3 20 OLTRE 1000 PERSONE ALLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE NELLA CHIESA DI S. GIUSEPPE
Festa grande per l'inaugurazione del complesso di San Giuseppe venerdì 19 marzo a partire dalle 18.30 a Morbegno, alla presenza di oltre mille parrocchiani che hanno preso parte alla celebrazione della Santa Messa prima e del divertimento poi. Il vescovo Coletti si è detto onorato di essere stato invitato e ha espresso ripetuti apprezzamenti per un'opera "..orientata alla socializzazione, alla vita fraterna e all'impegno educativo". Emozionato e determinato come sempre l'arciprete don Andrea Salandi ha ricordato ancora una volta i volontari che in due anni di lavoro gratuito hanno permesso il restyling della struttura firmata Caccia Dominioni. "Come S. Giuseppe (festeggiato proprio nella giornata) avete lavorato con amore e fiducia, anche nei momenti più critici". A guidare i volontari riuniti nell'associazione S. Luigi, oltre all'arciprete, Marco Bongio e Beppe Maloberti. Al taglio del nastro anche il sindaco di Morbegno Alba Rapella. A bocca aperta la folla che si è precipitata a visitare la nuova struttura: 1400 metri quadrati suddivisi nei 600 metri della polivalente Sala Ipogea capace di ospitare oltre 300 persone per una conferenza - qui le sedie rosse spiccano su un bel parquet scuro - a teatro o a un banchetto, oltre ai 600 metri complessivi di un altro ampio spazio che, grazie a pareti scorrevoli, può diventare tre sale distinte. Il tutto corredato da impianto di riscaldamento e impianto elettrico domotico all'avanguardia. Oltre alla lavanderia, una attrezzatissima cucina che per l'inaugurazione, sotto l'attenta guida di Paolo Speziale, ha sfornato risotto giallo, gnocchetti chiavennaschi, bruschette, salumi, formaggi e dolci in quantità, oltre alle torte giunte da casa, il tutto gustato in un tendone montato ad hoc nei pressi della struttura. La festa si è conclusa con lo stupendo musical del Gruppo Teatro Oratorio Morbegno, per la regia di Daniela Scarinzi, dal titolo "Una storia D'amore", con musiche di Fabio Baggio. La storia musicata della Sacra Famiglia è riuscita a coinvolgere tutti i presenti ed in particolare monsignor Coletti, che in chiusura di spettacolo ha ballato e cantato con i ragazzi dal palco. A questi ragazzi in particolare ha pensato la comunità nel realizzare questa struttura perché diventi luogo di festa, accoglienza, aggregazione, solidarietà e preghiera, a questo pensava il compianto arciprete don Antonio Marchesini, ricordato da don Andrea, quando ha posato la prima pietra del bel S. Giuseppe.
Claudia Del Barba