contributo più complessivo sui temi in
oggetto, sulla base dell’esperienza e delle riflessioni maturate
collettivamente nelle ultime settimane.
Il Comitato è sorto in modo spontaneo e informale per un
obiettivo molto chiaro, specifico e circoscritto: contrastare la
scelta di collocazione dell’antenna alle spalle del centro
storico, all’ingresso dell’Orto Botanico; il suo nome “No
all’antenna dietro S. Pietro” è il suo programma, esaurito il
quale il Comitato non avrà più ragione d’essere.
Tuttavia, nello sviluppare le riflessioni e le iniziative mirate
allo specifico obiettivo, è stato abbastanza naturale allargare
l’orizzonte.
Lo abbiamo fatto con la scelta di chiamarci “Comitato
Cittadino”, per l’importanza ambientale, storica e simbolica del
luogo scelto dal Comune per l’installazione dell’antenna, che ci
sembrava andare ben oltre una piccola questione “rionale”: il
risultato della raccolta firme ha dimostrato quanto tale
intui-zione fosse esatta.
Lo abbiamo fatto, per come ne siamo stati in grado da semplici
cittadini, ricordando spesso che la nostra preoccupazione (in
particolare per le conseguenze sulla salute) riguardava anche
l’antenna Telecom di Via Vanoni, i tralicci dell’alta tensione
ed altre forme di inquinamento: le richieste di “consulenza” che
ci arrivano da altre zone della provincia alle prese con
problemi simili ci sembrano dimostrare che abbiamo contribuito
ad aumentare l’informazione e la consapevolezza collettiva su
questi temi.
Certamente, almeno a Morbegno, riteniamo di aver in buona parte
eliminato il “pericolo” che qualunque Società possa arrivare in
silenzio a piazzare un’antenna su un condominio “compiacente”!
Siamo abbastanza convinti che se il Comune avesse reso pubbliche
da subito le richieste dei Gestori in tal senso, i cittadini
avrebbero contribuito (magari partendo soltanto da paure
irrazionali, e comunque legittime) ad ispirare scelte più
sagge…
Tutto ciò per sottolineare quanto la nostra “battaglia
difensiva” sia stata anche, al di là delle nostre stesse
intenzioni e capacità, un’esperienza importante per la città (e
non solo) di partecipazione popolare, di sensibilizzazione, di
crescita civile.
Non riteniamo però, per questo o per aver raccolto oltre 3.000
firme, di aver acquisito maggiori diritti di altri cittadini
singoli o organizzati.
Non abbiamo, dunque, del tutto compreso e per quanto l’abbiamo
compresa riteniamo di NON ACCETTARE la proposta del Sindaco di
contribuire direttamente (attraverso una o più persone indicate
dal Comitato) al “Gruppo di studio” sull’elettrosmog e
l’individuazione di nuove aree per le antenne.
Siamo convinti che la partecipazione allo studio di un Comitato
che, al di là della nostra volontà, è identificato con una zona
ben precisa della città, rischierebbe di provocare notevoli e
anche giustificati “sospetti” circa l’obiettività delle
indica-zioni sulle aree nelle quali ricollocare l’antenna di S.
Pietro e/o quelle future, al di là dell’ovvia responsabilità
formale che rimarrebbe del tutto a carico del Comune.
Riteniamo che sarebbe anche poco comprensibile la scelta di
collaborare nel momento in cui, in mancanza di atti formali da
parte della Giunta di “revisione” della scelta di collocazione
dell’antenna all’ingresso dell’Orto Botanico, siamo stati
costretti a presentare ricorso al T.A.R.!
Consideriamo, invece, nostro diritto/dovere mettere a
disposizione pubblicamente con questa lettera alcune indicazioni
generali di merito e di metodo, come “restituzione alla città”
dell’esperienza maturata dal Comitato, frutto più del buon senso
che di approfondimenti tecnici e legali che non abbiamo avuto il
tempo e la possibilità di fare.
Le offriamo innanzitutto alla riflessione dei concittadini.
Naturalmente riteniamo possano essere utili anche
all’Amministra-zione attuale, destinataria di questa lettera, ed
alle successive, oltre che al Gruppo di studio, al quale
auguriamo davvero di svolgere un lavoro proficuo per la città.
Ringraziando per l’attenzione, con l’occasione porgiamo distinti
saluti.
COMITATO CITTADINO “No all’antenna dietro S. Pietro”
INDICAZIONI DI MERITO
Antenne per cellulari UMTS
- distanza da scuole, ospedale, case di riposo, ABITAZIONI di
almeno 200 metri (da stabilire nella variante del PRG ?)
- non collocazione in prossimità di aree ad elevata valenza
ambientale e paesaggistica
- non collocazione in prossimità, anche visuale, di monumenti ed
edifici storici e comunque di particolare valore culturale,
religioso, affettivo per la città
- verifica della possibilità di soluzioni integrate con le
esigenze dei comuni limitrofi
- verifica della possibilità di minor impatto sulla salute di un
numero maggiore di “piccole antenne”, rispetto a 1-2 con
emissioni più elevate
Antenna Telecom di Via Vanoni
- verifica della situazione generale in base alle leggi vigenti
(rispetto delle distanze da scuole ed abitazioni; livello delle
emissioni…) per individuare eventuali motivazioni legali alla
richiesta di spostamento
- priorità per questa Amministrazione (nella fase di revisione
del PRG) e per la prossima della contrattazione con Telecom per
lo spostamento in tempi certi in un’area più idonea, che
rispetti le caratteristiche sopra indicate
Tralicci alta tensione ecc.
- verifica delle situazioni a maggiore rischio e impatto (in
particolare in prossimità di scuole e abitazioni)
- progetti progressivi di spostamento o interramento
Altre forme di inquinamento
- attenzione prioritaria del Comune a tutte le forme di
inquinamento di aria, acqua, suolo
- in particolare attenzione all’inquinamento da traffico, con
applicazione di misure restrittive, studio di trasporto pubblico
cittadino…
- inquinamento da riscaldamento: studi sull’esistente; incentivi
alla rottamazione delle caldaie a gasolio; campagne per il
risparmio energetico a livello domestico e di attività
produttive
INDICAZIONI DI METODO
INFORMAZIONE A TUTTI I CITTADINI su:
- Tutti i passaggi politici, amministrativi e tecnici
riguar-danti gli sviluppi della vicenda “Antenna di S. Pietro”:
passaggio in Commissione Edilizia; eventuale parere della
Sovrintendenza; eventuale autorizzazione alla ripresa dei
lavori; eventuale pronunciamento-sospensiva del T.A.R., ecc.
- I soggetti incaricati, gli obiettivi, i metodi ed i tempi
dello studio sull’elettrosmog e sull’individuazione delle aree
nelle quali collocare le future antenne
- I risultati di tale studio, prevedendo un tempo per la
presentazione di osservazioni
- Le scelte dell’Amministrazione in merito, PRIMA che vengano
assunti atti formali “irreversibili” (delibere, contratti,
convenzioni)
Enzo Orsingher
GdS - 30 III 04 - www.gazzettadisondrio.it