DOSSIER BIM, APPENDICE " TITOLO V° (CONSIGLIO COMUNALE DI SONDRIO) "

Diciasettesima puntata. Autore Alberto Frizziero, Editore il CCCVa

Il consigliere Andrea Massera ha presentato la mozione di cui al punto 1).. L'argomento è stato trattato nella seduta del Consiglio Comunale di Sondrio il 25 luglio scorso essendo all'odg la mozione, di cui al successivo punto 1, presentata dal cons. Andrea Massera il precedente 14 luglio. Il Consiglio Comunale ha approvato una sua mozione risultante dal alcuni emendamenti portati a quella Massera, di cui al successivo punto 2). Seguono le norme richiamate in Consiglio (3), il nostro commento alla mozione consiliare approvata (punto 4) e il precedente a quella Massera (punto 5) diffuso prima del Consiglio Comunale.

1) LA MOZIONE MASSERA

Il Consiglio Comunale di Sondrio,

premesso

- che la legge 959 del 27 dicembre 1953 istitutiva dei Bacini Imbriferi Montani ha previsto che i comuni compresi nel territorio di tali bacini si costituissero in Consorzi obbligatori (di seguito denominati Consorzi BIM), e che detti Consorzi amministrassero, secondo quanto previsto dalla stessa legge, il fondo comune costituito dai sovraccanoni annui dovuti dai concessionari di grandi derivazioni d' acqua per produzione di forza motrice presenti all' interno del perimetro del Bacino, impiegandolo per il progresso economico e sociale delle popolazioni residenti nel perimetro dei Comuni consorziati.

- che con Decreto Prefettizio n. 10221/4 del 14 giugno 1955 in Provincia di Sondrio è stato costituito il Consorzio Obbligatorio del Bacino Imbrifero Montano dell'Adda coincidente con il territorio della Provincia stessa,

ritenuto

- che per lo svolgimento degli adempimenti in premessa tale consorzio risulta essere ad oggi uno strumento sostanzialmente obsoleto e inutile, causando uno spreco di risorse finanziarie per le spese relative al funzionamento dell'Ente e dei suoi organi,

- che lo Statuto del Consorzio, risalente a più di 50 anni fa e che prevede una complesso intreccio di organi istituzionali, ovvero un' Assemblea formata da 138 rappresentanti dei Comuni, un Consiglio Direttivo, un Comitato Esecutivo e un Presidente, è stato più volte oggetto di critiche e di tentativi di modifica sempre andati a vuoto,

- che la gestione delle risorse derivanti dai sovraccanoni potrebbe essere agevolmente svolta, senza duplicazione di funzioni, dall'Amministrazione Provinciale,

considerato

- che il tema della semplificazione amministrativa è oggi una priorità riconosciuta da più parti,

- che la nostra Provincia si caratterizza per un elevato numero di Enti (Provincia, Comuni, Comunità Montane, B.I.M., Enti Parco…) i quali presentano in diversi casi sovrapposizione di competenze,

- che tale frammentazione rischia di essere controproducente sia sotto il profilo di una efficace ed unitaria individuazione delle priorità per lo sviluppo della nostra provincia sia sotto il profilo delle dinamiche interne agli schieramenti politici

tenuto conto infine

- che la legge Finanziaria 2008 all' articolo 2 comma 36 prevede che le Regioni d' intesa con lo Stato possano procedere alla soppressione o al riordino dei Consorzi B.I.M. facendo comunque salvi le funzioni e i compiti ad essi attribuiti e le relative risorse;

chiede al Sindaco e alla Giunta :

- di attivarsi nei confronti della Regione Lombardia al fine di promuovere la soppressione del Consorzio B.I.M. Adda ai sensi dell' articolo 2 comma 36 della legge Finanziaria 2008;

- di attivarsi nei confronti dei Parlamentari della nostra provincia affinché agevolino l' intesa tra Stato e Regione, volta a trasferire all' Amministrazione Provinciale funzioni e compiti attualmente attribuiti al Consorzio B.I.M.

- di trasmettere la presente mozione ai sindaci dei 78 Comuni della provincia di Sondrio affinchè venga discussa nei rispettivi consigli comunali,

- di trasmettere la presente mozione al Presidente dell'Amministrazione Provinciale.

2) LA MOZIONE APPROVATA DAL CONSIGLIO COMUNALE DI SONDRIO

(35 pro, 1 contra, nessuno "non sincero" ( 'pro, contra, non sinceri ' erano le formule usate dalla Serenissima Repubblica di San Marco per favorevoli, contrari, astenuti. Il riferimento non è casuale).

"Il Consiglio Comunale di Sondrio,

premesso

- che la legge 959 del 27 dicembre 1953 istitutiva dei Bacini Imbriferi Montani ha previsto che i comuni compresi nel territorio di tali bacini si costituissero in Consorzi obbligatori (di seguito denominati Consorzi BIM), e che detti Consorzi amministrassero, secondo

quanto previsto dalla stessa legge, il fondo comune costituito dai sovraccanoni annui dovuti dai concessionari di grandi derivazioni d'acqua per produzione di forza motrice presenti all'interno del perimetro del Bacino, impiegandolo per il progresso economico e

sociale delle popolazioni residenti nel perimetro dei Comuni consorziati.

- che con Decreto Prefettizio n. 10221/4 del 14 giugno 1955 in Provincia di Sondrio è stato costituito il Consorzio Obbligatorio del Bacino Imbrifero Montano dell'Adda coincidente con il territorio della Provincia stessa,

ritenuto

- che per lo svolgimento degli adempimenti in premessa, tale consorzio risulta essere ad oggi uno strumento sostanzialmente obsoleto e inutile, causando uno spreco di risorse finanziarie per le spese relative al funzionamento dell'Ente e dei suoi organi,

- che lo Statuto del Consorzio, risalente a più di 50 anni fa e che prevede un complesso intreccio di organi istituzionali, ovvero un'Assemblea formata da 138 rappresentanti dei Comuni, un Consiglio Direttivo, un Comitato Esecutivo e un Presidente, è stato più volte oggetto di critiche e di tentativi di modifica sempre andati a vuoto,

- che la gestione delle risorse derivanti dai sovraccanoni potrebbe essere agevolmente svolta, senza duplicazione di funzioni, dagli altri enti sovraccomunali già esistenti,

considerato

- che il tema della semplificazione amministrativa è oggi una priorità riconosciuta da più parti,

- che la nostra Provincia si caratterizza per un elevato numero di Enti (Provincia, Comuni, Comunità Montane, B.I.M., Enti Parco…) i quali presentano in diversi casi sovrapposizione di competenze,

- che tale frammentazione rischia di essere controproducente sia sotto il profilo di una efficace ed unitaria individuazione delle priorità per lo sviluppo della nostra provincia sia sotto il profilo delle dinamiche interne agli schieramenti politici

tenuto conto infine

- che la legge Finanziaria 2008, all'articolo 2 comma 36, prevede che le Regioni d'intesa con lo Stato possano procedere alla soppressione o al riordino dei Consorzi B.I.M. facendo comunque salvi le funzioni e i compiti ad essi attribuiti e le relative risorse;

impegna la Giunta e il Sindaco:

1) a rappresentare alla Regione Lombardia la volontà del Comune di Sondrio di ridiscutere il ruolo e la funzione del Consorzio B.I.M. dell'Adda, anche promuovendone la soppressione ai sensi dell'articolo 2 comma 36 della legge Finanziaria 2008 alle seguenti condizioni:

a) che i compiti, le funzioni e le risorse attribuite al B.I.M. vengano trasferiti agli enti locali;

b) che i fondi così trasferiti vengano vincolati alle finalità previste dalla legge istitutiva del B.I.M., legge 27 dicembre '53, n. 959;

c) che al Comune di Sondrio venga riconosciuta la quota di sua spettanza dei suddetti fondi secondo quanto previsto dall'articolo 5 della legge 22 dicembre 1980 n. 925.

2) ad attivarsi nei confronti dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali della nostra provincia affinché agevolino l'intesa tra Stato e Regioni volta a perseguire le finalità di cui al punto precedente;

3) ad investire della problematica la Commissione Istituzionale per un approfondimento in merito alla migliore soluzione dei problemi indicati alle lettere a), b), c) del punto 1) alla luce delle normative vigenti;

4) a trasmettere la presente mozione ai Sindaci dei 77 Comuni della provincia di Sondrio, al Presidente dell'Amministrazione Provinciale, ai Presidenti delle Comunità Montane della Valtellina, ai Consiglieri Regionali della Valtellina e ai Parlamentari della provincia di Sondrio."

3) LE NORME RICHIAMATE NELLE MOZIONI MASSERA E DEL CONSIGLIO COMUNALE

FINANZIARIA 2008 (007), ART. 2, COMMI 35, 36 e 37

Riportata al paragrafo 10.3.2

TITOLO ABROGAZIONE COMMI 36 E 37

Decreto Legge 28 febbraio 2008, n. 31 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29 febbraio 2008 - Supplemento ordinario n. 47

Testo del decreto-legge coordinato con la legge di conversione pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29 febbraio 2008- Supplemento ordinario n. 47 (*) Le modifiche apportate dalla legge di conversione stampate con caratteri corsivi)

Art. 27.

Disposizioni in materia di riordino di consorzi di bonifica

………………… (il testo non riguarda i Consorzi BI

2. I commi 36 e 37 dell'articolo 2 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, sono abrogati.

4) COMMENTO ALLA MOZIONE APPROVATA

In premessa va osservato che Il Consiglio Comunale chiede l'applicazione di una norma che non solo aveva una scadenza ormai alle spalle (30.6.2008) ma che addirittura non esiste, e non esisteva più alla data del Consiglio, in quanto abrogata da 148 giorni (art. 27 c. 2 della L. 28.2.2008, n. 31) rispetto alla data della discussione dell'argomento e dell'approvazione della mozione (25.7.08).

1) Il documento approvato non considera la questione "diritti", loro intrasferibilità e inalienabilità salvo - improbabilissima - rinuncia da parte dei Comuni, limitandosi a chiedere "che i compiti, le funzioni e le risorse attribuite al B.I.M. vengano trasferiti agli enti locali", ("enti locali" sono o i Comuni o la Provincia e non altri. Se si tratta dei Comuni dipende dalla volontà di 47 di loro sciogliere il Consorzio BIM sempre che ci sia l'accordo sul come ripartire i sovracanoni. Se si pensa alla Provincia c'è qualcuno che non è d'accordo: la Corte Costituzionale. Se per caso si pensa alle Comunità Montane non si tratta di "enti locali").

2) Il BIM sarebbe "obsoleto e inutile". Inutile no di certo perché garantisce il flusso dei sovracanoni e finora nessuno, neppure i fautori della sua soppressione, ha trovato negli anni, anzi nei lustri, un modo di farlo ma garantendo nel contempo ai Comuni i diritti, che sono loro e solo loro. Le cose ad ogni modo sarebbero diverse se si facesse funzionare il BIM nel rispetto della legislazione vigente e della Corte Costituzionale, la cui pronuncia è regolarmente disattesa in provincia.

3) Ha da essere infine ricordato l'intervento del Sindaco che in sostanza riteneva opportuno che si approfondisse l'argomento prima di assumere decisioni. Una posizione comune al cons. regionale Bordoni e ai capigruppo PdL Sava, della Lega Soppelsa, dei Retici Munarini e della maggioranza Schena, tanto che poi il voto favorevole 35/36 un po' da tutti è stato dichiarato "solo per senso di responsabilità", insoddisfatti per la limitazione i cons. Massera e Grimaldi che avrebbero voluto il pronunciamento per la soppressione. Positivo dunque il rinvio alla Commissione Istituzionale anche se per gli impegni conclusivi di cui alla mozione sarebbe bene che la Giunta attendesse gli approfondimenti nella citata Commissione.

5) COMMENTO (PRECEDENTE) ALLA MOZIONE MASSERA

La nota diffusa dal Comitato Cittadini Consumatori Valtellina in data 22 luglio a firma Alberto Frizziero con

il commento, negativo, alla proposta di soppressione del BIM contenuta nella mozione Massera in conformità a quanto previsto nell'allegato art. 2 della Finanziaria 2008.

SI DISCUTE IN CONSIGLIO A SONDRIO LA POSSIBILE SOPPRESSIONE DEL BIM, UN "DISASTROSO SUICIDIO". SI APPROFONDISCA, CI SI RENDA CONTO E QUINDI SI CAMBI. QUESTO SI'

Il consigliere Massera, già candidato-Sindaco, ci invia la mozione per la soppressione del BIM che il suo Gruppo, Sondrio Liberale, ha presentato e che verrà discussa nel Consiglio Comunale di Sondrio venerdì 25.

In premessa teniamo a precisare di avere a suo tempo espresso e di esprimere tuttora l'apprezzamento per l'impegno e la ricerca, ancora molto prima delle elezioni, di questo Gruppo - come, per obiettivo ragionamento bi-partizan, del Gruppo Sondrio 2020 sull'altro versante -.

Questo puntualizzato appare però doveroso sottolineare come il ricorrente tema della soppressione del BIM, ripreso nella mozione presentata dal già candidato-Sindaco abbia sì una sua suggestione in relazione alla situazione dell'Ente, fermo allo Statuto iniziale e ad una prassi consolidata nel rapporto con le Comunità Montane contraria a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, ma trascuri altri aspetti.

In questa situazione del BIM infatti per molti la via maestra appare quella di sopprimere l'Ente invece di cambiarlo.

Perché cambiarlo, si dirà, quando è possibile passare armi e bagagli alle Province? Basterebbe sfogliare gli archivi per trovare fior di contrarie motivazioni, giuridiche ma anche corposamente sostanziali, per evitare, nel tempo, guai seri.

Gli idroelettrici, ovviamente, non stanno con le mani in mano e ringrazierebbero per la soppressione dei BIM. Appena si offre un appiglio vi si attaccano. Si veda il recente caso della richiesta ai Comuni di rimborso dei canoni aggiuntivi allora versati ai sensi dell'articolo 1, comma 486, della Finanziaria 2006 dagli idroelettrici che si son presi sì la proroga decennale delle concessioni ma poi hanno impugnato avanti la Consulta la norma relativa al versamento di un canone aggiuntivo ai Comuni interessati…

La soppressione dei BIM sarebbe dunque un disastroso suicidio per il venir meno del rapporto causa-effetto tra il Comune sede di impianti idroelettrici o comunque derivazioni o canali di gronda e il concessionario che utilizza le acque. Questo rapporto, diretto, tra Provincia e suo ambito territoriale con il concessionario non c'é. A questo punto, nel tempo, il rischio diventa reale.

Vogliamo ricordare che abbiamo già passato un momento simile, quando nella legge 925/1980 era stata inserita all'art. 5 la norma relativa alla possibilità di scioglimento anche senza la maggioranza qualificata ma semplicemente "acquisito l'assenso della maggioranza dei Comuni e sentite le CC.MM.".

Il risultato sarebbe stato quello di trasformare in un certo senso i sovracanoni in cespite ordinario con inevitabile conseguenze negativa per gli altri trasferimenti.

La riprova: in quel periodo per il grave problema dei trasporti la proposta che ci era stata fatta, e che avevamo rintuzzato obiettando che per Mantova non era così, era stata: 1/3 Regione, 1/3 Provincia, 1/3 BIM… Allora comunque i Comuni non ne vollero sapere della soppressione. Addirittura si era fatta avanti l'idea che tanto valeva allora sciogliere il BIM e dividersi i sovracanoni, un disperdere le risorse in mille rivoli.

Oltre a tutto sarebbe bastata allora o potrebbe bastare adesso, l'opposizione di un solo Comune per far finire il problema alla Corte Costituzionale la cui fondamentale sentenza n. 212 del 1976, generalmente non conosciuta, dovrebbe invece essere non solo letta e studiata ma anche applicata. Lo fosse non saremmo nella situazione attuale con il BIM che si prende la definizione di "Ente inutile", non essendo maturata la convinzione che bisogna cambiare (eppure vent'anni fa ero su questa strada quando lo presiedevo, con fior di risultati…). Se ne decida pure la soppressione - contrari magari solo quelli che scrivono -, ma prima si approfondisca l'aspetto giuridico pesando parola per parola le sentenze nei giudizi promossi dagli idroelettrici e quelle della Corte Costituzionale, 212 compresa. Se lo si fa con il dovuto approfondimento forse ci si rende conto che la via non è quella di sopprimere ma di cambiare, radicalmente, assetto e funzioni. Per queste è anche facile: basta applicare quanto codificato dalla Corte Costituzionale e cominciato ad applicare nel periodo di mia presidenza, per l'assetto c'è la Finanziaria a dirlo, guarda caso in modo coincidente con quanto da me ripetutamente sostenuto in questi anni. (La nota è personale, ma è acquisita collegialmente per via delle responsabilità nei confronti della comunità provinciale).

Alberto Frizziero CCCVa

Alberto Frizziero

Sondrio agosto 2008


- Capitoli pubblicati:

1) Premessa www.gazzettadisondrio.it/17686-dossier_bim__il_primo_capitolo___premessa...

2) Genesi www.gazzettadisondrio.it/17844-dossier_bim__il_secondo_capitolo___genesi...

3) I parte BIM essenziale strumento di tutela www.gazzettadisondrio.it/18095-dossier_bim__il_terzo_capitolo____bim__es...

3) II parte BIM essenziale strumento di tutela http://www.gazzettadisondrio.it/18349-dossier_bim__il_terzo_capitolo____...

4) La situazione in Italia e in Lombardia http://www.gazzettadisondrio.it/18422-dossier_bim__il_quarto_capitolo___...

5) I parte Canoni, sovracanoni, rivieraschi, rivieraschi BIM. Natura, titolarità, risorse

http://www.gazzettadisondrio.it/18684-dossier_bim__il_quinto_capitolo__p...

5) II parte Canoni, sovracanoni, rivieraschi, rivieraschi BIM. Natura, titolarità, risorse

(testo attuale)

http://www.gazzettadisondrio.it/18789-dossier_bim__il_quinto_capitolo__s...

6) Riparto Fondi BIM

http://www.gazzettadisondrio.it/19004-dossier_bim__sesto_capitolo__ripar...

7) La Corte Costituzionale

http://www.gazzettadisondrio.it/19164-dossier_bim__settimo_capitolo__la_...

8) Parcellizzazione negativa. Monito per il futuro

http://www.gazzettadisondrio.it/19306-dossier_bim__ottavo_capitolo___par...

9) Unità provinciale

http://www.gazzettadisondrio.it/19497-dossier_bim__decimo_capitolo___i_p...

10) I parte Tentativi di futuro

http://www.gazzettadisondrio.it/19680-dossier_bim__decimo_capitolo___pri...

10) II parte Tentativi di futuro

http://www.gazzettadisondrio.it/19773-dossier_bim__undicesimo_capitolo__...

11) Le ipotesi di cambiamento

http://www.gazzettadisondrio.it/20012-dossier_bim__dodicesimo_capitolo__...

12) Chiosa

http://www.gazzettadisondrio.it/20168-dossier_bim__dodicesimo_capitolo__...

APPENDICE. Titolo primo: Normativa

http://www.gazzettadisondrio.it/20304-dossier_bim__appendice____titolo_p...

APPENDICE. Titoli II (Consorzio BIM dello Spol), III (Serbatoio Valle di Lei), IV (Documento FEDERBIM)

http://www.gazzettadisondrio.it/20414-dossier_bim__appendice____titoli_i...

Da pubblicare

APPENDICE: TITOLO VI° (LE CENTRALI IDROELETTRICHE IN PROVINCIA - fonte BIM Adda)

INDICE (sintesi)

Editoriali

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