L'ARTICOLO SU "IL GIORNO" DEL 9.9.09 PAG. SO 5: Galleria in Corso Italia, idea vincente
Avanzata allora da Stefanelli, ancora attuale per non fare morire il centro
Carlo Motta, noto commerciante con bottega in centro storico teme dunque, come dichiarato a "Il Giorno", che l'operazione Piazza Garibaldi non sia servita a nulla e che il problema resta la rivitalizzazione del cuore cittadino.
I timori sono fondati.
Il centro storico vive se sono stimolati i flussi con forti richiami per la gente che non va in un posto se si presenta meglio ma ci va se c'è qualcosa che la attira. Il problema è urbanistico. E Motta ritiene che la politica urbanistica da 50 anni abbia "puntato diritto alla devitalizzazione del centro di Sondrio. L'idea di realizzare la Piastra è alla base di questo pensiero legato al culto dell'automobile".
Non è così, o lo è solo in parte. Punto fondamentale della politica urbanistica a Sondrio è la conservazione del baricentro (delle funzioni). Se il baricentro scivola in basso, come sarà per via dell'area Carini in quanto, almeno sinora, non è stato previsto un bilanciamento, il centro storico, come dice Motta, prende una mazzata. Conservare il baricentro è stato il punto fermo dei miei 10 anni di Sindaco e di responsabile diretto dell'urbanistica. Piastra compresa dato che essa aveva semplicemente riunito le superfici commerciali che in base al Piano commerciale sarebbero comunque toccate a quelle zone ma contemporaneamente veniva il contrappeso. Nel contempo infatti faceva pendant l'arricchimento del centro storico con funzioni polarizzanti come l'intervento sui Palazzi Sertoli, Paribelli, Giacconi e su Palazzo Sassi e anche quello, pronto, in Piazza Vecchia che avrebbe richiamato altri flussi. Quei flussi che non ha invece richiamato il pur bello sostitutivo intervento di cosmesi delle vie Dante e Beccarla e che non richiameranno certamente i box sotto la tettoia dove avrebbero dovuto esserci funzioni polarizzanti.
E altre cose. Solo cenni perché l'elenco sarebbe lungo. Palazzo Martinengo, non per uffici senza richiami come ora. Municipio al posto del Tribunale ma con sala mostre in Corso Italia, locali invece oggi destinati a uffici-mortorio. Garberia. Ex Via Filzi - Cesura, park sotterranei, ecc.. Le citazioni solo per evidenziare il bilanciamento, unico fattore indispensabile per non far decadere il centro, commerciale e direzionale così come il Concorso sulle Piazze. Concorso che avrebbe trasformato sì la Piazza Garibaldi dal punto di vista architettonico ma con forti motivi di richiamo con le tre grosse novità previste, facili da attuare ma non riprese da alcuno. I box a prezzo di costo sarebbero serviti per incentivare la residenza nel centro storico mentre l'anello sotterraneo Caimi-Garibaldi-Alessi avrebbe assicurato la penetrazione veicolare sotto, liberando il sopra, favorendo quindi ogni tipo di attività centrale.
Certo non ha ordinato il dottore la conservazione del baricentro, comunque per me ancora oggi unica carta vincente per il centro storico e per la città. Questo principio però non ha visto molti fans, neppure quelli che avrebbero avuto e avrebbero il massimo interesse, l'amico Motta compreso che con la sua associazione potrebbe pretenderlo in questa fase di preparazione del Piano di Governo del Territorio. O questo principio oppure una sua valida alternativa che non è rappresentata in ogni caso dalla cosmesi, sia pure di qualità come quella in corso, anche con il suo obbrobrio, il peduncolo da caravanserraglio a lato del Palazzo Lambertenghi residuo della castrazione del volume soprastante operato dalla Soprintendenza che meglio avrebbe fatto a dare completezza, culturalmente validissima, 'di piazza asburgica' secondo il progetto Crotti...
Sondrio, epicentro di una provincia turistica, continuerà così a non avere un centro degno di questo nome ed avere un centro storico in lenta asfissia.
La galleria Stefanelli
Persa, almeno in parte, l'occasione di dare respiro al centro resta forse una sola significativa ipotesi ed è la galleria ideata da Stefanelli per Corso Italia. Una realizzazione di grande rilievo, fattibile, non impossibile in termini di costi per i quali ci sarebbe anche una idea suggestiva, e praticabile. Con tutti i punti a favore, nessuno contrario. E quindi scontato che non la si farà.
Quanto alla Piazza i contenti insistono a dire che ora lì si possono fare le manifestazioni (si potevano fare comunque; non è una novità il Palio, è semplicemente tornato dove per anni a settembre in tanti abbiamo giocato). Falso problema dunque. Esagerando diciamo che si potranno avere 30 o 40 eventi in un anno, e fra questi non molti quelli di vero interesse per il tessuto commerciale del centro. E gli altri 300 e rotti giorni dell'anno?
Beh, in caso di forte nevicata sapremo dove accumulare la neve...
Alberto Frizziero
PS Nessun intento critico. La constatazione come sia difficile trovare chi riesce a pensare in termini strategici, che sono poi quelli che cambiano, in meglio, il mondo