VISTO SERENAMENTE DA SONDRIO: KYOTO E LA QUESTIONE DEGLI ESERCITI
Il Congresso americano di cui fu Washington fu uno dei 54 membri e poi anche Presidente, , riunito ci pare a Filadelfia, stava animatamente discutendo la proposta di ridurre l'esercito a 10.000 uomini. Chiese la parola il futuro primo Presidente, autorevolissimo anche per la sua vittoria nella guerra contro gli inglesi.
In un silenzio di tomba clamorosamente si dichiarò d'accordo con il proponente a condizione che accettasse un emendamento. Ovviamente il proponente, al settimo cielo per questo insperato appoggio, dichiarò la sua piena disponibilità invitando quindi Washington a formularlo. L'emendamento recitava: "…alla condizione che gli eserciti degli altri Paesi siano di 5.000 uomini".
L'Europa sta procedendo nel modo opposto. E' come se approvasse questa legge: "L'Europa deve avere un esercito limitato a 5.000 uomini alla condizione però che tutti gli altri ne abbiano uno almeno di 10.0000.
Il problema è il protocollo di Kyoto.
Noi europei, - e gli italiani in particolare per via dell'industria manifatturiera, della mancanza delle centrali nucleari ecc. -, dobbiamo sottostare a regole ferree.
L'obiettivo è giusto: la salvezza del pianeta.
Il modo è sbagliato.
Quand'anche l'Europa, stringendo a più non posso la cinghia, mantenesse gli impegni, il suo sforza varrebbe il 30% di quello necessario. USA, Russia, Cina eccetera non ne vogliono sapere. Il 30% non serve, anzi peggiora le cose. Per stare nell'obiettivo gli europei devono stringere la cinghia, i costi aumentano, la competitività diventa minore, l'esportazione di quei Paesi aumenta, il loro inquinamento aumenta anche oltre il 70%.
Le leggi devono valere per tutti. Non è possibile, per tornare all'apologo iniziale, che L'Europa debba scegliere di avere un esercito limitato a 5.000 uomini visto che tutti gli altri ne hanno uno almeno di 10.000.
L'Europa e il contadino alle prese con i passeri. No, occorre l'accento: "L'Europa É il contadino alle prese con i passeri". Brucia il raccolto per far dispetto a loro.
Amarilli