CRISI ACUTA DEI QUOTIDIANI: UN ESEMPIO DI LINGUAGGIO CHE VA INCONTRO AI LETTORI

Un commento che merita i riflettori

Crisi acuta dei quotidiani. Non ci riferiamo alle manovre del tipo sostituzione di Mieli alla Direzione del Corriere (andata in porto con De Bortoli, sostituito al "Sole" da Riotta che lascia il TG1 dove pare andrà Belpoetro, che a panorama sarà sostituito da… eccetera).

Ci riferiamo in particolare ai conti che sembrano in rosso in parallelo col diminuire le copie diffuse e la pubblicità.

Ci sono critiche ma non autocritiche, a cominciare dal linguaggio.

Pubblichiamo, con omissione dei soggetti sostituiti dalle x, y e zeta, un piccolo esempio da un quotidiano a larga diffusione nazionale:

"L'agenzia Moody's ha deciso di porre i rating di lungo e breve termine della Banca xxxx (rispettivamente Ba1 e Not Prime) in osservazione per possibile upgrade. La decisione è stata presa a seguito dell'accordo sulla ristrutturazione raggiunto dai soci di riferimento yyyy..

Contemporaneamente, stanti il rilevante deterioramento del portafoglio crediti del Gruppo, il conseguente sensibile aumento delle rettifiche di valore su crediti per l'esercizio 2008 preannunciati al mercato il zzzz ed il relativo impatto a livello patrimoniale, Moody's ha abbassato il rating individuale (Bank Financial Strength Rating, BFSR) da D- a E+, ponendolo in outlook stabile".

Visto che si tratta di un giornale a larga diffusione scrivere per molto meno dell'un per cento dei lettori - i bocconiani e qualche altro specialista - di cose che magari interessano il 30 o 40% dei lettori dà certamente prestigio a chi è responsabile della pagina finanziaria assicurandogli il distintivo di appartenente alla 'casta' ma non giova alla diffusione del giornale.

Dalla provincia