5 10 UN CORPOSO VENERDI' ECONOMICO ALLA CCIAA, 'BIG' AL TAVOLO, ÉLITE ECONOMICA IN PLATEA E AI MONITOR: PRESENTAZIONE DEL PRESIDENTE BERTOLINI - RELAZIONE ECONOMICA 2009 DI BONAT E CATTANEO - RELAZIONE QUADRIO CURZIO - COMUNICAZIONE DE VICO - INTERVISTA
Venerdì scorso 7 maggio incontro per palati fini nella sala Martinelli della Camera di Commercio. "Oltre la crisi: su quali basi?" è il tema scelto dalla Camera di Commercio di Sondrio per l'VIII Giornata dell'Economia che è stata celebrata in contemporanea in tutte la Camere di Commercio italiane. Pubblico selezionato con posti nominalmente fissati. Piena la sala e salette adiacenti mentre funzionava la diretta essendo stato prevista la possibilità di seguire l'evento in streaming.
Pomeriggio molto impegnativo, ma ancor più la possibilità di riferirne compiutamente per cui appare di fatto obbligato riferirne per punti, quasi un indice che comincia con il presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini che, emozionato come da sua ammissione, ha inquadrato l'iniziativa, certo di carattere nazionale ma, la nostra, con una connotazione particolare anche per avere la prima volta ad un tavolo simile insieme i Presidenti delle nostre due banche. Piatto corposo anche il seguito con il segretario generale Marco Bonat che ha introdotto, definendo novità il lavoro 'di carattere scientifico' di quest'anno, la presentazione della relazione economica 2009 illustrata da Maria Chiara Cattaneo, responsabile degli Studi e Analisi Territoriali della Camera di Commercio.
Come di consueto puntuale, rigorosa e ricca di prospettive la relazione del prof. Alberto Quadrio Curzio che ha sottolineato l'importanza del valore aggiunto targato 'Valtellina'. Vale per le due banche di cui ha ricordato natura e tipo di gestione che hanno favorito lo sviluppo del nostro sistema, vale anche per le persone, partendo dal Ministro Credano, da Vanoni in poi. Ha sottolineato l'intuizione di Tremonti cui il nostro Paese deve molto ricordando però che lui stesso, con un collega, aveva come Tremonti in tempi lontani e non sospetti denunciato la china sulla quale stava scivolando la finanza mondiale trascinando malamente l'economia. Ha puntualizzato infine natura e prospettive della sua proposta dello "Statuto Comunitario".
All' editorialista del Corriere della Sera Dario Di Vico, "autore del fortunato "Piccoli. La pancia del Paese", un libro, come dice la presentazione, che dà voce al mondo delle piccole imprese e delle partite IVA", prima il compito di indicare il ruolo oltre la crisi delle PMI, e poi quello di intervistare i due numeri uno delle nostre banche. Ha iniziato, quasi a sorpresa, il Presidente della popolare Melazzini che ha letto un testo che inquadrava la sua banca. Poi il fuoco di fila anche con accenti spiritosi. Non sono mancate posizioni differenziate ma abbastanza in punta di fioretto e non a fil di spada. La gente in sala si è protesa in avanti in attesa delle risposte all'interrogativo posto da Di Vico "quali sono le differenze fra le due banche?". Qui in definitiva è emerso il dato di fondo, quello che certamente determina due scenari molto diversi, quello che forse è stato l'elemento che ha favorito una crescita straordinaria dei due Istituti, in anni in cui una ad una sparivano banche dal passato illustre in molti centri lombardi. "Non compreremo mai una banca perché teniamo in gran conto il nostro personale, patrimonio dell'azienda" ha detto Melazzini. Noi procediamo 'con intensità', in sostanza concentrando gli sforzi e l'impegno a Roma e in alcune zone nelle quali operiamo, Svizzera compresa. Sostanzialmente non ci sarebbero, secondo i due numeri 1, grandi differenze nella gestione delle cose qui in provincia e nei rapporti con la clientela. Sono differenti le strategie. De Censi è partito ricordando il dettato statutario secondo il quale la banca deve dare particolare attenzione ai meno abbienti, non dovendo in quanto cooperativa avere di mira il profitto, tanto è vero che in tutti i territori ove operano le banche acquisite, da lui elencate, si è applicato lo stesso criterio nei confronti delle comunità locali. Importante, ha poi sottolineato, il fatto che nel Gruppo ci siano tre società che operano in economia di scala per tutte le banche citate, nei settori immobiliare, informatico, della formazione. E' nuovamente intervenuto in questa fase il prof. Quadrio Curzio, in particolare sottolineando il ruolo avuto dalle due banche per lo sviluppo della provincia ma anche consolidandosi al di fuori della Valtellina.
Ha condotto con discrezione e puntualità Emanuela Zecca cui si devono anche le interviste registrate a giovani imprenditori della Valle impegnati sul fronte dell'innovazione.
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