LA REGIONE ISTITUISCE IL GARANTE PER L'INFANZIA

Via libera all'istituzione del Garante per l'infanzia e l'adolescenza. Il Consiglio Regionale di martedì 24 marzo ha approvato il Progetto di Legge che istituisce e disciplina la figura del Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza. L'approvazione è giunta dopo un approfondito dibattito e la votazione delle molte mozioni all'ordine del giorno, segno evidente questo di quanto la materia in oggetto sia stata ritenuta delicata e importante dall'intero Consiglio regionale.

Quella approvata oggi costituisce un'opportunità concreta per il miglioramento dei servizi al minore nel territorio lombardo.

La Legge deriva dall'abbinamento di tre differenti progetti del 2005, 2006 e del 2007 e istituisce una figura che non andrà a sovrapporsi a competenze di altre istituzioni quali il Comitato di coordinamento per l'attuazione delle politiche intersettoriali destinate a minori con funzioni consultive e l'Osservatorio regionale sui minori ma esplicherà i propri compiti in raccordo con gli enti locali e gli organismi appositamente costituiti promuovendo collaborazione, raccordo, promozione e informazione.

L'istituzione del Garante trova la sua ragione nei repentini mutamenti sociali ed economici che degenerano in fenomeni di disagio minorile e conseguente discriminazione, esclusione sociale e abbandono scolastico.

Secondo la legge, il Garante offrirà un consulto super partes nel corso delle controversie riguardanti i minori e avrà il ruolo di promuovere la cultura, la tutela, la curatela anche tramite aspecifici corsi di formazione svolgendo un'attività di ascolto in merito alla violazione dei diritti dei bambini o alla presenza di situazioni di rischio.

Proprio per la peculiarità del proprio ruolo è stato stabilito che il Garante avrà una formazione approfondita e di impronta decisamente umanistica al fine di rispondere al meglio al delicato compito che gli viene assegnato.

Il consigliere Giovanni Bordoni, dopo aver espresso compiacimento per la legge approvata, ha rimarcato l'opportunità che si individuino i percorsi migliori per fare sì che l'istituzione del Garante abbia a risultare effettivamente utile alla soluzione dei problemi dell'infanzia e dell'adolescenza.

"Occorre che questa figura - ha detto Bordoni - lavori in stretta collaborazione con l'Assessorato competente al fine di realizzare un effettivo supporto alla soluzione dei delicati problemi che attraversa la gioventù di oggi, collaborando con le famiglie in primis e quindi con le istituzioni locali per rimuovere, ove possibile, le cause di disagio che portano a devianze e sofferenze alla società intera".

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