6 12 ACQUE, MANOVRA ECONOMICA E REAZIONI VALTELLINESI. RIPASSIAMO LA MATERIA COME I 105 AFFLUENTI DELL'ADDA (125 Km IN PROVINCIA!) OPPURE I 1533 KM DI CORSI D'ACQUA (Aggiornamento del 12.6)
Nel momento in cui si sta discutendo a fondo sul problema acque è bene 'ripassare' la materia e4 guardarsi i dati che sono di per sé eloquenti. Lo facciamo riprendendo un articolo-inchiesta pubblicato oltre 9 anni fa su questo giornale e ovviamente ancora attuale visto e considerato che fiumi e torrenti sono sempre gli stessi…
Di seguito dunque i dati riassuntivi e poi una descrizione passo passo dalla sorgente all'immissione nel Lario.
Dati imponenti. Basti pensare che la lunghezza complessiva dei soli corsi d'acqua valtellinesi, senza contare quindi Valchiavenna, Val di Lei, Val di Livigno, è due volte e mezza circa la lunghezza del maggiore fiume italiano, il Po.
Dovendo dare una sintesi abbiamo riportato le pendenze, longitudinali e trasversali, solo a campione, nei casi più significativi. Non si tratta di curiosità, ma di aspetti importanti sotto il profilo idrogeologico.
I DATI D'INSIEME
Rete principale
Adda, bacino di formazione Km 70,390 (qui lo sviluppo dell'Adda è di km 18,600).
Collettore, con pendenza media del 0,908 % Km 106,400
Lunghezza totale dalle sorgenti di Alpisella a quota 2239 al Lario, a quota 199, Km 125 con un bacino di 2598 Kmq.
Rete secondaria
Affluenti bacino dell'Adda alpino: Km 669,488, di cui:
45 affluenti di destra Km. 289,661
60 affluenti di sinistra Km. 397,827
Totale con altri affluenti Km 1533,565
SCENDIAMO LUNGO L'ADDA
Una ramificazione impressionante quella dei corsi d'acqua che finiscono nell'Adda rinvigorendone il corso. Come visto prima, un totale di 70390 metri nel bacino di formazione, 106400 il collettore, 669548 gli affluenti. Il totale complessivo, 1533,565 Km, è quasi due volte e mezzo la lunghezza del Po (652).
L'Adda nasce all'Alpisella, a 2239 metri. Dei suoi 301 Km che ne fanno il quarto fiume italiano, 125 scorrono in provincia, sino al confine con la provincia di Como, un metro sotto i 200 di quota. L'Adda la conosciamo tutti, almeno così pensavamo. Poi, leggendo e studiandola, ci siamo accorti che forse non è così, già nei dati riassuntivi di cui sopra ed a maggior ragione nei dettagli. Ci siamo anche accorti come sia difficile trovare l'insieme di conoscenze sul "nostro" fiume, ed allora proponiamo questi dati. Sono dati da tenere, appunto perchè difficili da trovare, un po' per tutti. Per gli studenti, per gli insegnanti, per chi ama le cose di casa nostra. Magari anche per chi d'estate va a spasso al di fuori della zona di residenza e questi dati gli possono integrare le varie guide turistiche o appagare qualche curiosità.
L'Adda è lunga, la sua "rete" complessa. La descriveremo per zone, saltando da versante retico (destro) a quello orobico (sinistro) cominciando dalla sorgente e finendo, nella prima parte, al Ponte del Diavolo, confine storico dell'Alta Valle, e poi via via nelle altre zone della provincia. A proposito del Ponte del Diavolo una curiosità: il ponte che i più ritengono distrutto nella calamità del 1987 invece risulta intatto, sepolto, molti metri sotto l'attuale alveo.
DALLA SORGENTE AL PONTE DEL DIAVOLO
Gli affluenti
VERSANTE DESTRO
Sulla destra: 10 i principali.
Sulla destra l'Adda riceve subito, siamo nel territorio di Valdidentro, la Valle Pettini. 4,150 metri da una quota di 2549 sino a 1949. Bacino di formazione la Valle Trelo che ha una pendenza media del 14,4%.
Poi, parte Valdidentro e parte Valdisotto, la Val Viola bormina lunga 22,040 Km tra i 2580 e i 1216 m, con le sue convalli: Valle Dosdè, 6,1% di pendenza, con l'imponente Cima Piazzi (3439 m. di quota), la Val Cantone di Dosdè, la Val Gardone con le notevoli pendenze trasversali: 40 e 90 %!, la Val Viola. Nel bacino di formazione, sempre per la Val Viola, otto gli affluenti: Val Minestra, Val Verva, Val Vezzola, Val Foscagno, Val Cadaugola, Valle Lia, Valle Bocciana, Valle di Fochin.
Nei territorio di Valdisotto otto le valli principali confluenti. Subito la Valle Cadolena, la più lunga con 6,4 Km tra 2700 e 1170 metri di quota, 23,9% di pendenza, e con la Valle Colombano che parte dalla omonima "Corna" svettante 22 metri oltre i 3000. Poi la Valle del Prete, si chiama così, di 2,9 Km tra 2350 e 1150 m. di pendenza discreta, 41,3%, e con la Val Camparcio. Quindi il Rio Val Cepina, 1,7 Km tra 1170 e 1145 metri e 36,7% di pendenza. Subito dopo La Vallaccia, 3,6 Km tra 2700 e 1130 metri, 43,6% di pendenza. La Valle Massaniga, 3,620 Km tra 2500 e 1096 metri, pendenza 38,7% e quelle trasversali 40 e 50. Nei pressi il Vallone Mondadiccio di 2,1 Km tra 1900 e 1100 metri e 38%. Altro vallone, il Vallone Vendrello, di 2,7 Km tra le quote 2150 e 1090 e 39,2%. E siamo alla Val Pola di tragica memoria. 2650 metri la lunghezza, 2350 e 990 le quote, 51,3% la pendenza, che ai fianchi risultava essere del 50 e del 60%, prima della rovina.
VERSANTE SINISTRO
2) Sulla sinistra: 10 i principali
Sulla sinistra, siamo nel territorio di Valdidentro, la Val Cancano, 2,7 Km tra 2600 e 1885 metri - nel bacino, come in quello successivo, cima a 3124 m.: Sumbraida - una pendenza del 26,4% e quelle trasversali comprese tra il 60 e il (!) 150%; la Val Forcola di 6,8 Km tra 2680 e 1637 m. e il 15,3%. Poi la "rete", che tocca anche il territorio di Bormio, del Torrente Braulio, 10,2 Km, tra 2730 e 1460 m. e il 12,4% - nel bacino la Punta degli Spiriti a 3465 m. -: Valle Canettone, Valle del Gesso, Rivo di Scorluzzo, Rivo del Ponte con affluenti Valle dei Vitelli, Valle Rastello, Valle Piattamartina, Valle Gion, Valle Pedenoletto.
Nel territorio di Bormio il Rio Campello, di 2,650 Km tra 2650 e 2100 metri e 33,9% - 30 e 150% quelle trasversali -. Nel bacino la Reit. Quindi altra "rete", parte notevole in Valfurva, quella del Frodolfo, 21850 metri tra 2770 e 1165 m. con 7,5% - sui versanti da 20 a 130% - e con, nel bacino, il Monte Cevedale a 3764 m. di quota. Vi confluiscono la Valle di Codech e la Valle di Rosole con affluenti: Valle della Manzina, Valle del Pasquale, Valle Confinale, Valle Cavallara, Val Zebrù - ben 11,6 Km tra 2750 e 1330 metri - conm affluenti: Rio Mare, Val di Campo, Val di Cogn, Ghitomas. Ardo, La Valletta, Marmotta, Rio di Rabbioso, Torrente Mortirolo, Vallesan, Val d'Uzza, Torrente Gavia - 8,1 Km tra 2609 e 1745 m. - con affluenti: Lago Bianco, Torrente dell'Alpe, Val Tresero, Rio Sclanera, Valle di Sobretta, Valle di Calvarana, Valle Sarasina.
Entriamo nel territorio di Valdisotto: Rio Vallecetta, 4915 m. tra 2280 e 1143 m., 23,1% - laterali: 60 e 100% -, nel bacino, anche di quello successivo, il Monte Vallecetta a 3148 m.; Rez della Piscia, 2,1 Km tra 2000 e 1135 m. e 41,1%; Valle Mala, 2,550 Km tra 2100 e 1060 m. e 40,7% con il Monte Mala a 2943 m.; Valle della Presura, 4,8 Km tra 2400 e 1055 m. e 28% - nel bacino il Corno di Proga a 3069 m. -. Infine, parte già nel territorio di Sondalo, la Valle Fine, 2 Km tra 1950 e 994 metri.
DAL PONTE DEL DIAVOLO A TIRANO
VERSANTE RETICO
Gli affluenti in destra, dal territorio di Sondalo (15 i principali): Val del Corno, 2,8 Km da quota 2330 a 950; la Val del Migiondo di 4,150 Km e da 2100 metri sino a 802 - nel bacino il Monte Bredalon a 2922 m. -; la Valle Vernuga - siamo già a Grosio - di 1,650 Km, da 1900 m. a 700. Arriva poi il Torrente Roasco, quello "di Val Grosina" che registra una pendenza media del 11,1% ma quella trasversale arriva anche al 100% - "condominio" Grosio-Sondalo - di 10,7 Km dai 2240 ai 1050 m.. Riceve il Rio di Verva, il Rio di Cassanolo e il Rio di Avedo. C'è però anche il Roasco occidentale in comune di Grosotto, 14,618 Km dai 2579 ai 1050 metri, un po' meno di pendenza media e cioè 10,4. Riceve la Valle di Sacco, la Valle di Pedruna, la Val Guinzana, la Valle Piana, la Valle Mozzana di 5,600 Km e pendenza 8,3%. Affluente: l'Artegione.
Sempre nel territorio di Grosotto ci sono i torrenti Arlate - 1,7 Km tra 1275 e 590 metri - e il Rovinaccio - 2,050 Km da 1300 a 565 m. -. Passiamo a Mazzo ove confluiscono la Valle Cornin - 3,5 Km tra 2100e 550 m. - e la Val Carogna, in "condominio" con Vervio, di 4,250 Km tra 2170 e 530 m. Territorio di Vervio: Torrente Saiento di 5,330 Km tra 2260 e 505 metri.
La pendenza media degli ultimi corsi citati è alta, intorno al 40%, ma quella trasversale del Saiento è impressionante con un max di 160%. E siamo arrivati a Tirano con il Fiume (perchè "fiume" non lo sappiamo) Poschiavino che nel tratto italiano, tra le quote di 450 e 400 metri si sviluppa per 3,6 Km. Segue la Val Maggiore di 3,1 Km, tra 1880 e 392 m., e la Valle Balbuz di 1,6 Km tra 1250 e 403 metri. A Bianzone troviamo la Valle di Bianzone di 5,250 Km, tra 2100 e 380 m., con 32,7% di pendenza media e fino a 130 di quella trasversale. Affluenti: Anzana, Fontanacci, Canale Fosco. Poi la Val Boalzo, "condominio" con Teglio, di 7,625 Km tra 2280 e 380 m., 24,9% e fino a 140 di pendenze media e trasversale. Affluenti: Il Canalone e la Val dei Cavalli. Fra Teglio e Chiuro la Val Rogna (da non confondersi con il successivo Torrente Rogna) di 6,1 Km tra 2115 e 351 m. con la quale si entra nella zona di Sondrio.
VERSANTE OROBICO
Ed ora vediamo il versante orobico, ove si contano, fino alla zona di Sondrio, 20 affluenti principali. Si comincia, nel territorio di Sondalo, con il Torrente Rezzalasco di 10,6 Kmtra 2525 e 943 m. nel cui bacino il Savoretta a 3094 m. Poi la Valle di Scala di 3,6 Km tra 2000 e 937 m. e buona pendenza, il 29,5%. Nel suo bacino il Sasso Maurone a 2722 m. Ancora il Torrente Lenasco di 3,185 Km tra 1700 e 884 m.. Suoi affluenti: con Tocco e Battona la Val Dombastone (se 25,6% è la pendenza media, quella trasversale arriva anche al 200%! Nel suo bacino il Monte Tremoncelli a quota 2834). Entriamo nel territorio di Grosio: Vallone Maggiore di 3,4 Km tra 2000 e 700 m. con, nel bacino, il Pizzo Alto alla Croce di 2501 m. Poi la Val di Lago di 3 Km tra 1700 e 683 m. con il Varadega a quota 2834 m. In zona Grosotto la Val dei Prai di 2,2 Km tra 1150 e 570 m.
A Mazzo c'è la Val di Buglio di 2,450 Km tra 1130 e 560 m. con il Monte Rasverde a 2346 m.
A Tovo la Val Maurina, di 3,250 Km tra 1650 e 530 m. con il Cadì a quota 2449 nonchè la Val Ruinasc di 3,150 Km tra 1750 e 517 metri con il Motto della Scala a quota 2333.
Lovero. Qui la Val Grande di 3,5 Km tra 1750 e 510 m. con punta massima il Dosso S. Giacomo a quota 2235.
Valchiosa a Sernio, di 4,957 Km tra 2100 e 469 m. (pendenze: media 32,9% e trasversale max 130%), con il Monte Padrio a 2153 m. Tirano: Valle di Novale di 2,2 Km tra 1550 e 440 m. con il 50,4% di pendenza media, e la Valle di Bui di 2,1 Km tra le quote d1400e 440. A Villa la Valle di San Bernardo di 1,3 Km tra 900 e 400 m. Nel territorio Tirano-Villa il Fosso Rivalone di 6,950 Km tra 1790 e 392 m. con il Monte Giavello a 1836 m. Qui la famosa "Faglia del Tonale" evidente a qualsiasi osservatore. Un bel salto senza corsi d'acqua e arriviamo a Teglio-Aprica con il Torrente Belviso di 15,508 Km tra 2350 e 374 m. In esso confluiscono la Valle di Pila , in cui svetta il Torena a quota 2911, la Valle Domignone e la Valle Venerocolo. Suoi affluenti in sinistra Fraitina e Frotto; in destra Valle del Latte, Valle Magnolta, Valle di Aprica. E siamo nel territorio di Teglio, ultimo comune del Tiranese. Qui il Torrente Caronella (8,050 Km tra 2195 e 380 m. con il Monte omonimo a 2848 m.), il Torrente Bondone (6,937 Km tra 2425 e 366 m.), il Torrente Margata (3,4 Km tra 1458 e 361 m.). In "condominio" tra Teglio e Castello dell'Acqua il Torrente Malgina di 9,046 Km tra 2450 e 358 m., con un affluente, il Torrente Valmadre, e con, nel Bacino, il Pizzo del Diavolo a quota 2926 m.
L'ADDA DA TIRANO A SONDRIO
VERSANTE OROBICO
Siamo a Tirano, e con gli affluenti di sinistra, versante orobico: Valle di Novale di 2,2 Km tra 1550 e 440 m. con il 50,4% di pendenza media, e la Valle di Bui di 2,1 Km tra le quote di 1400 e 440. A Villa la Valle di San Bernardo di 1,3 Km tra 900 e 400 m. Nel territorio Tirano-Villa il Fosso Rivalone di 6,950 Km tra 1790 e 392 m. con il Monte Giavello a 1836 m. Qui la famosa "Faglia del Tonale" evidente a qualsiasi osservatore. Un bel salto senza corsi d'acqua e arriviamo a Teglio-Aprica con il Torrente Belviso di 15,508 Km tra 2350 e 374 m. In esso confluiscono la Valle di Pila, in cui svetta il Torena a quota 2911, la Valle Domignone e la Valle Venerocolo.
Suoi affluenti in sinistra Fraitina e Frotto; in destra Valle del Latte, Valle Magnolta, Valle di Aprica. E siamo nel territorio di Teglio, ultimo comune del Tiranese. Qui il Torrente Caronella (8,050 Km tra 2195 e 380 m. con il Monte omonimo a 2848 m.), il Torrente Bondone (6,937 Km tra 2425 e 366 m.), il Torrente Margata (3,4 Km tra 1458 e 361 m.). In "condominio" tra Teglio e Castello dell'Acqua il Torrente Malgina di 9,046 Krn tra 2450 e 358 m., con un affluente, il Torren- te Valmadre, e con, nel bacino, il Pizzo del Diavolo a quota 2926 m.
Nel territorio di Castello dell'Acqua la Val Piccola (2,650 Km tra 1150 e 354 m.) e la Val Grande (3,6 Km tra 1420 e 354m.). Inquello di Ponte il Torrente Armisa di 9,190 Km tra le quote 1900 e 347 con i suoi affluenti Tripolo e Val Reguzzo e, nel suo bacino, la vetta più alta delle Orobie, il Pizzo Coca, 3052 m. A Piateda il Torrente Seriolo di 5,1 Km tra 1900 e 327 m., Valle Sorda-Torrente Serio di 6,2 Km tra quote 1850 e 310 con il Rodes a 2831 m., il Torrente Venina - in con- dominio con Faedo - di 15,7 Km tra 2258 m. e 290 con Val di Venina (e Pizzo Redorta a 3037 m.), Valle di Ambria, Torrente Caronno, Torrente Ramolino.
VERSANTE RETICO
Torniamo al versante retico. Eravamo arrivati in precedenza alla Val Rogna. In territorio di Chiuro e Ponte la Val Fontana di 15,4 Km, con una pendenza trasversale che arriva fìno al 120% e tra le quote 2850 e 348.
Lateralmente ad essa abbiamo la Val Forame la Valle dei Laghi, la Valle Vicima, il Torrente Finale, la Valle del Rio, il Torrente Combolo. Sempre a Ponte, e Tresivio, il Rhon di 8,6 Km tra 2250 e 306 m. (pendenza sul fìanco sino al 160%).
Fra Tresivio e Montagna il torrente Rogna di 7,6 Km tra le quote 2310 e 292 con la Valle di Solco. A Montagna il Davaglione di 5,960 Krn tra le quote 2300 e 291, con una pendenza trasversale che arriva fino al 180%!
Viene poi il Mallero.
LA ZONA DI SONDRIO
VERSANTE RETICO
Il 30° affluente diretto in destra è il, Mallero, l'antico "Malus Rivus", il cui nome è tutto un programma. Le sue portate e la sua capacità di trasporto di materiale solido ne fanno un pericolo da tener d'occhio. Quasi 30 Km di corso (29,030) tra 2500 e 283 m. di quota attraversando il territorio di 6 Comuni, i 5 della Valmalenco e Sondrio. Nel suo bacino la vetta più alta, il Bernina a 4050 m. Su a Chiareggio confluiscono tre valli: la Val del Muretto, la Val Sissone, la Valle Ventina. Suoi àffluenti in sinistra Val Neva- sco, Val Forasco, Torrente Entovasco, Vallone Bracciasco, Rovinone; in destra la Valle Orsara e la Valle Fura.
Passato Chiesa ecco in sinistra il Lanterna (e affluenti: Val Fellaria, Val Confinale, Val Poschiavina - Val di Scerscen, Val Campagneda, Val Prabello). Poi abbiamo ancora in destra il Vallone Sassersa, la Valle Airale (Torreggio), il Rio Valdone, mentre in sinistra la Valle Dagua, la Valle Marveggia e l'Antognasco quasi alle porte di Sondrio.
Nella zona di Sondrio, in destra Adda, troviamo ancora a Castione il Torrente Vendolo di 6,2 Km tra le quote 1950 e 279 (nel suo bacino il Monte Caldenno di 2669 m.).
Poi la Valle di Postalesio. 9,170 Km tra 2230 e 273 m. (nel suo bacino i Corni Bruciati a m. 3114). Nel territorio di Berbenno il Torrente Finale di 5,915 Km tra quote 2000 e 268, e il Torrente Vignone (in parte in condominio con Buglio) di 6,9 km tra 2100 e 261 m., con la Val Gaggio e la Val Laresa.
VERSANTE OROBICO
In precedenza siamo arrivati a Faedo. Vediamo in zona di Sondrio il versante orobico. L'82° affluente di sinistra è il Torrente Marzigogna di 3,650 Km tra le quote di 1520 e 289 m. (pendenza media del 33,7%). Sempre in territorio di Albosaggia il Tor- chione di 6,170 Km tra 1910 e 284 m. Nel suo bacino il Meriggio a 2340 m. Poi, in parte anche in territorio di Caiolo, il Torrente Livrio di 12,950 Km tra 2166 e 281 m. con 9 affluenti. Cinque di destra: Valle dello Scoltador, Valle Biorca, Valle Camp Cervé, Valle della Casera, Chiesa. Quattro di sinistra: Querciada, Sasso Chiaro, Pessal, Piorera. (Da notare una pendenza trasversale che arriva al 140 %!).
A Fusine il Madrasco di 12,930 Km tra 2250 e 268 m.
Da notare anche qui una pendenza trasversale che arriva al 140%!). Il marasco ha dieci affluenti: quattro di destra (Val Grassone, Val Vitalengo, Val della Cà, Orsa) e sei di sinistra (Matta, Bonivento, Cogola, Rossa, Bernasca, Pizzo). A Cedrasco il Torrente Cervio di 11,6 Km tra 2120 e 273 m. Nel suo bacino il Corno Stella a 2620 m. A Caiolo il Torrente Merdarolo-Valcanale di 4,8 Km tra 1800 e 280 m. e il Pessolo-Ravione di 2,5 Km tra 1850 e 278 m.,caratterizzato da una pendenza
media del 62,8%.
A Colorina infine il Presio-Chignolo di 4,745 m. tra le quote 1850 e 267 (da notare una pendenza trasversale che arriva qui pure al 140 %!). Nel suo bacino il Pizzo Presio a 2391 m.
Si entra nella zona di Morbegno.
VERSANTE RETICO
Abbiamo in precedenza visto nel territorio di Berbenno il Torrente Vignone (in parte in condominio con Buglio) di 6,9 km tra 2100 e 261 m.,con la Val Gaggio e la Val Laresa, primo dei corsi d'acqua del Morbegnese. A Buglio ancora il Torrente Primavera, di 4,450 Km tra quota 1570 e 261 m. Poi in Ardenno la Val Gaggio di 4,150 Km tra 1500 e 261 m. Nel suo bacino il Pizzo Mercantelli a 2070 m.
Abbiamo poi la Valmasino con il Masino - anche nei territori di Ardenno e Civo - di 18,953 Km tra quote 2640 e 260 con, nel suo bacino, il Disgrazia a m. 3678. Da sottolineare che la pendenza trasversale tocca anche il 140%. Tributari la Val Porcelluzzo, la Val dei Bagni, la Valle di Mello. Affluenti: Valle Sasso Bisolo, Valle Pegolera, Valle di Spluga.
Avanti troviamo la Valle Toate (Civo, Dazio, Morbegno), di 6,5 Km tra 2250 e 240 m. con la Valle S. Martino e il Desenigo a 2845 m. Poi (Civo e Mello) il Vallone di Mello di 5,6 Km tra le quote 2020 e 216, con il Malvedello a 2845 m.
A Mello e Traona il Vallone S. Giovanni di 5,050 Km tra 2000 e 214 m. (nel bacino il Sciesa a 2487 m.), e 2,900 tra 1320 e 224 m. Quindi a Cercino troviamo la Valle Siro di 2,8 Km tra 1550 e 210 m., con il Monte Brosada a 2147m.
A Cino la Valle Maronara di 2,750 Km tira 1500 e 210 m., stesso monte di prima; la Valle Molini di 1,650 Km tra 850 e 208 m. e la Valle Vinzana di 3 Km tra 1470 e 207 m. con il monte Bassetta a 1746 m. Infine a Dubino la Valle S. Pietro di 1,6 Km tra 750 e 207 m. che chiude l'elenco degli affluenti di destra, con un totale di 289,661 Km.
VERSANTE OROBICO
A Forcola il Rio Rodolo (2,6 Km tra le quote 1650 e 266 con una cospicua pendenza media - del 53,2% -) e il Torrente Fabiolo (4,7 Km tra 1500 e 265 m. Nel suo bacino la Cima Zocca a 2166 m.). Si arriva al Tartano, di Km 14,737 tra 2030 e 262 m. Siamo a pendenze trasversali notevoli, tra il 100% e il 180 %, con, nel bacino, il Saleron a 2519 m. Vi arrivano la Val Budria, la Val Lemma e la Val Lunga con, affluenti, la Val Castino, la Val Vicima, il Piscino e il Bagno. A Talamona il Torrente Malasca di 5 Km esatti tra 1750 e 254 metri, il Roncaiola di 6,607 Km tra 1929 e 246 m.con il Monte Calino a 2322 m., e il Torrente Ranciga di 2,850 Km tra 1250 e 250 m. con una pendenza media del 54%.
Siamo al Bitto, anzi "ai" Bitto. Quello di Albaredo, oltre che tale comune, interessa anche quelli di Morbegno, Bema e Cosio per complessivi 9,8 Km tra 1950 e 344 m., con identiche, notevoli, pendenze del Tartano. Confluenti la Val d'Orta, con il Pedena a 2399 m., il Canale, la Valle Pedena, la Valle Lago, Piazza, Fregera, Valletta e Raggio
Il Bitto di Gerola, oltre che tale comune, interessa anche quelli di Cosio. Rasura e Pedesina. 13,4 Km tra 2256 e 344 m., identica pendenza massima del Tartano con il Pizzo dei Tre Signori a quota 2554.Confluenti la Valle della Pietra, Pescegallo, Tronella, la Valle Vedrano, Valmala, il Fiume, Bomino, Valburga.
Nei comuni di Morbegno e Cosio, cioè dalla confluenza dei primi due, 'il Bitto" di 3 Km esatti tra 344 e'221 m. Non si scherza come pendenze trasversali visto che si va dal 100% al 200%. A Cosio il Cosio di 5, 1 Km tra 1703 e 206 m. e il Piagno, di 3,450 Km tra 1450 e 206 m., con pendenze uguali a quelle del Bitto fínale. A Rogolo il Torrente Erdon di 2,9 Km tra 1190 e 204 m. Nei comuni di Rogolo, Andalo e Delebio il Lesina di Km 10,650 tra 2050 e 204 m. (nel bacino il Legnone a 2609 m.) con il Lesina di destra, Tremina, Pescia, Stavella, Lesina di sinistra e Galida.
Siamo vicini allo sbocco. A Piantedo la Valle Spinetta di 3,6 Km tra 1100 e 204 m.. A Delebio la Valle Colo.
Figura poi in questo quadro,cla riportiamo tali quale, la Val dei Ratti - Novate e Verecia - di 9,6 Km tra 2250 e 199 m. con, nel bacino, il Ligoncio a quota 3032.
La carta d'identità valtellinese del quarto fiume italiano finisce qui. Abbiamo fornito, pur operando una selezione fra i tanti da noi reperiti, un'amplissima serie di dati ed informazioni che difficilmente si possono trovare altrimenti, e ci auguriamo che almeno le Biblioteche, civiche o scolastiche, e gli Enti maggiori ne facciano tesoro, anche per la consultazione. Comunque, da casa propria, sia essa a Postalesio, alla Vedescia o a Ravoledo, ma anche a Buenos Aires, S. Paolo, Liegi, in California o a Perth, basta collegarsi alla "Gazzetta" e questi dati li si possono trovare, in ogni momento, come se fossero nella propria libreria o nella propria agenda.
Prima di concludere però un rapido sguardo alla situazione nel resto della provincia, in Valchiavenna e nelle due zone al di là dello spartiacque, e cioè Val di Lei e Valle di Livigno.
ALTRI IMPORTANTI CORSI D'ACQUA IN PROVINCIA DI SONDRIO
MERA IN VALCHIAVENNA- RENO IN VAL DI LEI - SPOL A LIVIGNO
Dopo una "fotografia" del nostro principale fiume, quarto d'Italia, l'Adda, nel suo corso valtellinese, dalle sorgenti dell'Alpisella allo sbocco nel Lario vediamo ora altri tre fiumi, "in condominio", sia pure per diversi motivi, con la confínante Svizzera.
IL (LA) MERA
Andiamo in Valchiavenna, idrologicamente valle dei tutto diversa.
Il Mera - detto però dai Valchiavennaschi la Mera - è importante fiume, in un certo senso "internazionale", con una superficie del bacino imbrifero di ben 762 Kmq. Nasce in territorio svizzero nel quale scorre per due quinti della sua lunghezza - 34 Km, con una pendenza media del 7% -, in quel Septimer Pass, in Vai Bregaglia, che fu valico abituale per secoli per le mercanzie dirette anche in centro Europa. A Villa di Chiavenna, precisamente a Castasegna ove c'è la dogana, entra in Italia, ricevendo poco dopo le acque dell'Acquafraggia, stupenda cascata in quel di Piuro.
Dalla Svizzera, quantomeno dal suo confine (fra il Pizzo Tambò e il Suretta) che sullo Spluga coincide con lo spartiacque, scende il Liro, un signor affluente visto che corre per 34 Km prima di confluire appunto nel Mera appena a valle di Chiavenna.
Prima però viene arricchito da numerosi affluenti che si sviluppano tutti per alcuni Km, tra i quali il Lirio, il Loga (o Logà), il Febbraio,
lo Scalcoggia che ci fornisce l'altra bella cascata, quella di Pianazzo, lo Starleggia, il Rabbiosa, il Virasca e il Drogo.
Dopo aver ricevuto le acque della "Valle dei Giusti' il Mera aumenta la sua portata grazie a piccoli e lunghi torrenti quali lo Schiesone, il Bodengo, il Codera e il Ratti.
IL RENO
Sempre in Valchiavenna, ma al di là dello spartiacque, c'è il Reno di Lei, con un imponente lago artificiale. Nasce dai monti dell'omonimo passo,e dopo 16 Km di percorso, va a confluire, naturalmente in Svizzera, nel Reno di Dentro. Se al di qua le acque finiscono nell'Adriatico, da questa parte della Valchiavenna le acque finiscono addirittura dunque nel Mare del Nord.
LO SPOL
E dalla nostra provincia partono anche acque che finiscono nel Mar Nero. Si tratta di quelle, oltre lo spartiacque ma sull'altro ramo della provincia, nel territorio di Livigno.
Il torrente Spol, origine nei pressi del confine svizzero, riceve acque dalla Forcola, dalla Valle Vago, dalla Val Federia e dalla zona di Trepalle, nascendo tra i monti confinanti con la zona del Passo Bernina. Anche qui un lago artificiale un cui ramo arriva fino alle ultime case di Livigno. La diga è sul confine, al Ponte del Gallo. Finisce la sua corsa nell'Inn che a sua volta poi confluisce nel Danubio. Destinazione finale dunque il Mar Nero.
Alberto Frizziero