2 10 STANZIAMENTO STRAORDINARIO REGIONALE DI 50 MILIONI DI EURO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI
Milano, 3 febbraio 2010. Uno stanziamento straordinario regionale di 50 milioni di euro a favore dei piccoli Comuni, perché investano in opere pubbliche sul loro territorio. Questo uno dei punti più importanti del Collegato Ordinamentale 2010, la legge che modifica una serie di altre leggi vigenti (oltre 30) per renderle attuali, approvato nella seduta consiliare di ieri.
«Con questo nuovo articolo, che viene aggiunto nella Legge Regionale n. 11/2004 "Misure di sostegno a favore dei piccoli Comuni della Lombardia", ancora una volta - ha detto il Consigliere Giovanni Bordoni - viene dimostrata una grande attenzione per i Comuni di più piccole dimensioni che, per tradizione, rappresentano le entità amministrative maggiormente legate al territorio, quelle che meglio di tutte lo sanno presidiare».
Dopo aver innalzato a 3.000 abitanti il limite perché un Comune possa essere considerato "piccolo" (prima era di 2.000), il Collegato ha predisposto un intervento a loro favore che viene articolato in due parti.
La prima riguarda i Comuni con una popolazione fino a 1.000 abitanti. Per ognuno di questi, sono 329, nel corso del 2010 viene previsto un contributo di 20mila euro per investimenti (per un totale di 6,6 milioni di euro). La seconda è relativa ai Comuni fino a 5.000 abitanti (coinvolgendo dunque realtà anche di maggiori proporzioni), per i quali sono stati stanziati 43,4 milioni di euro che andranno a cofinanziare a fondo perduto, fino al 75% dell'importo lavori, la realizzazione di opere del valore fino a 400mila euro. «Un intervento congiunturale - ha ricordato Bordoni - legato alla crisi economica-finanziaria che stiamo attraversando».
Nell'ambito dello stesso Collegato ornamentale Bordoni aveva chiesto che fossero spostate di un anno le date relative all'adozione e all'approvazione dei Piani di Governo del Territorio (PGT) lo strumento, cioè, di pianificazione urbanistica comunale «perché a quelle date la metà dei Comuni non sarebbe riuscita a produrre un proprio PGT, non essendo tempi realistici e compatibili con le procedure necessarie alla stesura di buoni Piani». L'assessorato ha invece adottato una scelta diversa, decidendo di mantenere rispettivamente le scadenze del 31 marzo 2010 per l'adozione e del 31 marzo 2011 per l'approvazione di PGT. «Ma un mio suggerimento fondamentale è stato approvato - ha sottolineato Bordoni -: quello per cui i Comuni che non avranno fatto in tempo ad adottare il proprio PGT entro il 31 marzo 2010 vedranno comunque salvaguardati i procedimenti di variante ai PRG vigenti entro tale data. Questa possibilità non era prevista dal testo del progetto di legge giunto in aula per l'approvazione».