Buttiglione via, la Kroes no. Lettera all’on. Pannella
 E. Onorevole Pannella
 Alcuni giorni fa ho ascoltato su Radio Radicale l’ampia 
 ricostruzione, documentata e documentale, della vicenda 
 Buttiglione.
 Stando così le cose, e non ne ho il minimo dubbio perché la 
 ricostruzione è stata fatta con professionalità, ne viene 
 che determinante è stato Lei, on. Pannella.
 Barroso si è fermato, ha corretto il tiro, le cose sono 
 andate come sono andate e ora, con Buttiglione a casa, si 
 ripresenta certo di un ampio consenso in e da parte del 
 Parlamento Europeo.
 Tutto a posto dunque?
 No. La trovo un po’ distratto, onorevole Pannella.
 Lei fustigatore dei costumi, difensore civico dell’universo, 
 paladino dei diritti civili, se ne sta zitto di fronte ad 
 una situazione che, fossi io al Suo posto, onorevole, mi 
 indurrebbe a rifare quello sciopero della fame che feci, da 
 Sindaco di Sondrio, quando c’era da sollecitare 
 l’approvazione, come fu, la legge per la fame nel mondo.
 Una situazione, politicamente (e forse non solo 
 politicamente) immorale.
 Chi è, onorevole Pannella, il Commissario alla concorrenza?
 Non è per caso la liberale olandese Neelie Kroes, che sarà 
 commissario alla Concorrenza nonostante “la montagna di 
 conflitti che” - ho letto questi giorni - “si trascina 
 dietro per aver seduto nei Cda e esercitato attività di 
 consulenza e lobby in una lunghissima serie di società 
 europee e multinazionali”?
 Non è per caso, on. Pannella, che popolari, socialisti, 
 verdi e comunisti avevano preteso che anche la s.a Kroes 
 fosse da “buttiglionare” (con la subordinata di altro 
 incarico)? 
 Onorevole Pannella, ma come può uno come Lei, dopo la 
 “Buttiglionata”, accettare supinamente a Ministro per la 
 Concorrenza, con i grandissimi poteri che si ritrova al 
 contrario dei suoi colleghi, una signora che non potrà 
 occuparsi, visti quelli che si legge siano i suoi conflitti 
 di interesse, di ben tre inchieste pendenti a Bruxelles: il 
 cartello del bitume, il trasporto marittimo e un sospetto di 
 abuso di posizione dominante nelle telecomunicazioni 
 (accordi di roaming internazionale)?
 Hanno detto in TV che per superare questi conflitti di 
 interesse ci penserà un funzionario, il direttore generale 
 alla Concorrenza, Philip Lowe, a decidere se il suo Ministro 
 potrà o no occuparsi di questa o quella pratica. Basso 
 impero, a dir poco.
 E Lei zitto.
 Se non risultasse offensivo – e io non voglio offenderLa – 
 avrei per Lei un bel termine a commento di questa vicenda, 
 malinconica e poco seria, “Da Buttiglione alla Kroes, presa 
 in giro di mezzo autunno”.
 Auguri di miglior sorte per il prossimo futuro.
Alberto 
 Frizziero
 GdS 20 XI 04  www.gazzettadisondrio.it
