09 11 10 SCUOLA E DINTORNI: 1) STUDENTI E TEMPO LIBERO CON CONSIGLI PER GESTIRLO AL MEGLIO 2) L'INGRESSO ALL'UNIVERSITÀ CON I CONSIGLI PER LE MATRICOLE
1) STUDENTI E TEMPO LIBERO CON CONSIGLI PER GESTIRLO AL MEGLIO
Prima il dovere e poi il piacere, recitava un vecchio proverbio. Eppure non sempre gli studenti si trovano d'accordo. Nonostante gli impegni di studio, e spesso anche di lavoro, gli universitari italiani non vogliono rinunciare a godere del loro tempo libero. Anche se questo può comportare delle difficoltà durante il percorso accademico.
Secondo uno studio condotto dal centro di preparazione esami Universitalia, sono sempre di più gli studenti part-time, ovvero coloro che, durante i giorni feriali, si dividono tra studio, lavoro e attività ricreative.
"Gli studenti italiani non possono di certo definirsi degli studenti a tempo pieno. La maggior parte, infatti, svolge delle attività lavorative a carattere saltuario che occupano almeno 15 ore settimanali. Questi impegni collaterali riducono il tempo da dedicare ai libri che deve essere quindi ottimizzato per ottenere buoni risultati" spiega Anna Prassino, responsabile marketing di Universitalia.
Ma se, in alcuni casi, dividersi tra studio e lavoro è una scelta dettata dalla necessità, lo stesso non può dirsi per il tempo dedicato al divertimento. Secondo Universitalia la maggior parte degli studenti universitari dedica delle ore prestabilite, durante i giorni feriali, ad attività ludiche e hobby.
"Molti studenti si dedicano allo sport almeno due volte alla settimana. Un minoranza, invece, segue corsi di lingue o informatica. Una buona parte poi, pur non impegnandosi in attività prefissate, dichiara di dedicarsi ai propri interessi e passioni" afferma Anna Prassino.
Gestire tutti questi impegni però non è sempre facile, soprattutto in vista della sessione di esami. Ad incontrare difficoltà sono soprattutto gli universitari che non hanno maturato un metodo di studio efficiente che permetta di ottenere il massimo risultato nel minimo tempo disponibile.
Secondo Universitalia le parole d'ordine per riuscire a prepararsi a qualsiasi prova di esame sono pianificazione e organizzazione. Oltre a questo è necessario riservare uno specifico arco di tempo al ripasso e alla simulazione della verifica, magari anche in gruppo.
"Quando si hanno molti impegni è necessario programmare lo studio in anticipo. Bisogna assolutamente evitare di caricarsi di studio a pochi giorni dall'esame. Il nostro cervello ha bisogno del tempo necessario per assimilare le nozioni. E' meglio studiare con regolarità, sottoponendosi a delle autoverifiche costanti" spiega Anna Prassino.
Per essere dei laureati modello, quindi, non è necessario chiudersi in biblioteca e rinunciare del tutto al divertimento. "Le pause e gli svaghi sono assolutamente necessari per uno studente. Servono a sfogare lo stress e a ricaricare le energie. L'importante è non abusarne e ricordarsi di seguire il proprio programma di studio con costanza, dedicando gli ultimi giorni prima dell'esame al ripasso dei concetti fondamentali" chiarisce Anna Prassino.
2) L'INGRESSO ALL'UNIVERSITÀ CON I CONSIGLI PER LE MATRICOLE
Il passaggio dalla scuola superiore all'università non è sempre un momento facile. Lo sanno bene le matricole che spesso si ritrovano ad affrontare, nei primi mesi di lezione, un lungo periodo di adattamento. A rivelarlo l'università telematica Unisu Niccolò Cusano che ha stilato un elenco di consigli utili ai neostudenti per affrontare con successo il primo anno di università.
Per prima cosa è necessario organizzare al meglio il proprio piano di studi e programmare in anticipo il numero di esami che si vogliono affrontare ad ogni sessione.
"Un'organizzazione meticolosa è essenziale per evitare inutili sprechi di tempo ed energie. Bisogna individuare subito i corsi da frequentare, le materie da studiare in autonomia e gli esami da rimandare. Molti studenti credono di risparmiare tempo evitando la pianificazione. Invece questo è il momento più importante per avere una carriera accademica di successo" ha spiegato Stefano Bandecchi, amministratore delegato dell'Unisu.
Per i frequentanti è necessario cercare di ottimizzare al massimo i momenti trascorsi in aula. E' importante cercare di seguire di pari passo il programma spiegato dal professore. Ancora più difficile il compito degli studenti lavoratori che devono darsi dei tempi in totale autonomia. "Gli studenti a tempo parziale devono tener conto della loro situazione, evitando di accumulare lo studio a pochi giorni dall'esame. E' meglio studiare con regolarità, riservando almeno una settimana al ripasso completo della materia" chiarisce Bandecchi.
L'aspetto che più spaventa le matricole è il carico di studio. Molti si ritrovano a studiare in pochi mesi il programma che alle scuole superiori veniva affrontato in un intero anno scolastico. Questo spesso può portare ad un vero e proprio blocco psicologico, ad un atteggiamento rinunciatario. "Spesso gli studenti misurano la difficoltà di un esame in base al numero di pagine da memorizzare. In realtà tutte le materie, anche le più complesse, possono essere apprese. L'importante è utilizzare il metodo giusto.
Ma qual è il metodo di studio perfetto? Secondo l'università telematica Unisu Niccolò Cusano la modalità di apprendimento deve essere adattata alle esigenze del singolo studente e ai suoi tempi. Per chi si approccia per la prima volta allo studio universitario però può essere utile ricorrere a riassunti e dispense. "Soprattutto per le matricole - afferma Bandecchi - può diventare vantaggioso schematizzare i concetti principali della materia e sintetizzare il programma. L'importante è individuare gli argomenti ritenuti più importanti dalla cattedra e non trascurarli. Proprio per questo la nostra università mette a disposizione tutor di settore in grado di orientare lo studente ad un'adeguata preparazione".
Ma il vero asso nella manica di ogni matricola dovrebbe essere l'orientamento alla scelta della facoltà universitaria. "E' importante ragionare attentamente sulla scelta dell'indirizzo di studio, considerare i propri tempi di apprendimento e valutare le conoscenze pregresse. In questa fase può essere d'aiuto il consiglio di un insegnante della scuola da cui si proviene e un consulto presso le strutture preposte all'orientamento delle università" conclude Bandecchi.
Lorena Fanunza