8 30 26 IL SALUTO DEL NUOVO ARCIPRETE DON MARCO ZUBIANI
L'11 settembre inizierò il mio servizio pastorale nelle Vostre Comunità. Il cambio di un Parroco comporta sempre delle attese, delle apprensioni, delle difficoltà. I tempi dell'annuncio dei cambiamenti (a Pasqua), la comunicazione della
mia designazione (a Pentecoste), la data dell'ingresso (11 settembre) hanno certamente creato un'attesa che si è protratta forse fin troppo a lungo. Attesa resa ancor più "elettrica" dal decreto del Vescovo dove si prospetta un cambiamento notevole nella vita delle Comunità parrocchiali: un solo responsabile per entrambe, due nuovi Vicari, la permanenza di don Ferruccio e, con ruoli diversi, dei due Parroci. E la prospettiva di una pastorale d'insieme che vuole coinvolgere e collegare tutti i poli pastorali della Città.
L'attesa sta per concludersi e si tratta di iniziare ad incontrarci, dialogare, riflettere sui problemi, fare delle scelte: il tutto alla luce della Parola di Dio, del Magistero della Chiesa - in particolare del nostro Vescovo Diego - e della
tradizione delle Comunità. Abbiamo avuto alcuni incontri tra noi sacerdoti per prospettare il nostro lavoro a servizio della Chiesa di Dio che è in Sondrio: don Claudio, don Ferruccio, don Stefano, ed il sottoscritto siamo certamente desiderosi di metterci all'opera insieme con Voi, avvalendoci, come dice il comunicato ufficiale di Pasqua, "del prezioso contributo dell'esperienza" di don Valerio e don Silverio.
Certamente il ruolo che mi tocca è di grande responsabilità - che mi assumo secondo la volontà del Vescovo -; impegnativo è il compito dei vicari per un lavoro di grande generosità a servizio di tutti, ma in particolare di bambini, ragazzi, giovani e famiglie; delicato e richiede molta sapienza il ruolo di don Valerio e di don Silverio: il cambio del tipo di servizio nella medesima Comunità non è certo facile.
Lo Spirito Santo accompagni tutti - sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli laici - con i suoi sette santi doni.
don Marco
P. S. ...e se volete farmi un regalo e mettermi a mio agio, chiamatemi "don marco": mi piace il mio nome, mi piace essere prete...