09 11 3 (Aggiornamento del 3 XI 2009) CORTE EUROPEA: VIA IL CROCEFISSO DALLE SCUOLE. "QUELLO LA', SULLA CROCE", COSI' FOLLE DA SACRIFICARSI PER GLI ALTRI, DA PREDICARE L'AMORE PER IL PROSSIMO, FA COSI' PAURA AL PUNTO DA VOLERLO BANDIRE DA TUTTO?

Corte europea dei diritti dell'uomo (tranne che di quello cattolico): un consesso presieduto da un belga con altri sei giudici di nazionalità italiana, lituana, portoghese, serba, turca, ungherese ha infatti deciso oggi, su ricorso di una finlandese divenuta italiana, che il Crocefisso in classe non poteva starci. I ragazzi avrebbero chissà quali complessi di fronte al fatto "di essere educati in un ambiente scolastico che ha il marchio di una data religione" (anche se un laico come Sgarbi ha detto che in Italia, e magari anche in Europa, tutto, - usiamo lo stesso termine degli strabici giudici di Strasburgo - "ha il marchio di una data religione", ovvero quella cristiano-cattolica).

Hanno perfettamente ragione

La storia passava davanti alla Palude e loro non se ne accorgevano, aveva detto uno storico. La storia sta passando davanti a tanti europei e loro non se ne accorgono facendo come i polli di Renzo. Ragionando come questi polli, allora sì che hanno perfettamente ragione, fermi nel loro faro illuministico.

Le follie di quello là

Chi oggi sarebbe disposto a salire sulla croce per fare del bene agli altri?

E' sì vero che i kamikaze musulmani si fanno saltare per aria ma lo fanno per provocare la morte in primis degli infedeli, ma poi persino dei fedeli a Maometto. Quello là invece si è fatto crocifiggere per il bene dell'umanità, cosa che riconosce persino chi non crede alla natura divina del Nazareno. Quello là ha detto cose folli come "ama il prossimo tuo come te stesso" o come l'indicazione di porgere l'altra guancia se ti han dato una sberla. Quello là va tolto di mezzo una volta per tutte.

I precedenti parlano da soli:

- a Papa Wojtila per il Nobel della Pace è stata preferita la pressoché sconosciuta iraniana Shirin Ebadi "per il suo impegno per la democrazia e i diritti umani. Si è concentrata soprattutto nella lotta per i diritti delle donne e dei bambini". Donna meritevole certamente ma alla pari e non di più di alcune altre centinaia sparse nel mondo.

- Quasi scandalo in sede di discussione sulla Costituzione europea, oggi dormiente, perché qualcuno osava, capite!, proporre di inserire nel testo "le radici cristiane dell'Europa"!

- Buttiglione costretto a rinunciare all'incarico di "Commissario", vale a dire Ministro europeo per il suo ribadito cattolicesimo

E il calendario? E il resto?

Questi soloni di Strasburgo se pensano che un semplice crocefisso appeso alla parete possa turbare la psiche di ragazzi non cattolici, per i quali in definitiva quello sarebbe un oggetto, un soprammobile e nulla più, debbono essere coerenti e consequenziali. In ogni momento questi ragazzi non cattolici hanno una ragione di dolersi ed è ogni volta che scrivono o leggono una data, per ogni dove. Siamo nel 2009 ma che 2009? 2009 Anno Domini. Duemilanove anni dalla nascita di Quello là. E' un'offesa per i musulmani che vivono qui dire che siamo nel 2009 visto che per loro l'anno - che poi è di 354 giorni seguendo il ciclo lunare - è 1387 più 1387/32 ovvero 33/32 per 1387 e cioè, circa, 1449. E che dire del Natale piuttosto che non la Pasqua? E perché festa il 1 novembre o il 7 dicembre o il giorno del Patrono? E perché a scuola in storia dell'arte si consente, ohibò, quella grande sequenza di pittura, scultura, architettura, per non parlare di incunaboli, di archivi e via dicendo, gran parte di natura religiosa e comunque spesso dentro le Chiese, i conventi e via dicendo? Non c'è posto a metà del guado. O di qua o di là come avevano dimostrato i rivoluzionari francesi inventando la dea ragione, cambiando il calendario, festeggiando con la ballerina sull'altare di Notre Dame

In Italia

In Italia la Magistratura in tutti i gradi aveva deciso di non espropriare scuole e pubblici edifici di quel simbolo che fa così paura ad atei, illuministi, razionalisti al punto di volerlo bandire a tutti i costi. Coerentemente il Governo, a pochi minuti dalla notizia, aveva già annunciato l'intenzione di ricorrere. Benissimo. Non basta. Anche la gente, credenti o meno, dovrebbe prendere posizione. Dovrebbe prenderla anche la Chiesa ma non da Roma bensì in ogni Chiesa, financo la più sperduta, evitando di imitare San Pietro al canto del Gallo.

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
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