10 20 47 CAMBIARE IL MONDO SI PUÒ, DICONO MOLTI GIOVANI
A Torino c'è stata la grande festa dell'Arsenale della Pace. Migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze con entusiasmo hanno affermato che "Il mondo può migliorare se "io ci metto la faccia", "se io ci sto"(Cfr: La Stampa, 17 ottobre 2010).
Ma non lo pensano solo i tantissimi giovani che vogliono mettersi in gioco per cambiare questo mondo, ma pure l'Associazione studentesca laica, Centro Studi "G.Donati" - Bologna , che proprio oggi 18 ottobre inizia CinemAfrica 2010 .
Un po' di storia
La rassegna CinemAfrica - film dall'Africa e sull'Africa - nasce nel 2007 su iniziativa dell'associazione culturale Centro Studi "Giuseppe Donati" con lo scopo di aprire una finestra culturale sul continente africano a beneficio in particolare degli studenti
dell'Università di Bologna.
Un obiettivo secondario ma altrettanto importante è quello di mostrare un'Africa "sorprendente", lontana dallo stereotipo che viene propagato dai media mainstream, un'Africa che crea opere mature e innovative, capace di analizzarsi e - perché no - anche di prendere in giro se stessa.
I giovani studenti della più antica università di Bologna, pensano che l'incontro con l'Africa non avvenga solo quando una barca di migranti approda sulle coste italiane: i cibi, le musiche, le letterature, la moda costituiscono occasione di contaminazione tra l'Africa e l'Europa. In questo senso il cinema assume un ruolo fondamentale, in quanto forma espressiva popolare che riunisce in sé il gesto, la parola, l'immagine, la musica e la scrittura. Inoltre, consapevoli che la cinematografia africana ha scarsità di risorse, la Rassegna vuol essere un piccolissimo gesto di sostegno, quasi una sorta di "commercio equo e solidale cinematografico", dal momento che in Africa la diffusione è davvero limitata a pochissime sale dislocate per lo più nelle capitali e nelle città più importanti (Cfr.: presentazione CinemAfrica 2010). Gli studenti del Centro Studi "Giuseppe Donati", vicolo Luretta, 3/A - 40126 -Bologna : www.centrostudidonati.org si propongono di fa vedere pellicole da un lato non "difficili" in termini di tematiche trattate e di comprensione linguistica, in modo che CinemAfrica sia un appuntamento il più possibile aperto, ampio e partecipato, privilegiando il punto di vista africano, sia per quanto riguarda la produzione, la regia e/o il soggetto delle opere presentate.
Troppo spesso infatti l'Africa, dopo aver subito un colonialismo che per quanto riguarda l'aspetto economico perdura tuttora, subisce anche un furto in termini cinematografici e culturali, essendo costretta a mostrare sempre e soltanto gli stereotipi che il pubblico occidentale si attende.
I film sono proposti sempre su grande schermo, presso una sala cinematografica cittadina di primissima qualità e con una particolare predilezione per la proiezione in pellicola.
Proprio per il carattere aperto della rassegna i film presentati sono doppiati o quanto meno sottotitolati in italiano.(Cfr.: Centro Studi "Giuseppe Donati", vicolo Luretta, 3/A - 40126 -Bologna www.centrostudidonati.org ).
Le collaborazioni
Dall'edizione 2008 CinemAfrica si avvale della collaborazione del prestigioso Festival del Cinema Africano di Verona, che si svolge ogni anno dal 1980. (cfr. www.cinemafricano.it) Quello di Verona si configura come un vero e proprio Festival Cinematografico Internazionale; dal 2007 inoltre Verona ha stretto una collaborazione formale con il Festival del Cinema di Zanzibar in occasione del quale una delegazione veronese partecipa alla giuria del festival..Questo gemellaggio tra il "piccolo" CinemAfrica e il ben più solido evento veronese, oltre a riconoscere il valore dell'esperienza CinemAfrica in una città studentesca e culturalmente attiva come Bologna, rende la rassegna sicuramente più completa e migliore sotto il profilo
artistico.
Da questa edizione si è rafforzate la collaborazione con il COE (Centro Orientamento Educativo di Milano) per la selezione delle pellicole e con Radio Città del Capo di Bologna
in qualità di media partner per il supporto pubblicitario e di informazione.
L'edizione 2010
Due weekend e otto film provenienti o ambientati in terra africana che svelano tradizioni, credenze religiose, politica e sentimenti del continente "così lontano e così vicino".
Pellicole di autori africani desiderosi di raccontare storie intime, ma anche momenti politici che passeranno alla storia come le più gravi espressioni di razzismo. Tutti collegati a temi attuali come gli "estremismi" religiosi e l'emigrazione. I due week end della rassegna si sono aperti con l'omaggio a Sembène Ousmane maestro del cinema senegalese scomparso nel 2007, con GUELWAAR (sabato 16 ottobre) e MOOLAADÈ (sabato 23). Entrambi i film hanno come sfondo il villaggio africano, mentre Guelwaar rivela intrecci ed equivoci a volte anche divertenti, Moolaadè denuncia l'illegale usanza barbara dell'infibulazione delle bambine, tuttora praticata in oltre 25 Paesi africani
sui 52 riconosciuti dall'Onu.
A seguire nella giornata di apertura, 14 KILOMETROS di Gerardo Olivares, (sabato 16) film che percorre il dramma dei migranti clandestini in viaggio per raggiungere l'attraente opulenza europea; la tragica illusione dei disperati è che siano i 14 chilometri dello Stretto a separarli dall'agognata felicità.
Ed è appunto l'attesa e nello stesso tempo il desiderio di allontanare i propri legami lo sfondo principale del film di Sissako, ASPETTANDO LA FELICITA' (domenica 17). Film premiato a Cannes 2002 e al prestigioso Fespaco di Ouagadougou nel 2003. CATCH A FIRE di Philip Noyce (domenica 17) è un film storico/politico capace di
rappresentare con sobrietà ed efficacia il clima opprimente del Sudafrica prima dell'abolizione dell'apartheid.
Solo molti anni dopo e con grande fatica il popolo sudafricano affronterà il tema della riconciliazione che troviamo in INVICTUS (sabato 23 ottobre - ore 21), diretto con grande
delicatezza ed abilità da Clint Eastwood. Novità del cinema africano emergente è Amour, Sexe et Mobylette di Maria Silvia Bazzoli e Christian Lelong (domenica 24 ottobre - ore 18).
Ha concluso la rassegna il 24 ottobre Il canto delle spose di Karin Albou, la storia e il sogno di due giovani amiche, una musulmana l'altra ebrea, che verranno divise dalla propaganda razziale del 1942 a Tunisi.
Anche quest'anno ogni proiezione era preceduta da una brevissima introduzione e accompagnata da una scheda informativa a disposizione del pubblico. I film sempre in lingua italiana o in versione originale con sottotitoli in italiano Cfr.: Centro Studi "Giuseppe Donati" , vicolo Luretta, 3/A - 40126 -Bologna , www.centrostudidonati.org ).
Cosa si é visto
GUELWAAR Senegal 1992
Regia Sembène OUSMANE
14 KILOMETROS Spagna 2007
Regia Gerardo OLIVARES
ASPETTANDO LA FELICITA' Mauritania, Francia 2002
Regia Abderrahmane SISSAKO
CATCH A FIRE GB, Sudafrica, USA 2006
Regia Phillip NOYCE
MOOLAADE' Senegal, Francia 2004
Regia Sembène OUSMANE
INVICTUS - L'INVINCIBILE USA 2009
Regia Clint EASTWOOD
AMOUR, SEXE ET MOBYLETTE Francia, Germania, Italia, Burkina 2008
Regia Maria Silvia BAZZOLI, Christian LELONG
IL CANTO DELLE SPOSE Francia 2008.
Queste piccole "pietre" diano speranza ai tanti pessimisti che non credono che il mondo possa migliorare e stringersi in un abbraccio fraterno, affinché la convivenza globale divenga veramente "segno" dell'unico Padre.
Maria de Falco Marotta