LE CONFEDERAZIONI ARTIGIANE AL GOVERNO: "PER PICCOLE IMPRESE MISURE ANTI-CRISI SU CREDITO, FISCO, AMMORTIZZATORI SOCIALI"

Interventi di sostegno all'economia reale sui fronti del credito, del fisco e degli ammortizzatori sociali sono stati sollecitati da Confartigianato, Cna, Casartigiani nell'incontro con il Governo tenutosi lunedì scorso a Palazzo Chigi.

Le Confederazioni dell'artigianato e delle piccole imprese sottolineano "la necessità di misure mirate per consentire ad artigiani e piccoli imprenditori di fronteggiare la crisi".

Tra gli interventi indicati dalle Confederazioni:

- sostenere l'accesso al credito e gli investimenti delle micro e piccole imprese mediante il rafforzamento del sistema dei Consorzi Fidi;

- riforma degli ammortizzatori sociali che consenta adeguata copertura anche ai settori dell'artigianato;

- spostare il versamento dell'Iva al momento dell'incasso delle fatture;

- misure di tutela delle imprese soggette agli studi di settore;

- riduzione degli acconti d'imposta in scadenza a novembre accompagnata dalla proroga dei versamenti;

- revisione delle tariffe dei premi assicurativi Inail;

- interventi sui tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione mediante la compensazione tra debito tributario iscritto a ruolo e credito di qualsiasi natura vantato dalle imprese nei confronti della PA;

- sostegno degli investimenti delle piccole imprese attraverso la deducibilità integrale degli interessi passivi relativi a finanziamenti diretti all'acquisizione di beni strumentali.

Guerrini: "Da riforma contrattuale dell'artigianato risposte anti-crisi."

Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini sottolinea gli aspetti innovativi dell'intesa siglata il 24 novembre scorso da Confartigianato, Cna, Casartigiani e da Cisl e Uil. "Sono fiducioso - sostiene Guerrini - che la condivisione dell'accordo espressa formalmente anche da Cgil al tavolo negoziale si traduca al più presto nella firma dell'intesa".

"L'accordo sulla riforma contrattuale dell'artigianato potrà offrire utili risposte in termini di recupero di produttività e di competitività per le imprese, di maggiori tutele e più salario per i lavoratori, di maggiore sviluppo per le economie locali ed è in linea con le misure anti-crisi che il Governo si accinge a varare".

Tra gli altri aspetti positivi dell'intesa, che ha carattere sperimentale, Confartigianato segnala "la riduzione del numero dei contratti, la copertura contrattuale per i settori che attualmente non ne beneficiavano, l'articolazione contrattuale su due livelli: quello nazionale e quello decentrato su base territoriale per realizzare e distribuire la produttività nei territori dove si genera e contribuire così a dare risposte efficaci all'emergenza salariale".

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