TERREMOTO: STOP LUCE-GAS PER PRECAUZIONE, NESSUN DANNO ALLE RETI
Non è emergenza per luce, gas e telefoni in Abruzzo. Proseguono verifiche e controlli, anche con una task force immediatamente organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico ma, per ora, non è emerso alcuno danno significativo alle reti. Crolli e danni agli edifici hanno invece imposto un black-out di energia elettrica e gas, per precauzione, in singole aree. Una misura necessaria per evitare il rischio di fughe di gas ed esplosioni e per facilitare l'intervento dei soccorritori.
La rete del gas è stata chiusa a L'Aquila nelle aree della città più colpite, su richiesta dei Vigili del Fuoco. Mentre in tutta la provincia Enel ha interrotto l'erogazione di energia elettrica per circa 15 mila utenze, mentre sin dalle prime ore del mattino i tecnici della società hanno iniziato a lavorare per verifiche e riparazioni con squadre di tecnici e operai arrivate anche da Chieti, Teramo e Pescara, in stretto coordinamento con la Protezione Civile.
Nessun danno è stato riscontrato agli impianti idroelettrici e per l' energia eolica di Enel.
Acea ha messo a disposizione della Protezione Civile tre squadre operative per interventi di ripristino della rete idrica danneggiata e quattro autobotti per rifornire le aree senza acqua . Le centrali di Telecom Italia non hanno subito danni, né per la rete dei telefoni fissi né per i telefoni cellulari. Le infrastrutture telefoniche "funzionano regolarmente", ha spiegato Telecom, a parte la normale congestione del traffico, con le linee telefoniche intasate per l'altissimo numero di chiamate dirette agli abitanti della zona. In alcune centrali telefoniche è stato necessario mettere in funzione i gruppi elettrogeni per la mancanza di energia elettrica.
Lo ha fatto anche Vodafone Italia, che ha ripristinato la piena regolarità delle comunicazioni già dalle prime ore del mattino, ed ha messo a disposizione della Protezione Civile tre "antenne mobili" che potranno essere eventualmente attivate in zone dove sia necessario rafforzare la rete di comunicazioni.
Da Mosca, il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola ha spiegato che è stata costituita una task-force per verificare i danni alle infrastrutture di telecomunicazioni ed energia , oltre che al sistema produttivo dell'area. Ed ha indicato che in tempi brevi è stata decisa la messa in funzione di trenta gruppi elettrogeni per garantire che non ci sia nessuna deficienza nell'apporto di energia nella zona colpita. Enel ha messo a disposizione dei soccorsi gruppi elettrogeni, pronti già in mattinata, in grado di dare energia ad una tendopoli per 10 mila persone.
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