10 10 27 1) ILLEGITTIMA LA DECURTAZIONE CUMULATIVA DEI PUNTI DELLA PATENTE - 2) LA PROPOSTA: INTERNET E RETI WIRELESS GRATUITE NEGLI OSPEDALI E NELLE CASE DI CURA PER ALLEVIARE LA SOFFERENZA
1) PUNTI PATENTE
È un dato di fatto che nel Nostro Paese lo sviluppo tecnologico vada di pari passo con quello economico e si muova su cifre simili pari a prefissi telefonici o anche meno.
Da anni, peraltro, si dibatte sul difficile superamento anche in Italia del digital divide ossia del divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale anche perché il Belpaese resta al di sotto della media europea per quanto riguarda la copertura della cosiddetta banda larga intesa quale collegamento veloce ad Internet garantito dalla tecnologia ADSL.
Se lo Stato centrale e le Regioni iniziassero ad adottare efficacemente un piano per la diffusione della banda larga a partire da tutti gli edifici pubblici per poi passare alla copertura integrale del Territorio chiaramente il problema sarebbe superato, ma allo stato attuale pare che i segnali di quella che doveva essere una rivoluzione infrastrutturale necessaria per il Paese siano ancora da encefalogramma piatto o quasi.
Per venire incontro almeno alle esigenze delle categorie più deboli e in questo caso ci vengono in mente gli ammalati ed i degenti di lungo o medio periodo, a Giovanni D'Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di IDV e fondatore dello "Sportello Dei Diritti" sorge l'obbligo di formulare una proposta di non difficile attuazione: se gli ospedali e le case di cura fossero dotate di banda larga gratuita potrebbero essere alleviate almeno parzialmente le sofferenze di chi è costretto a letto o a non potervi uscire fisicamente.
Peraltro, la diffusione gratuita dell'adsl all'interno di dette strutture consentirebbe anche a quei pazienti dotati di un semplice notebook o dei piccolissimi netbook di poter vedere a qualsiasi ora del giorno o della notte i propri parenti ed amici anche a migliaia di chilometri di distanza utilizzando programmi tipo skype o simili.
Lecce, 26 settembre 2010
2) INTERNET IN OSPEDALE
Giovanni D'Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di IDV e fondatore dello "Sportello Dei Diritti" ritiene opportuno segnalare la sentenza n° 17400 del Tar della Campania depositata ieri che, accogliendo il ricorso di un automobilista napoletano contro la revisione della patente per esaurimento dei punti ha sancito che "La comunicazione cumulativa di più decurtazioni dei punti della patente relative a diverse violazioni nel tempo è illegittima, anche perché lede il diritto dell'automobilista di poter usufruire dei corsi per il recupero del punteggio tolto".
In particolare l'automobilista aveva impugnato il provvedimento con cui gli veniva comunicata la decurtazione dei punti conseguenti a diverse infrazioni seriali. I giudici del gravame gli hanno dato ragione e hanno annullato il provvedimento, illegittimo "in quanto determina un sostanziale aggiramento delle norme che il Codice della strada pone a presidio non solo del diritto del privato ad usufruire dei corsi per il recupero dei punti (in modo da ripristinare l'originario punteggio della patente ed evitare il provvedimento di revisione, che è atto gravemente lesivo delle attività del cittadino), ma anche della stessa ragion d'essere dell'istituto della patente a punti, attraverso il quale si è inteso creare un meccanismo volto, mediante l'attivazione di un sistema di afflizione accessoria che può giungere fino alla sospensione della patente di guida (art. 126-bis, comma 6, d. lgs. n. 285 del 1992), a favorire l'educazione degli automobilisti al rispetto delle norme del Codice della strada."
Giovanni D'AGATA (x)
(x) Dipartimento Tematico Nazionale IdV "Tutela del Consumatore"