BIM:
IL BIM NON E' UN
ENTE ESATTORE. PUO' FARE TUTTO
BIM: le cose da fare. Consensi diffusi alle proposte presentate
da Frizziero con un documento che doveva essere votato una volta
eletto il Presidente e che andrà quindi al voto la prossima
assemblea.
Frizziero ha premesso che non é affatto vero che il BIM sia un
"Ente esattore", destinato a incassare i sovracanoni per poi
passarli alle Comunità Montane. "Le leggi si interpretano", ha
detto, "ma le sentenze della Corte Costituzionale si applicano".
E la Corte si é pronunciata molto chiaramente, anche solo a
sentire il passo della sentenza, letto al microfono, in cui si parla che il rapporto
tra BIM e CC.MM. non deve essere un trasferimento di risorse,
come è oggi. Le
indicazioni delle Comunità hanno solo carattere programmatorio,
ma il BIM, se vuole interbiene a pieno titolo direttamente su
tutto. Poi, ha precisato, occorre essere realisti, viste le cose
come sono andate finora e trovare soluzioni adeguate. Nè bianco
né nero ma sono possibili diverse sfumature di grigio. Facile la
lettura anche per neofiti come noi: una parte dei soldi al BIM,
una parte alle Comunità Montane.
E subito le cose da fare, almeno "per i compiti di istituto".
Altri possono proporre altre cose. Quelle però dipendono da
scelte politiche. Queste invece sono cose da fare che dovrebbero
andar bene per tutti.
Precisando di presentare la proposta a titolo personale ha letto
quindi il suo documento.
PROPOSTA DI DOCUMENTO PER LA MESSA IN VOTAZIONE
"L’assemblea del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero
dell’Adda, riunita in Sondrio sabato 11 gennaio 2003.
1) Esprime la propria solidarietà a tutti i convalligiani
colpiti dalle recenti avversità atmosferiche ed in particolare a
coloro che ancora oggi sono fuori casa.
2) Esprime la propria soddisfazione per l’aumento dei
sovracanoni che finalmente ha riportato il loro valore reale a
quello stabilito con la legge istitutiva nel 1953 e ringrazia i
parlamentari valtellinesi e tutti i Gruppi Parlamentari per
quest’atto di giustizia, contrastato fino all’ultimo, e anche
dopo il varo della Finanziaria, da parte consistente dei
produttori idroelettrici.
3) Invita gli organi dell’Ente che verranno espressi in
quest’assemblea, in sede di preparazione dei bilanci preventivi
2002 e 2003, il primo con considerevoli risorse aggiuntive
rispetto al precedente e il secondo con risorse circa doppie, a
considerare l’ipotesi di appostare consistenti cifre per
l’attuazione di compiti d’istituto, significativi nell’Anno
Internazionale dell’Acqua.
In particolare richiama l’attenzione sui seguenti punti:
a) Attuazione di quanto previsto (x)
all’art. 2, comma ottavo, terzo
capoverso dello Statuto a favore dei “Comuni” o di “gruppi di
privati” (caso emblematico l’Unione Pesca Sportiva nelle sue
vertenze per le acque) “in tutte le vertenze originate da nuovi
o vecchi impianti idroelettrici”, cosiddetti “piccoli salti”
ovviamente compresi. (in calce il testo tratto dallo Statuto).
b) Sostegno dei Gruppi di Protezione Civile, a livello comunale,
intercomunale, provinciale, secondo adeguati progetti e
Regolamento, per una costante presenza attiva sul territorio ai
livelli locali in chiave preventiva.
c) Interventi diretti volti ad affrontare nel modo migliore e
coordinato i problemi che pone l’attuazione della Legge 22
febbraio 2001, n. 36 - "Legge quadro sulla protezione dalle
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici",
con specifico riferimento sia alle fasce di rispetto degli
elettrodotti che al problema del risanamento ambientale nelle
situazioni a maggior rischio.
d) Verifica della situazione ed eventuale assunzione del
problema, con le dovute intese istituzionali, per quanto
riguarda il Catasto delle Acque, di cui, secondo l’UPS, la
provincia di Sondrio è l’unica in Italia ad essere sprovvista.
(Il presente documento si riferisce esclusivamente ai compiti
d’Istituto e non è limitativo per altre eventuali attività
dell’Ente).
Alberto Frizziero, rappresentante del Comune di Sondrio
Sondrio 11 gennaio 2003
(x) Testo - art. 2, comma ottavo, terzo capoverso - tratto dallo
Statuto:
Spetta al Consorzio la rappresentanza e la difesa degli
interessi di tutti i Comuni che ne fanno parte, per tutte le
pratiche da trattare in sede amministrativa o giudiziaria
originate dalla applicazione della legge 27 dicembre 1953 n.
959, nei confronti di chiunque. Su richiesta degli interessati
provvederà anche alla difesa dei legittimi interessi dei Comuni
o di gruppi di privati in tutte le vertenze originate da nuovi o
vecchi impianti idroelettrici".
Come abbiamo detto consensi "trasversali". In fin dei conti é
difficile non convenire sull'utilità degli interventi proposti.
L.A.
Gds - 18 I 2002 -
www.gazzettadisondrio.it