10 30 13 I 60 ANNI DELLA CISL VISTI DA VALERIO DALLE GRAVE
La celebrazione del sessantesimo compleanno della CISL, tenuto a Chiavenna lo scorso 15 ottobre, è stato per me un avvenimento straordinario, importante e commovente. E' stato tutto questo perché io a Chiavenna ho vissuto la mia prima forte, sofferta e vera esperienza di lotta sindacale in provincia di Sondrio: l'occupazione operaia della fabbrica Berkel di Prata Camportaccio, nel lontano 1964-65.
Infatti, mentre assistevo alla S. Messa commemorativa, celebrata nella chiesa di Santa Maria alle porte di Chiavenna, mi sono venuti in mente tanti compagni di lavoro, tra cui l'amico Ambrogio Biavaschi (poi diventato segretario generale della CISL di Sondrio), con i quali ho condiviso quella esperienza e che oggi non ci sono più (in gergo alpino si direbbe "sono andati avanti"). Operai, tecnici e impiegati/e che assieme avevamo condiviso quelle febbrili giornate piene di tensioni, di delusioni e anche di speranze.
Assieme avevamo lottato per difendere il posto di lavoro e il futuro della fabbrica; eravamo fiduciosi di farcela a vincere quella battaglia, perché con la nostra lotta eravamo riusciti a conquistare la simpatia e la solidarietà delle Istituzioni locali e della popolazione. Purtroppo la nostra lotta non ebbe successo, il posto di lavoro fu perduto, la fabbrica chiuse i battenti, lasciando sul lastrico più di duecento lavoratori e le loro famiglie.
Avemmo però la soddisfazione di aver portato in tribunale i vertici della azienda e di vederli condannati per bancarotta fraudolenta. Ma fu una soddisfazione misera rispetto ai bisogni che incombevano. Quella fu una sconfitta che pesò a lungo sulla comunità locale, anche perché la politica non seppe, o non volle, intervenire d'imperio per evitare che si disperdesse nel nulla (come poi è successo) il patrimonio di competenze e specializzazioni acquisite dal nutrito gruppo di lavoratori di quella azienda.
Un'altra ragione che mi ha emozionato è stato il fluire dei ricordi di tante vicende vissute, persone conosciute, situazioni affrontate, crisi risolte - alternativamente vinte o perdute, da responsabile della zona sindacale CISL per oltre una decina d'anni a partire dal 1966.
Da allora è passata tanta acqua sotto i ponti; le crisi si sono susseguite alle crisi e le vicende sindacali si sono alternate tra successi e lotte per i diritti e soprattutto per il lavoro, fino ad arrivare ai giorni nostri con una ulteriore situazione di grandi difficoltà oramai globalizzate. L'economia è dominata dalla finanza, il mercato del lavoro si è frantumato e ha dovuto cedere il passo alla precarietà, le prospettive occupazionali sono diventate più labili e incerte. Ma la CISL, come abbiamo ascoltato nel corso della celebrazione, ha in sé tutte le potenzialità per affrontare con lo stesso spirito di ieri, con nuovi strumenti offerti dalla scienza e tecnologia, con lo studio e con la determinazione propria della gente di montagna,. Misurarsi con saggezza e competenza con ogni controparte è stata sempre la sua prerogativa.
La gente che ci ha dato il consenso fino ad oggi, gli iscritti, i militanti e i dirigenti, hanno dimostrato lungo questi primi sessanta anni di storia, di credere in questo straordinario strumento sociale di libertà, autonomia e democrazia che è la CISL e di essere in grado di guidare, difendere e tutelare ancora per il futuro gli interessi di tutte le lavoratrici e lavoratori. Il compito che attende la CISL è arduo, difficile e impegnativo, ma con la forza di volontà dei suoi uomini, con la ragione acquisita dalla storia e con l'aiuto di Dio è sicura di farcela.
Ottobre 2010 - Valerio Dalle Grave