EDIPOWER: INAUGURATA LA CENTRALE DI MESE COMPLETAMENTE RINNOVATA
Edipower ha inaugurato i nuovi gruppi della Centrale idroelettrica di Mese. La centrale completamente rinnovata vivrà così altri 100 anni. Il miracolo è stato reso possibile dal rifacimento parziale dei cinque gruppi di generazione elettrica che la compongono. I nuovi gruppi, entrati in esercizio nell'aprile 2008, sono composti da cinque turboalternatori con macchine idrauliche Pelton, per una potenza complessiva di 170 MW.
Il Presidente della Provincia di Sondrio, Fiorello Provera, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione, alla quale hanno portato il loro saluto Luigi Codazzi, Sindaco di Mese, e Roberto Grassi, Presidente di Edipower.
"A distanza di soli sette anni dalla nascita di Edipower" ha dichiarato l'Amministratore Delegato Paolo Gallo, "abbiamo completato un ambizioso piano industriale che ci ha visto impegnati sia sul fronte del settore termoelettrico sia nell'idroelettrico. Questo perché crediamo nell'importanza del mix delle fonti di produzione dell'energia, indispensabile per avvicinarsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni imposti dal l'Unione Europea. Oggi festeggiamo il rinnovamento della Centrale di Mese, la più grande del Nucleo di Mese, ma l'impegno di Edipower nell'idroelettrico, e in Valchiavenna in particolare, prosegue con i lavori alla Centrale di Rescia e a Chiavenna. Complessivamente, si tratta di 50 milioni di euro di investimenti totalmente dedicati alla produzione di energia elettrica verde senza alcun impatto sull'ambiente."
"Il rifacimento della centrale di Mese" ha spiegato Maurizio Coratella, Direttore Realizzazione e Progetti di Edipower "che ha una producibilità media annua pari a 545 GWh, ha comportato quasi due anni e mezzo di attività di cantiere con 121.000 ore/uomo e un investimento complessivo di circa 31 milioni di euro."
Durante la cerimonia di inaugurazione, Paolo Gallo ha voluto inoltre sottolineare l'impegno di Edipower per la sicurezza e l'ambiente nonché l'attenzione verso i territori in cui la Società è presente: testimonianza di questo impegno è la pubblicazione del quinto Rapporto di Sostenibilità, che riporta in modo ampio e con dovizia di dettagli quanto viene fatto da Edipower in questi ambiti.
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La Centrale di Mese
È il più grande impianto della Valchiavenna in provincia di Sondrio; è stato inaugurato nel 1927 alla presenza del Principe Umberto di Savoia e, quando è entrato in servizio, era l'impianto idroelettrico più potente d'Europa. Utilizza le acque della valle del torrente Liro scaricate dalle centrali più a monte. La centrale è nel comune di Mese, l'edificio ha un aspetto monumentale e tutte le altre opere industriali (canali, vasche, condotte forzate) sono all'interno della montagna e non sono visibili dall'esterno. L'acqua viene scaricata in un canale che la porta verso la centrale di Gordona. La Centrale di Mese fa parte del Nucleo idroelettrico di Mese-
Il Nucleo idroelettrico di Mese (dodici centrali)
Il Nucleo idroelettrico di Mese raggruppa otto centrali in Valchiavenna - in provincia di Sondrio - e quattro in provincia di Como, per una potenza installata di 377 MW. Tutti gli impianti del Nucleo sono telecondotti dal Centro di Teleconduzione Centrale di Sesto San Giovanni in provincia di Milano, ma possono essere, all'occorrenza, telecondotti anche dalla sede di Mese. Gli impianti della Valchiavenna, situata tra la punta settentrionale del lago di Como e il passo dello Spluga, sono dislocati in asta lungo i corsi d'acqua Liro e Mera.
Il Nucleo idroelettrico di Mese nel 2008 ha prodotto 1.198 GWh di energia elettrica, pari a oltre la metà di tutta la produzione idroelettrica di Edipower.Il nucleo adotta un Sistema di Gestione Ambientale che ha ottenuto la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 nel mese di luglio 2006. Il nucleo ha inoltre aderito volontariamente al sistema comunitario di ecogestione e audit denominato "EMAS", ottenendone la registrazione n° IT-000698 il 26 luglio 2007.
I LAVORI
Edipower ha prolungato la vita alla centrale idroelettrica di Mese di altri cento anni o almeno fino a quando si troverà una fonte più economica di generazione di energia elettrica. Il miracolo è stato reso possibile dal rifacimento parziale delle cinque unità di generazione che la compongono della potenza totale di 170 MW. L'intervento - suddiviso in tre fasi diverse - è durato poco più di due anni e mezzo e ha visto 31 milioni di euro di investimento, 121.000 ore/uomo totali e un picco di 70 persone sul cantiere. L'arrivo in centrale del primo rotore nuovo, avvenuto nel febbraio del 2006, ci ha riportati al lontano 1926, anno in cui arrivò a Mese l'albero dell'alternatore dell'unità originaria. In quella occasione, come si vede dalla fotografie, la popolazione scese in strada con il vestito "buono" per festeggiare l'avvenimento.
LA STORIA
La costruzione della centrale di Mese risale a più di ottant'anni fa. All'inaugurazione, avvenuta l'8 giugno 1927, era presente il Principe Umberto di Savoia, erede al trono d'Italia ed un numeroso seguito di autorità civili e religiose tra le quali il Vescovo di Como, Monsignore Adolfo Luigi Pagani.
L'avvenimento non ebbe risonanza solo nazionale. Numerose personalità del campo accademico internazionale arrivarono nello sperduto paesino della Val Chiavenna per visitare la "grande centrale". La loro presenza fu registrata nel Registro degli Ospiti, tuttora custodito negli archivi della centrale. Accanto alla firma illustre del Principe Umberto si leggono, infatti, nomi di molti visitatori stranieri provenienti da quasi tutti i paesi europei, dagli Stati Uniti e dal Sud America.
Il progetto architettonico della casa macchine e dell'edificio gemello adiacente, che un tempo alloggiava i trasformatori elevatori, è opera dell'ingegnere G. Sacchi di Milano.
Gli edifici, rimasti inalterati fino ai giorni nostri, rappresentano un notevole esempio di archeologia industriale. Il legno dei grandi portoni e le misurate modanature liberty di ferro battuto, ne completano felicemente l'arredo estetico.
Di raffinata eleganza è la sala macchine in cui prevale la policromia dei marmi della pavimentazione alla" veneziana" e della zoccolatura ad altezza uomo delle pareti ornate, nella parte superiore, da leggeri stucchi che disegnano eleganti geometrie. Il tetto è sostenuto da una serie di tradizionali capriate in acciaio.
L'impianto era stato realizzato in cinque anni per conto della Società Elettrica Interregionale Cisalpina - Edison. La centrale fu dedicata a San Francesco nella ricorrenza del VII centenario francescano. Ma l'impianto è noto come "Centrale di Mese" con buona pace del santo il quale, incastonato in bassorilievo sulla facciata della centrale, la custodì e continua a custodirla. All'entrata in servizio Mese era l'impianto idroelettrico con la maggior potenza installata in Europa.