09 12 30 NEVICA, GELA ED E' IL CAOS MA BISOGNA DISTINGUERE E PRECISARE. E SONDRIO? QUELLA PIAZZA NO

La neve. Poi il gelo. E le conseguenze. Altissime le proteste e si può ben capire lo stato d'animo di chi si trova in queste circostanze ma bisogna essere seri distinguendo il grano dal loglio

Voli

Intanto premettiamo che se tutta Europa si è trovata in difficoltà vuol dire che di situazione eccezionale si è trattato. Basti pensare, sintomatico, all'Eurotunnel sotto la Manica fermo 4 giorni o ad aeroporti del nord Europa chiusi del tutto. Facciamo sommessamente presente che se le piste sono gelate, che se c'è bisogno di fare le operazioni antigelo prima di decollare, che se aeroporti sono chiusi, specie al Nord Europa, complicazioni a iosa ci sono dappertutto, che se non arrivano gli aerei il volo previsto in partenza, dato che l'aereo non c'è più, viene cancellato eccetera. Facciamo altresì sommessamente presente che se ho pagato spiccioli per un volo low cost non posso pretendere, come fanno le maggiori compagnie, di essere ospitato in albergo.

Treni

Se la pioggia di caratteristiche rarissime gelava appena toccava qualsiasi cosa non poteva risparmiare le ferrovie. E così per colpa del ghiaccio un pantografo ha strappato la linea di alimentazione tra Milano e Piacenza. Aoriti cielo, tanto più che RFI a quel punto ha fermato tutti i treni in Lombardia con una ripresa in mattinata dopo la violentissima reazione di Formigoni e Cattaneo avendo la Regione voce in capitolo (i convogli delle Nord, che fanno capo alla Regione direttamente al contrario di RFI, hanno funzionato, con giustificati ritardi ma senza soppressioni.

Strade

La sintesi è data dal viaggio di un sondriese da Milano centro a Sondrio. Partenza intorno alle 15, arrivo a Monza intorno alle 20, arrivo a Sondrio alle 22.30. Obiettivamente non ci si muoveva specie poi con la presenza di chi sa guidare con il ghiaccio nello stesso modo con cui noi sappiamo fare i palombari.

Eccezionalità

La dimostrazione dell'eccezionalità metereologica - la pioggia che gela non appena tocca qualcosa - ha un precedente in materia, ma meno grave, che risale a ben 23 anni fa. Siamo arrivati al punto che la Sindachessa di Genova prima ha vietato qualsiasi tipo di circolazione e poi persino quella pedonale. La pioggia sui vetri provocava lastra di ghiaccio pesanti che si potevano staccare con il rischio che qualche pedone venisse ghigliottinato, o comunque pestato ben bene, dalle lastre in caduta libera dall'alto dei palazzi.

Intollerabilità

Le cronache rivelavano gente esasperata. Umanamente comprensibile ma in parte dei casi dimentica che a certe situazioni l'uomo, privo di bacchetta magica o consimili strumenti, deve alzare bandiera bianca.

Sondrio

Il quotidiano La Provincia di Sondrio ha criticato - lo aveva fatto anche il Sindaco seppure con toni modesti - il servizio-neve. Il Presidente dell'ASM ha replicato che non era vero. La Provincia ha fotodocumentato le sue affermazioni. Nuova replica del Presidente che però non può difendere l'indifendibile.

Le attenuanti

Dica che ci sono le attenuanti, visto che è avvocato. La prima il tipo di neve. La seconda le date. Ormai quando succede qualcosa il sabato e la domenica bisogna mettere nel preventivo che qualcosa non giri per il verso giusto. Difendere l'indifendibile oltre a tutto diventa controproducente. Faremo un solo esempio, la Piazza.

La Piazza Garibaldi

Nel 1976 ci fu una nevicata di 1 metro e 20. Nel 1985 di un metro e trenta - poi non si tornò più a questi livelli -. Nel giro di due giorni nel primo caso e di neppure 24 ore nel secondo la Piazza Garibaldi, come altre piazze, era interamente sgombra dalla neve, e quindi non ci fu ghiaccio (x). E non era stato fatto tale intervento per fare un favore alle banche come da sentenze che qualche minus quam si era sognato di sputare. Subito dopo le frazioni alte la priorità erano le piazze per procurare spazi aperti dove poter portare le auto che impedivano in zone della città la pulizia dalla neve. Né si poteva pensare di lasciare formarsi il ghiaccio che o sarebbe rimasto sino a maggio o avrebbe richiesto fior di soldi per essere rimosso. Il ghiaccio di Piazza Garibaldi - quello naturale non quello artificiale su cui si pattina - attesta come minimo un grave ritardo di intervento. Così fosse se le imprese hanno responsabilità le si sanzioni. Se le responsabilità sono a monte, come minimo si chieda scusa alla città.

(x) Nel 1985 il lavoro non si arrestò neppure di notte e con Sindaco e alcuni assessori a dirigere in prima persona le operazioni dovendosi prendere decisioni senza perdere tempo. In quella nevicata a Como dopo una settimana si arrivava a 3 km dal centro. A Milano dopo 10 giorni chiamavano al soccorso i Leopard! (carri armati - ndr). A Sondrio invece dopo 18 ore dalla fine della nevicata si andava nelle frazioni alte, dalla Sassella al Trippi, nelle arterie principali, sull'asfalto. Evidentemente sono cambiati i tempi e bastano 20 cm di neve per provocare guai…

GdS

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