IL PDL HA DISCUSSO DI SCUOLA. IL MINISTRO GELMINI TRATTENUTO A ROMA. PRESENTE IL VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE ROSSONI
Riceviamo e pubblichiamo:
Pubblico delle grandi occasioni lunedì sera u.s. alla sala della Banca Popolare di Sondrio, al primo appuntamento valtellinese del Popolo della Libertà.
L'assenza del Ministro Maria Stella Gelmini, molto attesa nella nostra valle, non ha scoraggiato gli iscritti di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, ma anche molti cittadini senza tessera in tasca, che hanno partecipato numerosi all'incontro che vedeva la presenza del Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore all'Istruzione Formazione e Lavoro Gianni Rossoni.
A coordinare i lavori ha pensato il consigliere regionale della provincia di Sondrio Giovanni Bordoni.
In apertura l'intervento di saluto del presidente cittadino di AN Barbara Dell'Erba che ha ricordato il percorso di condivisione del suo partito al progetto di unificazione in un soggetto politico unico del centro-destra. L'On. Gianpietro Scherini, coordinatore di Forza Otalia a Sondrio, ha sottolineato la positività con la quale si sono atteggiate le rappresentanze cittadine di AN e FI, particolarmente in occasione della composizione di una lista unitaria per il capoluogo. E' stata quindi la volta di Nico Sava, capogruppo del Pdl in Comune di Sondrio, che ha centrato il suo intervento in particolare sulla necessità di riscoprire l'alto valore della politica intesa come servizio alla comunità, soprattutto in realtà come quella del capoluogo dove il riferimento ai concreti interessi dei cittadini è immediato. Sava ha anche sottolineato l'importanza di allargare il Pdl alle altre realtà politiche del centro-destra, facendone il naturale riferimento per le azioni comuni da intraprendere nell'interesse del capoluogo, auspicando la rapida contaminazione di queste logiche a tutti i livelli istituzionali.
Ha preso quindi la parola il consigliere Bordoni che ha innanzitutto dato lettura ad uno scritto della segreteria particolare del Presidente Berlusconi che plaude senza riserva all'iniziativa. Bordoni ha quindi illustrato per sommi capi i contenuti del Decreto Gelmini e dell'annunciata riforma, rimarcando come la scuola e il suo funzionamento siano elementi fondamentali per la costruzione di una società moderna, efficiente ed in grado di garantire condizioni di sviluppo per tutti. La riforma, basta sul taglio degli sprechi e sulla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse, riconosce la centralità dell'alunno, con diritti ma anche doveri che devono trovare puntuali risposte nell'offerta formativa, nei comportamenti e nella trasparenza delle valutazioni. Tutto questo salvaguardando l'occupazione a tempo indeterminato, l'innovazione tecnologica, la qualità degli insegnanti, stabilendo incentivi per i docenti, garantendo parametri differenti per le zone disagiate e in particolare per la montagna.
Una sottolineatura particolare ha riguardato il tema del precariato e la necessità di non penalizzare insegnanti che si trovano in queste condizioni per colpa di uno Stato che non ne ha consentito la stabilizzazione.
La parola è quindi passata al Dirigente scolastico provinciale Dott. Nicola Montrone che ha accettato l'invito a partecipare all'incontro per illustrare le possibili conseguenze dell'applicazione della riforma sul nostro territorio.
Il Dott. Montrone si è soffermato sulla rilevanza delle innovazioni contenute nel decreto, tanto per quanto riguarda il voto in condotta, quanto per l'assegnazione di votazioni numeriche, affiancate o meno da giudizi di carattere globale. La garanzia della salvaguardia delle aree montane consente poi di guardare con sufficiente ottimismo al futuro, fermi restando i problemi evidenziati da Bordoni sul precariato. Il pacchetto di riforme non fa prevedere particolari difficoltà né scadimento della qualità dell'insegnamento scolastico, pur subendo, nel caso delle elementari, un significativo cambio di rotta rispetto al passato, con l'individuazione del docente unico, affiancato dall'insegnante di lingua inglese. Valutata positivamente l'introduzione degli incentivi per gli insegnanti e la previsione degli istituti comprensivi, con più livelli scolastici accorpati in un unico plesso.
Il vicepresidente della Regione Gianni Rossoni ha esordito plaudendo all'iniziativa ed alla scelta di incominciare il confronto all'interno del Pdl sulla scuola, tanto per l'attualità dell'argomento che per l'interesse del tema.
Rossoni si è quindi soffermato sui dati della dispersione scolastica e sui risultati delle valutazioni condotte a livello europeo sulla qualità dell'apprendimento, che ci vede relegati agli ultimi posti in assoluto. Questo deve indurre ad una approfondita riflessione su tutto il sistema scolastico, tanto sul piano dei contenuti che della qualità della docenza ed infine sull'efficienza complessiva, posto che il 95% delle risorse disponibili viene impiegato per il pagamento degli stipendi.
Rossoni ha sottolineato poi la volontà di dare pieno riconoscimento alle scuole paritarie, partendo dalla considerazione che, a fronte di un corrispettivo di 580 milioni di euro assegnato dalla Stato, il costo degli studenti serviti, calcolato con i costi standard, sarebbe di oltre 6,5 miliardi di euro. La valorizzazione delle scuole paritarie esalta la libertà di scelta delle famiglie che hanno, quale strumento di supporto, la dote scuola.
Un partecipato dibattito ha concluso l'interessante serata.