1 7 (Aggiornamento del 7.1.2010 E' ARRIVATA S.E. IL NUOVO PREFETTO
«Mi sembra di essere tornata a casa!» ha esordito Erminia Rosa Cesari, nuovo prefetto di Sondrio,classe '52, che ieri si è presentata alla stampa col suo stile sobrio ed elegante e con un grande sorriso che conquista. E' lei affabilmente a raccontarsi con garbo rievocando piacevoli ricordi in Valchiavenna quando a 6 anni entrava timidamente nella stalla del signor Tommaso di Campodolcino a bere un buon boccale di latte fresco o quando amava perdersi tra gli impervi sentieri di montagna fino all'Alpe Motta.
Ricordi vivi, palpitanti come quelli di un bambino incantato dalla magia del bosco, del lago Azzurro, del Santuario della Madonna di Gallivaggio.
La Cesari mostra apprezzamento sincero per una Valtellina ritrovata, ormai adolescente, in una full immersion bormina tra «favolosi gelati e porcini dal profumo inebriante» o sul trenino del Bernina fino a Saint Moritz. Una Valtellina forse anche un pò idealizzata nel corso del tempo, senza mai dimenticare però i suoi sapori, soprattutto pizzoccheri e bresaola, e i suoi vini, in modo particolare l'Inferno, un rosso che ricorda i suoi vini dell'Oltrepò pavese, la sua terra d'infanzia,in provincia di Pavia, dove si ritrova spesso con la mamma e la sorella.
«Mi auguro di lavorare serenamente per la collettività, vicina alla gente che qui è molto laboriosa e con alto senso civico» ha detto il neo prefetto già al lavoro sin dal suo primo insediamento in sede. Donna attiva e vitale, la Cesari, crede profondamente che i cambiamenti possano essere salutari infondendo nuove energie per la soluzione di problematiche che si superano con la piena collaborazione delle istituzioni. Già avviati, infatti i primi incontri con le autorità locali. Lascia il suo incarico di Taranto dove ha risolto annosi problemi come quello dello stadio cittadino, in «una terra amabile con i suoi lunghi filari di viti (ottimo il "Madrigale" di Manduria!), i suoi uliveti e le sue masserie talvolta in abbandono».
Ora la Cesari è pronta a questa nuova avventura in Valtellina e lo fa con grande entusiasmo e sicura competenza. Certamente la gente imparerà ad apprezzarla e a starle vicino. Ancora una volta una donna. Viva le donne!
Nello Colombo