10 30 41 DUE GRANDI MANIFESTAZIONI DI INTELLIGENZA GAY E UNA LEZIONE DI VANGELO IMPARTITA AD UN CARDINALE, IL PRIMATE BELGA

E una: Gay e Lesbiche - E due: la kamikaze belga - Lezione di Vangelo a un Cardinale

E una: Gay e Lesbiche

Quasi in contemporanea due grandi e sublimi manifestazioni di intelligenza, peraltro con diverse caratteristiche.

A Barcellona fuori della sede dell'Arcivescovado una truppa d'assalto composta di circa 100 coppie uomo-uomo e donna-donna ha aspettato che il Papa uscisse per andare a consacrare il capolavoro di Gaudì, la Segrada Famiglia.

Quando è apparso alla loro vista lesbiche e gay hanno manifestato a modo loro, peraltro come annunciato, ovvero baciandosi per due minuti. Bacio 'collettivo di protesta' contro le posizioni del Vaticano in materia di omosessualità.

Cosa vorrebbero: la benedizione papale?

E due: la kamikaze belga

Il secondo episodio non riguarda una truppa d'assalto ma una kamikaze (senza però velleità suicide) che nella chiesa di Saints-Michel-et-Gudule a Bruxelles è piombata coraggiosamente sull'altare spiaccicando una torta - vedendo il filmato una tortina - in faccia al cardinale André-Joseph Leonard, Primate belga che stava celebrando la Messa. Dopo la proditoria e ardimentosa impresa, documentata in un filmato, non chiarissimo per la verità, visibile su Youtube, la nostra eroina paga del successo dell'impresa se ne è andata a gambe levate. La si trovasse in base al Vangelo bisognerebbe offrirle l'altra guancia. A noi va di seguire il Vangelo per persone qualsiasi e non per beati e santi per cui preferiremmo che venisse resa la pariglia. E non pan per focaccia ma qualcosa di meno nobile della torta. Scendendo allo stesso grado di manifestazione di intelligenza, ma quando ci vuole ci vuole.

Lezione di Vangelo a un Cardinale

Obiettività vuole che si dica che in ogni caso non è che la cosa ci dispiaccia molto. Un sacerdote, anzi un Cardinale, addirittura un Primate ovvero il rappresentante della Chiesa in un Paese, dovrebbe stare attento a quello che dice, o forse addirittura a quello che pensa. Lo hanno ascoltato in tanti in Belgio alla TV RTBF invocare clemenza per i preti che hanno commesso reati di pedofilia. "Devono prendere coscienza di cosa hanno fatto, ma se non sono più in servizio, se non hanno più alcuna responsabilità, non credo che ricorrere ad una sorta di vendetta, senza risultati, sarebbe una soluzione umana. Le vittime vorrebbero davvero che un prete di 85 anni venisse messo ora, all'improvviso, alla gogna e deriso pubblicamente?".

Ci sembra il colmo che non sia lui a dare lezione a noi ma noi a dare lezione a un Principe della Chiesa, ma se ci vuole ci vuole. Siamo andati a cercare il precetto evangelico un tempo raffigurato a colori - anche quando i libri erano quasi tutti in bianco e nero - in tutti i sussidiari belle Scuole Elementari. Ecco dunque dal 17° capitolo del Vangelo di Luca: "Lo scandalo

[1]Disse ancora ai suoi discepoli: «E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. [2]E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. [3]State attenti a voi stessi!".

Non è, infatti, questione di vendetta ma di esempio.

Giova ricordare che nella Serenissima Repubblica di San Marco, lo Stato più illuminato mai esistito sul pianeta,

vigeva una superlativa strana regola, strana ove si confrontino i tempi nostri. Sono anni che andiamo ricordandola, in scritti o in interventi pubblici. Questa volta la diamo per citazione tratta da un intervento in Parlamento della avvocatessa onorevole Simonetta Ruminato, cattolica, eletta nelle file del PD:

"Anche ai tempi della Repubblica Veneta esistevano dei privilegi per i potenti di allora, ma non in tema di giustizia. Basti pensare che una legge del 1376 decretava che qualsiasi delitto o scandalo commesso da un nobile fosse doppiamente punito. Perché a Venezia sei secoli fa il potere non era di diritto divino, la classe dirigente non era di origine superiore e la legge e i tribunali erano uguali per tutti ".

Sia il Giudice con l'iniziale maiuscola a decidere se la clemenza sia conciliabile con la Giustizia. Al di là dello spartiacque che divide l'esistenza terrena dall'altra, la macina del Vangelo non ha alternative, anche per gli 85enni, tanto più che spesso in passato, scoperte le turpi vicende, la pena non era stata, appunto, l'evangelica macina, ma un ipocrita trasferimento. Se un nobile a Venezia per lo stesso reato doveva scontare il doppio di pena, come è possibile di fronte a casi di pedofilia invocare clemenza per chi porta una tonaca dopo avere fatto solenni voti?

f.

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Costume