09 11 5 (Aggiornamento del 5 XI 09) CORTE EUROPEA 4 : VIA IL CROCEFISSO DALLE SCUOLE. FONDAMENTALE LA DIFFERENZA FRA METTERE IL CROCEFISSO E TOGLIERLO

Metterlo ex novo

Capisco che se si tratta di metterlo ex novo si debba tenere conto della situazione reale. A L'Aquila, ad esempio, nel fare la scuola nuova si tratta di discutere se sia compatibile con la presenza di extracomunitari o comunque di seguaci di altre religioni. Autorevoli esponenti islamici hanno detto che il Cristo non dà loro nessun fastidio tanto più che per loro è un profeta. Il fastidio in realtà è per quelli, come si diceva una volta, che non riescono a sopportare il fumo delle candele. Comunque sia si discuta e si tenga conto che nessuno deve averne un fastidio.

Toglierlo

Altra cosa è toglierlo. Si leva Qualcosa a tanti. Parte di essi resterà indifferente. Parte subirà negativamente la cosa. Addirittura, magari anche senza accorgersene, imputerà questo torto ai compagni di scuola di altre religioni che pure non c'entrano niente. In fin dei conti per loro quel Cristo appeso può essere un soprammobile. E poi di croci in giro ne vede dappertutto. E di Chiese. E nell'arte. Idiozia pura.

Ma si vuole incentivare il razzismo?

Una sequela di cose dà l'impressione di una società non correttamente multietnica ma più realista del re, che rinuncia alla propria identità, che si sbraga per chi arriva qui, che teorizza una integrazione dimenticandosi che per questo bisogna essere in due (attendiamo in proposito di vedere ragazze islamiche sposare italiani, cattolici e non cattolici, e di vedere uomini islamici sposati a donne italiane che rinunciano a rivendicare che i figli sono proprietà esclusiva del padre). Andiamo avanti così e il terribile germe del razzismo produrrà i suoi malefici frutti.

Luca Alessandrini

Luca Alessandrini
Dalla provincia