LO SCANDALO DEI PIZZOCCHERI
Pizzoccheri, uno scandalo. Non ci riferiamo a quelli che mangiamo. Neanche all'Accademia del Pizzocchero che sta facendo un ottimo lavoro reclamizzando questi unicum valtellinese. Ci riferiamo al Ministero dei Beni Culturali. Ministero?!?!? E che c'entra? E' vero che anche la gastronomia è cultura, specie poi se, come il pizzocchero, si tratta di una rarità storica, ma stavolta la cultura non c'entra anche se il Ministero sì. RAI 3 ha svolto una piccola inchiesta su un concorso di tale Ministero per 100 posti cui hanno partecipato 19 mila e rotti concorrenti. RAI 3 metteva a confronto quel che diceva il Direttore Generale, una donna, e quel che dicevano concorrenti delusi per non aver superato la prova pre-selettiva che non riguardava la competenza specifica ma la cultura generale. La signora Direttore diceva che la prova riguardava la cultura generale perché è essenziale che accompagni la cultura specialistica. Fin qui ragione a lei e torto alle concorrenti. Queste poi hanno le loro ragioni quando fra le 180 domande è comparsa una che chiedeva dove fosse la lanterna (termine arcaico, ma passi…) del verde nel semaforo orizzontale, di cui mai visto un esemplare in funzione. Insistenza però su un'altra domanda: "Cosa sono i pizzoccheri?" Domanda-scandalo dunque.
In effetti sia questa che l'altra citata sembrano fatte apposta per 'far fuori' la maggior parte dei 179.000 e rotti candidati.
L'episodio suggerisce alle Autorità turistiche della provincia un nuovo slogan: "Concorrenti ai concorsi ministeriali, venite in Valtellina. Avrete più possibilità di vincere!".
In effetti mentre per il semaforo avrà risposto giusto il 50% visto che tutti avranno tirato a indovinare, per i pizzoccheri solo chi è stato in Valtellina aveva la certezza della risposta…
Amarilli