PROPOSTA DI LEGGE A TUTELA DEGLI OMOSESSUALI

Una lettera di Nemo Canetta con una citazione e la nostra nota preliminare

LA NOSTRA NOTA PRELIMINARE

Nemo Canetta ci invia la sua riflessione con allegata una nota significativa. Pubblichiamo ma facendo precedere un nostro commento.

Siamo alle solite. Si parte da un principio giusto e cioè il "no alle discriminazioni" per poi allungare il tiro e pretendere, come si è visto negli ultimi anni, cose che non stanno né in cielo né in terra fino ad arrivare al male dei minori. Si veda la concessione, come fatto da alcuni Paesi, del diritto alle coppie omosessuali di adottare bambini (ma nessuno dice poi che la Svezia - con una norma razzista, questa sì che è razzismo - i suoi li tutela: si possono adottare solo bambini non svedesi!!!).

Guai poi a chiamarli "diversi" perché si discrimina", si "ghettizza" ecc. ecc.

SONO DIVERSI.

Lo diciamo senza discriminare, senza ghettizzare, senza censurare chi preferisce la integrazione non con l'altro sesso ma con il proprio.

COMUNQUE SONO INFATTI DIVERSI.

Se fosse per loro, se oggi tutti abbracciassero il loro credo l'umanità sarebbe finita in pochi decenni. Meno male che ci sono tanti che ritengono che uomo e donna siano complementari. Vive la difference, insomma, e non solo per il sesso!

In fin dei conti scendono in piazza per affermare la loro diversità. Ecco quel che scrivono: "Il 7 Giugno ROMA PRIDE 2008 ti aspetta per sfilare e manifestare per i diritti di dignità, parità, laicità. Testardamente insieme". Sono loro ad affermarlo. Ma si arrabbiano se li chiamiamo quello che sono, "diversi".

Ci vogliono tappare la bocca, con una legge, perché non vogliono sentirselo dire. Il colmo.

Poi la questione in Parlamento. Nessun problema. Giusto che chiunque presenti le proposte di legge che vuole. Ininfluente il fatto che relatore venga nominata la stessa proponente, anzi sotto un certo aspetto la mossa può essere considerata intelligente. Giusto però anche seguire gli sviluppi successivi, anche dei vari parlamentari.

PERCHÉ SIA CHIARO A TUTTI: SE LA PDL FOSSE OGGI GIÀ LEGGE NOI, CANETTA E BERNABEI VERREMMO PROCESSATI E FORSE CONDANNATI A PENA TRA SEI MESI E QUATTRO ANNI PER QUESTO ARTICOLO DI GIORNALE… NON MALE.

Infine gli accenni alla Chiesa.

Giusta la recente presa di posizione del Papa: al bando gli omosessuali, anche quelli casti. Nella Chiesa non c'è posto per loro tanto più che cresce il rischio, là ove ve ne sia uno, della pedofilia. Una materia quest'ultima con un solo interlocutore: la Magistratura ordinaria.

A latere positiva infine una timida apertura non ancora al sacerdozio femminile ma ad un maggior ruolo della donna. Chissà che prima o poi non si arrivi anche al ruolo della famiglia, e quindi del sacerdote - magari non in cura d'anime - sposato...

Terzo punto: Islam. Hanno appena lapidato una adultera eseguendo una sentenza ufficiale a Chisimaio, in Somalia. Asha Ibrahim Dhuhulow, 23 anni, é stata introdotta in una buca fino al collo e poi il via alla sassaiola mortale. Hanno cioè applicato norme che per gran parte di loro sono legge vigente, ovunque (a Brescia i familiari della ragazza convivente con un bresciano non l'hanno lapidata. L'hanno ammazzata in altro modo). Le prediche per l'integrazione da noi si sprecano. Quando si capirà che per l'integrazione bisogna essere in due e che di solito chi va a casa d'altri é lui ad uniformarsi alle regole vigenti - ferne quelle fondamentali di tutti - e non viceversa?

Ci fermiamo qui per non dilagare.

(ndr)

LA RIFLESSIONE DI CANETTA

Invio questa mail a tutti gli amici di computer che credo di orientamento cattolico ma non solo.

Sono perplesso. Molto perplesso.

Da un lato perché, in nome della libertà, di fatto si chiude la bocca a chi non segue il "pensiero dominante".

Bella libertà!

Ma è a livello di religione credo (forse mi sbaglio ...) che la cosa sia gravissima. E non solo per i cattolici o per i cristiani.

Sono poche le religioni che ammettono o giustificano l'omosessualità.

Che dire dell'affermazione recentissima dei vescovi che "chi ha orientamento omosessuale non potrà accedere al ministero ecclesiastico"?

Tutti i vescovi in galera?!?

E gli ulema islamici, tutti rigidissimi con l'omosessualità, loro pure tutti in galera?

Non rischiamo una "guerra di religione"?

Un'ultima notazione: la lobby omosessuale è veramente potente.

Sembra quasi che, in Italia e nel mondo ci siano solo i loro problemi. Ed allora: acqua in bocca. Chi parla (!) viola la libertà!

Nemo

La citazione: CENTRO CULTURALE LEPANTO

Gentile amica, caro amico,

vorrei richiamare la Sua attenzione su una iniziativa legislativa avallata dal Governo in carica e gravida di negative conseguenze per la libertà di religione in Italia !

La Commissione Giustizia della Camera ha infatti posto in discussione una proposta di legge, prima firmataria la deputata del Pd Anna Concia, per punire con la reclusione da sei mesi a quattro anni, l'autore di un discorso, uno scritto o un atteggiamento a cui venga attribuito un valore "discriminatorio" verso la pratica omosessuale e altri, non meglio precisati, "orientamenti sessuali".

Può leggere una attenta disamina di questa contraddittoria proposta di legge sul Blog di Lepanto: www.lepantoblog.org

Il Presidente della Commissione, l'on. avv. Giulia Bongiorno, ha inoltre affidato l'incarico di relatore della proposta di legge alla stessa on. Concia. 'Il gesto della collega Bongiorno - ha rilevato la parlamentare del Partito democratico - esprime una fiducia politica che mettero' al lavoro''. (Asca, 24.9.08)

NESSUN COMPONENTE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA ha sollevato critiche alla via preferenziale data a questo pdl, nè all'attribuzione di relatore ad un membro dell'opposizione e nemmeno al suo confuso contenuto, con la sola eccezione dei deputati Nicola Molteni e Luca Rodolfo Paolini (Lega Nord).

Se approvata, questa legge di un solo articolo aprirebbe di fatto le porte del carcere per chiunque, laico o religioso, osasse ricordare pubblicamente i principi solenni della morale cattolica o le immutabili condanne della Sacra Scrittura, dell'Apostolo Paolo o di S. Tommaso.

Questa proposta di legge avrebbe come principale conseguenza quella di censurare la libertà di espressione, e quindi di critica, dei cattolici.

Gli atti di violenza o l'incitamento alla stessa, verso chiunque, sono infatti già opportunamente sanzionati dal nostro Codice.

Si unisca a noi nella protesta presso il capo del Governo, on. Silvio Berlusconi, per questa iniziativa politica che rappresenterebbe un clamoroso tradimento del mandato degli elettori.

Scriva subito per email a: redazione.web@governo.it oppure per posta ordinaria a: Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370 - 00187 Roma, chiedendo l'intervento diretto del Presidente del Consiglio perchè si assuma piena responsabilità su una questione così importante per il futuro della libertà di espressione religiosa in Italia. La saluto, confidando nella Sua sensibilità e disponibilità,

Il Presidente: Fabio Bernabei

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